Titolo originale | The Untold History of the United States |
Anno | 2012 |
Genere | Documentario |
Produzione | USA |
Regia di | Oliver Stone |
Tag | Da vedere 2012 |
MYmonetro | 3,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 17 marzo 2014
Oliver Stone racconta attraverso questo documentario gli eventi della storia americana.
CONSIGLIATO SÌ
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Da un grande lavoro di ricerca e analisi che originariamente ha trovato forma compiuta in un saggio di 750 pagine con quasi cento pagine di note (scritto con lo storico Peter Kuznick) hanno origine 10 ore di documentario in cui Oliver Stone affronta la storia degli Stati Uniti a partire dalla Seconda Guerra Mondiale. Il "Washington Post" ha riconosciuto che "si fonda su fatti indiscutibili".
Nel finale di questa lunga ma sempre appassionante rilettura di più di 70 anni di storia Stone si chiede: "Volgendo lo sguardo al secolo trascorso, gli americani hanno improntato i loro rapporti col resto del mondo secondo saggezza e umanità? Un mondo nel quale poche centinaia o migliaia di persone abbienti possiedono più ricchezza di tre miliardi di poveri? Gli americani hanno fatto bene a presidiare il pianeta? Sono stati una potenza che ha avuto un influsso benefico, che ha portato comprensione e pace? Non basterebbe un esame di coscienza per capire che il loro egocentrismo li ha indotti in errore?" Pronunciate da qualcun altro queste stesse parole potrebbero far pensare a un antiamericanismo militante. Mentre invece Stone può permettersele perché non ci sono dubbi che il regista newyorkese sia un vero americano. Uno di quelli che però vorrebbero poter tornare, fatti gli inevitabili conti con la Storia, alla purezza degli ideali delle origini senza sbandierarli per fini di miope conservatorismo come fa, ad esempio, il Tea Party. Perché in questa documentatissima (sul piano sia di ciò che si vede sia delle testimonianze utilizzate) cavalcata storica non si limita ad evocare complotti o ad attaccare coloro a cui ha già dedicato le sue attenzioni come Richard Nixon o George W.Bush. Barack Obama non sfugge alla sua analisi che ne mostra e dimostra i cedimenti rispetto alla linea politica proposta nel corso delle campagne elettorali arrivando ad affermare che su alcuni elementi fondamentali la sua non è altro che la prosecuzione della politica del suo predecessore. Questo riferimento al presente non è altro che uno dei molteplici (e talvolta quasi ignoti al grande pubblico) snodi della politica americana sia sul piano interno che su quello internazionale. Opere come questa fanno sicuramente discutere proprio perché non si appiattiscono sul già detto ma propongono nuovi punti di vista. La dinamicità del montaggio (una delle prerogative del cinema di Stone) contribuisce poi in modo determinante alla fruibilità dell'opera.