Anno | 2010 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 86 minuti |
Regia di | Elisabetta Sgarbi, Eugenio Lio |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 2 settembre 2010
CONSIGLIATO SÌ
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Un viaggio dal Po sino alla Sicilia e ritorno per indagare sul senso della cultura nel nostro Paese incontrando la cosiddetta 'gente della strada' così come i pochi intellettuali (nei vari campi) non ancora omologati.
Goebbels, Ministro della Propaganda del Terzo Reich, affermava che quando sentiva la parola Cultura la mano gli correva alla pistola. In Italia, in questi nostri tempi, la mano rischia di dover ricorrere più banalmente a un dizionario per cercare una risposta semplicistica ma rassicurante. Elisabetta Sgarbi non si è mai accontentata delle risposte facili e continua nella sua linea di indagine che è anche un modo di vivere nel suo tempo. Se alle statue del Sacro Monte di Varallo non era concesso chiedere la parola in questo percorso 'fluviale' (dal Po si parte e al Po si fa ritorno) le correnti più diverse, la cui calma o impetuosità increspano la superficie del documentario, si debbono fare costantemente parola che si esprime attraverso volti che la macchina da presa al contempo contestualizza e astrae.
Che si tratti del responsabile di una fattoria o del cavatore di sale, che parlino Umberto Eco o Franco Battiato, Elisabetta Sgarbi non costruisce gerarchie e nemmeno utilizza mezzi subliminali per crearle. Offre invece allo spettatore un'opportunità per interrogarsi su quale sia il futuro di un'Italia che ha sempre più difficoltà nell'individuare un 'centro di gravità' se non permanente almeno un po' più che temporaneo. Sgarbi, come è compito dell'intellettuale vera e consapevole, non vuole offrirci delle risposte. Alla fine del viaggio che ci è stato proposto dobbiamo proseguire da soli ma con una consapevolezza nuova e, forse, con una domanda in più. Che ci è stata posta con la sensibilità di chi sa trattare con la giusta levità la complessità di domande fondamentali.