minnie
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venerdì 6 aprile 2012
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leggere prima "strage di stato"
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Ho trovato il film molto bello, molto ben porchestrato in una materia scottante che non era facile rendere. Certo, certi personaggi sono immediatamente riconoscibili (un Oscar al truccatore) ma per altri come Rumor presidente del Consiglio, Danilo Restivo, lo stesso Saragat, non perfettamente memorabili, sarebbe servita una spiegazione in più. Ma è molto forte il legame che unisce le vicende di Pinelli, Calabresi, Feltrinelli e Moro, tutti uccisi dai servizi segreti con la chiave di volta proprio di Moro, uomo al centro dei segreti di stato come Cossiga ma con un sentimento democratico che il film mette bene in luce. Ho trovato poi davvero ammirabile il filone delle indagini del guidice Stiz, vero eroe insieme a Guido Lorenzon, con quella scoperta dell'arsenale Nato nelle grotte della Carnia, mai finora evidenziata da nessun film o documentario; Giordana ha materia per fare altri dieci film sull'argomento ma per intanto bravo, il suo è un film doveroso e atteso.
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Ho trovato il film molto bello, molto ben porchestrato in una materia scottante che non era facile rendere. Certo, certi personaggi sono immediatamente riconoscibili (un Oscar al truccatore) ma per altri come Rumor presidente del Consiglio, Danilo Restivo, lo stesso Saragat, non perfettamente memorabili, sarebbe servita una spiegazione in più. Ma è molto forte il legame che unisce le vicende di Pinelli, Calabresi, Feltrinelli e Moro, tutti uccisi dai servizi segreti con la chiave di volta proprio di Moro, uomo al centro dei segreti di stato come Cossiga ma con un sentimento democratico che il film mette bene in luce. Ho trovato poi davvero ammirabile il filone delle indagini del guidice Stiz, vero eroe insieme a Guido Lorenzon, con quella scoperta dell'arsenale Nato nelle grotte della Carnia, mai finora evidenziata da nessun film o documentario; Giordana ha materia per fare altri dieci film sull'argomento ma per intanto bravo, il suo è un film doveroso e atteso...
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renato volpone
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domenica 1 aprile 2012
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quante false verità
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Il diario di una strage e di anni difficili che sembrano non finire mai. Morti innocenti, attentati, omicidi e alla fine nessun colpevole. Lo stato, i giudici, gli anarchici, la destra, la sinistra, ognuno con la sua verità, ognuno che si trincera dietro alle proprie ragioni o alla ragion di Stato. Uno Stato debole, incapace di dire la verità, perché come dice nel film la moglie di Pinelli:non bisogna avere vergogna e paura di dire la verità. Film da vedere per ricordare, per non dimenticare, per riflettere. Quanto mai attuale
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andrea giostra
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lunedì 6 maggio 2013
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democrazia malata e poteri occulti.
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Romanzo di una strage (2012)-(recensione di Andrea Giostra)
Oggi, 21 aprile 2013, giorno importante e molto particolare per le istituzioni e per la politica italiana dopo i fatti di ieri, l’elezione del “nuovo” Presidente della Repubblica, questo film appare più che mai attuale e più che mai da vedere con curiosità e con innocente attenzione. Poco fa, sul Giornale di Sicilia di oggi, ho letto degli articoli che riguardano degli anonimi che avrebbero scritto e confidato alle procure di Palermo e di Caltanissetta sulle presunte prove di attentati realizzati nel territorio della provincia di Trapani, con il necessario permesso ed autorizzazione dei boss locali che controllano quel territorio, per riaprire la stagione delle stragi di mafia e colpire a morte magistrati in prima linea che da anni si occupano del presunto patto Stato-Mafia.
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Romanzo di una strage (2012)-(recensione di Andrea Giostra)
Oggi, 21 aprile 2013, giorno importante e molto particolare per le istituzioni e per la politica italiana dopo i fatti di ieri, l’elezione del “nuovo” Presidente della Repubblica, questo film appare più che mai attuale e più che mai da vedere con curiosità e con innocente attenzione. Poco fa, sul Giornale di Sicilia di oggi, ho letto degli articoli che riguardano degli anonimi che avrebbero scritto e confidato alle procure di Palermo e di Caltanissetta sulle presunte prove di attentati realizzati nel territorio della provincia di Trapani, con il necessario permesso ed autorizzazione dei boss locali che controllano quel territorio, per riaprire la stagione delle stragi di mafia e colpire a morte magistrati in prima linea che da anni si occupano del presunto patto Stato-Mafia. Allora mi è venuto in mento questo film, che ritengo bellissimo ed attualissimo. L’Italia rappresentata nel film era – e lo è tutt’oggi nel 2013! - una giovane democrazia e come tutte le giovani democrazie ha corso seri e terribili rischi di svolte dittatoriali nostalgiche dei periodi più infausti della sua storia. Poteri forti occulti e ben “infiltrati”, giovani rappresentanti delle istituzioni che hanno difeso con incoscienza, con passione e con la propria vita i principi costituzionali della giovane repubblica, vecchi personaggi corrotti e depistatori professionisti al cinico servizio di potentissime lobby che all’interesse pubblico hanno da sempre anteposto gli interessi privati, sacrifici umani destabilizzanti per l’equilibrio democratico giustificati all’opinione pubblica come attentati di deboli e incolpevoli gruppi sociali. Tutto costruito e rappresentato con eccellente maestria e recitato da attori bravissimi e straordinariamente convincenti. Lo spettatore respira il tanfo delle bombe, il dramma della gente, e il terrore serpeggiante all’interno delle istituzioni fedeli allo stato. Un periodo storico che non sarà mai chiarito, contrassegnato da violenta ed occulta guerra per il potere ed il controllo della nazione. Oggi come allora queste forze occulte sono rimaste impunite, intoccabili e ben infiltrate nelle istituzioni: è questo il messaggio che Giordana lascia allo spettatore che rimane attonito e impotente agli eventi della politica e della storia d’Italia.
Bisognerebbe rivederlo oggi, Domenica 21 aprile 2013. Bisognerebbe portarlo nelle scuole italiane e farlo vedere agli adolescenti di oggi che saranno gli adulti di domani che prenderanno in mano quello che resterà del nostro paese oggi gestito da politici che hanno dimostrato gravissime lacune di competenze istituzionali, grandissime incapacità amministrative nel gestire l’interesse dei cittadini italiani. Bisognerebbe rivederlo insomma.
(facebook.com/pages/Andrea-Giostra-FILM/124219894392445)
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