Anno | 2013 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Pupi Avati |
Attori | Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Leonardo Della Bianca, Erika Blanc, Isabella Aldovini Eleonora Sergio, Augusto Zucchi, Mia Benedetta, Patrizia Pellegrino, Chiara Sani, Rita Carlini, Marina Ninchi, Diletta Dalla Casa, Fabrizio Amicucci, Bob Messini. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 13 gennaio 2014
Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro interpretano un film realizzato in occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
CONSIGLIATO N.D.
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Quel bambino si chiama Brando, ha 11 anni e una famiglia che sta per disgregarsi. I genitori, entrambi professori universitari, sono in conflitto da anni e lui sta nel mezzo: strumentalizzato come testimone di ciò che accade, tirato ora da una parte ora dall'altra; coinvolto nei litigi e nelle recriminazioni senza che abbia la forza per difendersi. Fino a essere definito "cattivo" da chi l'ha messo al mondo. "Cattivo" perché non parteggia, perché non sta al loro gioco.
La madre, Flora, soffre di ricorrenti e gravi crisi depressive. Il padre, Michele, è affettivamente un uomo immaturo e assente. La situazione precipita quando Michele stringe una relazione con Lilletta, ragazza di cui era innamorato ai tempi della scuola. A Brando viene chiesto di capire, di essere complice, anche se non ha gli strumenti per accettare e gestire quel tradimento. Flora neanche purtroppo: scoperto tutto, tenta il suicidio, dal quale non si riprenderà più.
Per Brando inizia il periodo più difficile. All'inizio sta con la nonna paterna, molto affezionata al bambino ma non in grado di occuparsene. Poi il contatto con i nonni materni, che quasi non conoscono il nipote né hanno intenzione di farlo, anzi, lo usano soltanto come fonte per acquisire notizie contro Michele e la sua amante.
Si arriva alla separazione dei genitori e per Brando si preannuncia un nuovo trauma: la dichiarazione d'abbandono e il conseguente trasferimento in una Casa Famiglia. Il Giudice dei minori constata infatti che la madre non può prendersi cura del bambino perché ricoverata in clinica con danni irreversibili e che il padre ha rinunciato alla paternità perché succube di Lilletta, che assolutamente non vuole avere nulla a che fare con Brando. Michele prende questa decisione anche per evitare che suo figlio venga affidato ai nonni materni, che vivono in un'altra città e che quindi porterebbero lontano da lui Brando, ma per ottenere la loro rinuncia è costretto a presentare rinuncia a sua volta.
Per Brando l'arrivo nella Casa Famiglia è scioccante perché privato di ogni punto di riferimento affettivo. L'unica difesa che trova è rifugiarsi negli amati eroi del calcio e del wrestling, sue passioni. Ma non è sufficiente a reggere il cambiamento drastico della sua vita. Fugge di notte per andare in clinica dalla madre e una volta arrivato è lei a mandarlo via: lo considera complice del padre, quindi è un "bambino cattivo". Brando capisce che sua madre non guarirà più e suo padre, preso dalla relazione con Lilletta e dal nuovo figlio in arrivo, si è praticamente dimenticato di lui.
Brando è solo. Ha perso la sua famiglia d'origine. Ma nel corso degli anni ne troverà un'altra e proverà a essere di nuovo un bambino felice.
IL BAMBINO CATTIVO disponibile in DVD o BluRay |
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BLU-RAY |
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€11,25 | – | |||
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Il buon Pupi Avati sforna un film che rappresenta bene un dramma dell'infanzia.Vero:ci sono molti altri film che hanno per protagonisti bambini figli di separati,tuttavia pochi puntano così bene sul livello introspettivo:diverso è infatti vedere la separazione "dalla parte dei bambini",come fanno tanti altri film,anzichè "con gli occhi dei bambini",come [...] Vai alla recensione »