Titolo originale | El Secreto de Sus Ojos |
Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Argentina, Spagna |
Durata | 129 minuti |
Regia di | Juan José Campanella |
Attori | Ricardo Darín, Soledad Villamil, Pablo Rago, Javier Godino, Guillermo Francella José Luis Gioia, Carla Quevedo, Rudy Romano, Mario Alarcón, Alejandro Abelenda, Sebastián Blanco, Mariano Argento, Juan José Ortíz, Kiko Cerone, Fernando Pardo, Bárbara Palladino. |
Uscita | venerdì 4 giugno 2010 |
Tag | Da vedere 2009 |
Distribuzione | Lucky Red |
MYmonetro | 3,43 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento lunedì 1 giugno 2020
Benjamín Esposito è alle prese con un caso irrisolto, di una donna violentata e uccisa 25 anni prima quando era un assistente Pubblico Ministero nell'Argentina degli anni '70. Ha vinto un premio ai Premi Oscar, Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, 1 candidatura a BAFTA, 1 candidatura agli European Film Awards, 1 candidatura a Cesar, In Italia al Box Office Il segreto dei suoi occhi ha incassato 1,2 milioni di euro .
Passaggio in TV
il film è stato trasmesso lunedì 2 dicembre 2024 ore 3,00 su SKYCINEMASUSPENSE
Il segreto dei suoi occhi è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO SÌ
|
Benjamín Esposito è un assistente del Pubblico Ministero in pensione. Dopo una vita passata a rincorrere assassini decide di dedicarsi completamente alla stesura di un romanzo. Per farlo ripensa al vecchio caso Morales degli anni Settanta, archiviato dalla polizia negli scaffali polverosi dello stato, ma per lui rimasto sospeso in un tessuto di pensieri senza possibilità di scioglimento. La morte della ragazza, stuprata e uccisa brutalmente da un conoscente che rimarrà impunito, lascia nello sconforto Ricardo Morales, il novello marito, apparentemente tranquillo ma in fondo assetato di vendetta. Nel percorso all'indietro di Esposito, si inserisce anche l'amore per Irene, segretaria del Pubblico Ministero, sentimento nato e negato, mai vissuto.
Intrappolare Il segreto dei suoi occhi in un solo genere ben codificato sarebbe un'operazione semplicistica e fuorviante. Il film di Juan José Campanella è un thriller dalle implicazioni legali, ma è anche un'opera sentimentale sull'amore impossibile, oltre che una storia politica di denuncia morale. La complessità del racconto, tesa alla dimostrazione dell'impotenza dell'uomo di fronte alla morte, non soffoca però le emozioni ma le incanala in un ingranaggio di sequenze che svela, attraverso i dettagli, la profondità delle trepidazioni dell'anima.
L'assassinio di una giovane sposina innocente apre ferite laceranti a chi rimane in vita. E finisce per trasformarsi in un'ossessione non solo per il marito rimasto vedovo, ma anche per Esposito, in qualche modo anch'esso vedovo di un amore sfiorato ma non posseduto. Ritmato dalla presenza di fotografie rivelatrici (Eros e Thanatos negli occhi di chi è ritratto), l'andamento narrativo stempera la gravità del tema della morte, inserendo momenti di leggerezza di grande raffinatezza stilistica, dettati dall'ironia.
Gli avvenimenti si concatenano l'uno con l'altro, scorrono lungo la via del tempo, mettendo a fuoco un particolare momento storico (la dittatura militarista argentina tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli Ottanta) ma, nell'operazione, si inserisce anche la volontà di rappresentare una storia piccola, tenuta in piedi da pochi personaggi, per riflettere sul comportamento umano universale.
Questo equilibrio tra privato e pubblico è la forza del film, un contenitore di emozioni che rimane nascosto dentro le mura di stanze buie e palazzi squadrati (le scene importanti sono girate in luoghi chiusi, ad esclusione del piano sequenza allo stadio), ambientazioni simboliche - prigioni più che case ospitali - che racchiudono l'ansia del vivere, in attesa di essere raccontata. Anche attraverso la scrittura di un libro.
IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€9,99 | – | |||
€9,99 | – |
El secreto de sus ojos. Una vita non può essere “piena di niente” e si può riempire di un’ossessione che non abbandona, che anzi la anima, le dà senso. E’magnifico il film di José Campanella, facile da leggere e molto chiaro nel raccontare, far capire soprattutto l’anima dei personaggi. L’ossessione può essere una prigione sordida [...] Vai alla recensione »
I saggi suggeriscono che il tempo guarisce tutte le ferite, questa regola aurea non sembra valere nel caso de Il segreto dei suoi occhi, film rivelazione dell'anno e inatteso premio oscar vista l'agguerrita concorrenza. Destabilizzante dal punto di vista del genere(noir, melò e perfino thriller)il film dell'argentino Campanella(che non sarà Losey ma possiede un solido mestiere e uno stile versatile)dimostra [...] Vai alla recensione »
Benjamin Esposito (Ricardo Darin), dopo una carriera in tribunale, è ormai in pensione e si accinge a scrivere un romanzo, al centro del quale vi è il caso Morales, una storia giudiziaria di stupro ed omicidio che da venticinque anni lo ossessiona. Mentre in lunghi flashback vengono ricostruiti i fatti di quel lontano 1975, Benjamin ne rivive i ricordi e torna ad incontrarne i protagonisti.
Un bellissimo film, una bella sorpresa! Due bravi attori, sconosciuti (a me) che interpretano molto bene le parti. Una trama mai scontata, che non perde il ritmo in nessun momento del film, con un pizzico di ironia negli atteggiamenti del collega di Benjamin, e con un finale (e non solo) che non ti aspetti. Ho molto apprezzato anche il modo di inquadrare gli attori, i colori e le impostazioni [...] Vai alla recensione »
il segreto dei suoi occhi è un bel film, anzi un buon film. E' una storia "noir" ambientata nell' Argentina anni '70 che trova continuità nei giorni nostri, ma soprattutto dà e riceve linfa dalle "passioni" dei protagonisti. Ecco allora che diventa storia di amori, ma, come un sasso gettato nello stagno che crea cerchi concentrici, è anche storia di amicizia, dolore, giustizia.
Veramente un bel film, intenso, recitato bene, con un'atmosfera quasi impalpabile ma sempre presente. Un modo di recitare forse un po' diverso, piu' lento, basato sugli sguardi e sulle pause, ma intenso. Anche la storia è molto interessante, toccando appena, ma in modo efficace, il periodo nero dell'Argentina. Insomma, da veder sicuramente.
CAPOLAVORO! Ecco la prima parola che scolpisce nella mente dello spettatore il film di Campanella, mentre scorrono i titoli di coda. LA STORIA. Argentina, anni 70. Benjamin Esposito é un vice cancelliere del giudice istruttore (una specie di vice procuratore incaricato delle indagini, sotto la direzione del pubblico ministero) che si trova ad occuparsi di un caso di stupro e omicidio di una [...] Vai alla recensione »
c'è un orrendo delitto, c'è un tribunale, c'è la casta, ci sono uomini del diritto che cercano la verità malgrado il loro mondo sia violento e senza speranza. C'è il calcio, c'è il borghese piccolo piccolo che si fa giustizia da sè: ci siamo noi. E c'è un ottimo film con montaggio impeccabile, attori coinvolti e mai autocompiac [...] Vai alla recensione »
Benjamin Esposito, un uomo un po’ ruvido, è un assistente pubblico ministero alle prese con un caso irrisolto; uno di quei casi che spesso l’ispettore di turno nei film insegue per tutta la vita. Una giovane ragazza è stata violentata e trucidata. Benjamin è ormai in pensione e decide di scrivere un romanzo che racconti quella storia.
Film di grande interesse che a mio avviso ha meritatamente battuto autori più blasonati. Molto fedele al romanzo di Eduardo Sacheri, Campanella ha adottato un modello cinematografico lontano dai tempi attuali partendo da un'immagine che è quella della solitudine. Noir di grande atmosfera ovvero un triller esistenziale costruito sulla memoria del protagonista mirata a dare un senso alla propria esistenza. [...] Vai alla recensione »
Juan José Campanella, di cui confesso di non aver visto altre opere, non fosse che per questo"El Secreto de sus ojos"(2009)andrebbe annoverato certamente tra i grandi autori di cinema. Traendo il film da una"novela"(romanzo)di Eduardo Sacheri, che ha steso la sceneggiatura insieme al regista, Campanella realizza un film dalla"trama"abbastanza complessa ma che in [...] Vai alla recensione »
Nel 1974 Benjamìn Esposito dìsi è trovato a risolvere un caso di omicidio e stupro che gli ha cambiato la vita: da una parte il marito della vittima lo ha spinto, con l'amore incessante per la donna morte, a non mollare le indagini, aiutato dal suo collega alcolista e dalla sua diretta superiore(di cui è innamorato); dall'altra, una volta catturato il colpevole, [...] Vai alla recensione »
Gli occhi. Spesso uno degli elementi che con più difficoltà si osservano di una persona; forse per incertezza o per disagio. Ancora più frequentemente perché guardare negli occhi della propria interlocutrice o del proprio interlocutore significa avere un grado di confidenza e intimità che non è facile raggiungere.
Nel 1999 l’ex agente Benjamìn Esposito (Darìn), torna a Buenos Aires, da dove se ne era andato anni prima, per andare a trovare una vecchia collega di lavoro, la sua capa Irene (Villamil), di cui è segretamente innamorato. Le annuncia che ha intenzione di scrivere un romanzo riguardo ad un omicidio risalente a molti anni prima.
Nel 1974 una giovane ragazza viene brutalmente stuprata e uccisa a Buenos Aires. A 25 anni dall'accaduto, il funzionario che si occupò del caso decide di scriverci sopra un romanzo che sarà anche l'occasione per un suo personale bilancio. Un film intenso in cui il regista Campanella riesce a fondere mirabilmente diversi generi.
Ambientato sul finire degli anni 70, lontano dallo strapotere della Scientifica modello CSI senza cui le indagini odierne non vanno avanti, basato sulla tenacia d'investigatori vecchio stampo pronti a seguire una pista per una vita intera, condito da sentimenti così intensi da non trovare parole per essere espressi, recitato da attori straordinariamente in parte, IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI [...] Vai alla recensione »
Benjamin Esposito e Irene Menéndez Hastings sono diversi per mansione (lei è il cancelliere capo, lui un suo collaboratore), per censo e per studi, ma sono indissolubilmente legati da un amore non vissuto, e per questo purissimo, che dura tutta la vita, sublimato nel rapporto cameratesco che si instaura durante la quotidiana attività di lavoro.
Ottimo film ambientato nell'Argentina degli anni '70, descritta in maniera velata ma non superficiale. La storia scorre piacevolmente con una lentezza mai pesante per lo spettatore. Il finale, poi, è agghiacciante..un crescere di emozioni che culmina con la scena finale, dove il "prigioniero" se ne esce con una frase geniale che vi rimbomberà nella testa per parecchio [...] Vai alla recensione »
Il segreto dei suoi (loro?) occhi è un film completo, costruito su più piani narrativi. La locandina, come troppo spesso succede, devia l'attenzione del pubblico verso il piano più banale e irrilevante del film, cioè la storia d'amore tanto impossibile quanto caramellosa tra il protagonista e la sua nuova capa, con un tremendo happy ending finale che fa cadere le braccia a qualsiasi spettatore abbia [...] Vai alla recensione »
Una storia d'amore interrotta dal silenzio ed un'altra interrotta dalla morte. E intanto gli occhi stanno lì a dire quello che le parole non dicono, e intanto il tempo passa a cambiare tutto tranne l'unica cosa immutabile di un uomo: la sua passione. E i suoi ricordi. Un film ben scritto e ben diretto.
Non per caso premiato come miglior film straniero agli Oscar 2010, IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI è un film molto bello dove è apprezzabile la maestria del regista J.J. Campanella. Infatti egli è molto abile nell’illustrare con leggerezza la storia di un omicidio che segna profondamente l’esistenza di 6 persone, nonostante per alcuni il legame con la vittima non [...] Vai alla recensione »
Questo film, partendo da un'ispirazione letteraria, si inserisce nella categoria "Thriller d'autore": è almeno dai tempi di "Seven", o ancora prima del "Silenzio degli innocenti" (Senza scomodare Hitchcock) che il "Giallo" non è più un genere minore ed ha acquisito caratteristiche più specificatamente "Autoriali". In questo caso, poi, la valenza artistica del racconto è probabilmente duplice: da un [...] Vai alla recensione »
Un vecchio e brutale omicidio tuttora irrisolto ha tormentato per tutta le vita ed ancora continua a riaffiorare tra i pensieri dell'assistente del pubblico ministero Benjamin Esposito, ormai in pensione. Non più occupato nella caccia di assassini e nostalgico dei tempi andati, egli decide di dedicarsi alla stesura di un romanzo che racconti proprio la storia di quel crimine insoluto, vissuto [...] Vai alla recensione »
Se il film fosse finito sulle parole "se era vero, perchè non mi hai portato con te?" sarebbe stato perfetto. Ottimi dialoghi e attori, ben amalgamato l'intreccio tra lo sviluppo del romanzo che il protagonista comincia a scrivere, e a far leggere, e il progressivo dispiegarsi alla coscienza di una "vita vuota", commovente l'amore umiliato per paura [...] Vai alla recensione »
Film molto elegante, ma poco intrigante. La vicenda è un pretesto per esplorare l'animo umano, ma il regista manca d profondità, manca di passione per il compito che si è prefiso, manca di specifico talento. Tutto, quindi, risulta vago, avvolto nel non detto e corre rischi seri di banalità, di ripetizione, di sfruttamento di un certo linguaggio sentimentale.
Ambientato in una argentina in fermento (si capisce perchè qualche volta lo dicono e spendono il grosso del budget nell'inquadratura dello stadio del Racing) un uomo simile a Marco Columbro (benjamin) reduce da una pensione forzata rivanga un caso controverso della sua carriera di... pubblico ministero? commissario a un tribunale? bo, comunque riferisce a un cancelliere e a un giudice.
Se solo non fosse stato straniero questo film avrebbe sicuramente vinto molti più Oscar di quello che si è meritato: probabilmente miglior attore protagonista, miglior attore non protagonista e miglior regia. Superando i generi Campanella è riuscito a raccontare una storia intensa, passando dal genere drammatico, al thriller a volte anche alla commedia, e chi è riuscito a vederlo in lingua originale [...] Vai alla recensione »
Credevo che l´oscar per il miglior film straniero andasse al Nastro Bianco oppure Un prophete, due film che ho amato. La curiosita´mi ha spinto a vedere il film che ha vinto.Devo dire che l´Academy ha visto giusto.Film intenso, coinvolgente ben interpretato (Ricardo Darin non lo conosciamo certo oggi) ma anche Soledad Villamil e Guillermo Fancella sono state due piacevoli sorprese.
E la prima volta che mi imbatto in un film argentino. Ero prevenuto.E' un ottimo thriller che dopo una lenta partenza si sviluppa in crescendo proponendo momenti di vera suspence.Ottimo lo sviluppo della trama. Bravissimi gli attori, per la gran parte di noi del tutto sconosciuti.Impagabile l'interprete alcoolizzato del ruolo dell'assistente del tribunale.
Capolavoro di film alla faccia di Federico Pontiggia e Paolo Mereghetti critici emeriti (come lo era il J.Evans Pritchard dell'Attimo fuggente) autori per i loro giornali recensioni piuttosto superficiali. Durante la notte degli Oscar ho esultato come non mai alla notizia dell'inaspettata vittoria di questo gioiellino di film per cui tifavo spudoratamente, piccolo David contro i sopravvalutatissim [...] Vai alla recensione »
uno dei pochi film che vale davvero la pena di vedere in un panorama sempre più misero… intensi gli attori, ben costruito, ottima fotografia. un oscar non assegnato a caso.
è un film fatto con garbo ed arguzia tipicamente latino ma decisamente toccante perde un poco nelle scene di tafferuglio ma diventa splendido nel descrivere gli stati d'animo ho apprezzato il finale molto ben costruito ottimi gli attori e decisamente ben fatti i primi piani
visto in lingua originale, questo film lascia il pubblico stupefatto davanti al colpo di scena finale. Una trama ben calibrata, un sapiente mix tra dramma, thriller, sentimenti nobili sublimati dal tempo, eroico senso dell'amicizia; ambientato in un triste periodo storico argentino, quello della ditattura militare e i desaparecidos. Tutto comincia quando viene trovata, una giovane sposina violentata [...] Vai alla recensione »
Oggi dopo aver letto i vari giudizi sono andato a vedere questo film. E' una storia bellissima , densa di sentimento. E' un thriller con una sorpresa finale che lascia di stucco. La recitazione è eccezionale. Era da tanto tempo che non uscivo dal cinema così soddisfatto, specialmente dopo aver visto l'ultimo episodio del film svedese tratto dal romanzo di Larsson.
Non conoscevo questo regista prima di introdurmi nella sala gremita del Landmark Theater di Chicago. Non credevo all’Oscar. Non ci credo mai troppo. Avete presente quella scena di Amarcord dove una donna esce dal cinema esclamando: “E’ stato bello! Ho pianto tanto!”? Ecco, quella cosa lì. Quella sensazione che ti avvolge tiepidamente mentre esci dalla sala buia verso [...] Vai alla recensione »
ho visto il film ieri sera; il voto che mi sento di dare è 5 stelle perchè, a mio avviso, è uno dei più bei film che io abbia visto ultimamente. è un film molto avvincente al quale dedichi tutta la tua attenzione perchè è molto coinvolgente e pieno di emozioni, bravi gli interpreti, tutti, molto espressivi, bella la storia, anche piena di sorprese. Bella anche la musica; molto suggestiva .
Fortemente drammatico, ma semplice, spontaneo, come i nostri gesti di vita quotidiana. Intenso, ma anche irresistibilmente divertente, proprio come accade nel corso delle nostre giornate. E' un film che difficilmente ci si scrolla di dosso all'uscita della sala, ma anche i giorni successivi, sembra di dover incontrare per strada i personaggi da un momento all'altro.
Si, finalmente si vede un film fatto per bene. L'Oscar è meritatissimo, sia per la storia per nulla scontata e con un finale veramente inaspettato, che per la scelta degli interpreti, uno più bravo dell'altro. Non c'è molto da dire tranne andatelo subito a vedere e capirete perchè penso che sia un vero e proprio capolavoro che resterà nella storia del [...] Vai alla recensione »
Meritato Oscar come miglior film straniero straniero. Ottima la sceneggiatura e le interpretazioni. Si ride, ci si diverte e si riflette... Ottima la scena dello stadio, una delle migliori della stagione.
ANDARE A VEDERE UN FILM DA CUI CI SI ASPETTO MOLTO E NON RIMANERE DELUSI E' GIà UNA CONQUISTA, MA SE IL FILM SUPERA LE ASPETTATIVE ALLORA E' UNA SODDISFAZIONE. NON RIESCO A DIRE MOLTO, CREDO CHE L'OSCAR SIA ASSOLUTAMENTE MERITATO ED IL FILM MERITA DI ESSERE VISTO. GLI ATTORI SONO BRAVISSIMI E MOLTO ESPRESSIVI, LA TRAMA E' MOLTO BER STRUTTURATA E ALCUNI PASSAGGI SONO DI ASSOLUTO PREGIO.
da vedere..un film sull'amore eterno perchè non consumato dal logorio della vita quotidiana..sull'amicizia fino all'estremo sacrificio. Gli attori tutti bravissimi.la trama non cede mai il passo alla noia anche se non è un film da ritmi serrati..anzi.
Una vita non può essere “piena di niente” e si può riempire di un’ossessione che non abbandona, che anzi la anima, le dà senso. E’ magnifico il film di José Campanella, facile da leggere e molto chiaro nel raccontare, far capire soprattutto l’anima dei personaggi. L’ossessione può essere un ergastolo da dare a un nemico, che è ergastolo pure per chi lo dà, oppure un amore non dichiarato, che trova [...] Vai alla recensione »
Oscar come miglior film straniero del 2010: STRAMERITATISSIMO!!! Ma scusate, Tornatore e la solita cricca campanilista e benpensante voleva vincere? Un legal thriller di ottimo livello, dal ritmo lento ma inesorabilmente incalzante che svela poco alla volta. I numerosi salti nel tempo avanti-indietro aiutano a inquadrare meglio la situazione e i fatti.
La vicenda racconta in parallelo due storie d’amore impossibili: quella di un marito, che ha mantenuto nel tempo la fedeltà alla memoria della moglie Liliana (stuprata e assassinata vent’anni prima) e quella di Benjamin, funzionario investigativo del tribunale di Buenos Ayres, che, a suo tempo incaricato di risolvere il caso dell’efferato delitto, aveva segretamente amato Irene, affascinante giovane [...] Vai alla recensione »
Si', il film è veramente interessante. L'ho visto in edizione originale e si gusta cosi' pienamente tutto lo spirito porteño...il lunfardo è un linguaggio di Baires un po' a sé stante, con tante parole di origine "'taliana", basta vedere i cognomi, a partire da quello del regista e del protagonista principale.
Oscar meritatissim0!!!!! Ottima recitazione, belle atmosfere, ambientato in Argentina nei difficili anni 70, ma il film é riuscito, credo , soprattutto per la superlativa sceneggiatura..impeccabile! Il film di Tornatore che concorreva per l'oscar non poteva competere con questo film che é da vedere assolutamente|
Il passato non muore mai, ritorna sempre. Come un ottimo pranzo ci sono tutti gli ingredienti e portate: suspense, humor, thriller, amore ecc. da vedere.
Film carico di emozioni. E' e rimarrà nella lista dei miei eterni capolavori in pellicola.
Non riesco a scrivere i commenti, com'è? Questo apparirà?
sono un uomo e la parte dell'amore irrisolto è quella che mi è piaciuta di meno ma , gusti personali a parte , questo è uno dei più bei film della stagione tutti gli attori sono in stato di grazia e vi innamorete anche dei comprimari da applausi l'assistente ubriacone e il cattivo , purtroppo , terribilmente realistico e reale
A soddisfazione. Mettetevi comodi, esigete una proiezione all'altezza e preparatevi a gustare un grande film all'antica, uno di quelli in grado di nascondere il tempo, fare la gimkana sui piani emotivi e concettuali e provocare infinite discussioni postume. «Il segreto dei suoi occhi», vincitore a sorpresa dell'Oscar riservato ai titoli stranieri, possiede, in pratica, la rimpianta qualità di venire [...] Vai alla recensione »
Una volta il peggior nemico della memoria era il tempo. Oggi è la valanga di informazioni che a volte confonde e rimescola tutto in un eterno presente. Su questo terreno il cinema ha ancora molte carte da giocare, specie in paesi che con la memoria hanno un conto aperto come l'Argentina. Il segreto dei tuoi occhi, Oscar come miglior film straniero in barba a due capolavori come Il nastro bianco e Un [...] Vai alla recensione »
A chi si danna per titoli imperdibili non distribuiti, raramente viene in mente un maestro come Juan Josè Campanella. Uno che ha vinto l'ultimo Oscar per il miglior film in lingua straniera (e che già c'era andato vicino in passato, finendo nella cinquina, con Il figlio della sposa , unico già mostrato anche nel nostro paese), uno che ha raccontato l'Argentina degli ultimi decenni con microcosmi vibranti, [...] Vai alla recensione »
La scena più inattesa è durante l’interrogatorio di un giovane da parte d’una funzionaria del tribunale penale di Buenos Aires: repentinamente il ragazzo tira fuori il coso dai pantaloni, lo esibisce, poi aggredisce la donna con un forte pugno. Lo stile de il segreto dei suoi occhi è in genere meno clamoroso, ma la storia tratta da un romanzo di Eduardo Sachiri è molto interessante e complessa.
In Buenos Aires in 1974, a criminal-court investigator, Benjamin Espósito (Ricardo Darín), arrives at a crime scene bantering and cursing with a colleague, and sees the naked corpse of a beautiful young woman. A conventional Argentine male with a passionate reverence for female splendor, he’s stunned into silence; he appears to take the woman’s violation (she has been raped, beaten, and murdered) as [...] Vai alla recensione »
In un film di Campanella ci saranno sempre particolari che a una prima visione sfuggiranno, altri momenti che ci piacerà vedere più di una volta: hanno un fascino popolare i suoi film perché (come ci racconta il regista premio Oscar nell'intervista su Alias di sabato prossimo), si ispira al cinema italiano e al cinema americano degli anni '70. Forse è proprio questo elemento che lo rende diverso dagli [...] Vai alla recensione »
L'assegnazione del premio Oscar per il miglior film straniero segue spesso logiche imperscrutabili: l'anno scorso, per fare un esempio, la statuetta è andata al giapponese Departures, poetico film su un "preparatore di defunti" che sbaragliò candidati ben più noti e già pluripremiati come La classe di Laurent Cantet e Walzer con Bashir di Ari Folman.
Storia di un procuratore distrettuale in pensione che decide di ripercorrere il caso più memorabile della sua carriera: il brutale omicidio di una giovane sposa. Nel primo dei molti flashback il procuratore Benjamin (Darin) darà la caccia all'omicida, aiutato dal marito della vittima e da una bella donna dell'alta borghesia argentina, Irene (Soledad Villamin), che è il capo di Benjamin, nonché l'oggetto [...] Vai alla recensione »
En 1974, une jeune institutrice est violée et sauvagement assassinée. En 1999, l'employé de justice qui fut chargé de l'enquête et qui, depuis, est à la retraite, tente d'étouffer son sentiment d'avoir raté sa vie en écrivant un roman qui reviendrait sur cette affaire sordide. Oscar du meilleur film étranger cette année (c'est lui qui a triomphé du Ruban blanc, de Michael Haneke, et du Prophète, de [...] Vai alla recensione »
There's something about a haunting mystery being solved by a haunted mind that's particularly seductive. That's just one of the many pleasures of "The Secret in Their Eyes," whose string of knots challenges and charms in a way that make its win of the foreign-language Oscar this year perfectly understandable. Argentine writer-director Juan José Campanella has given audiences a beautifully calibrated [...] Vai alla recensione »
L'ombra del passato, il disagio del il tempo perduto, il peso inevaso della colpa. Come in un classico noir, tutto questo è raccontato benissimo nel film argentino di Juan José Campanella, che a sorpresa ha strappato l’oscar al favorito Il nastro bianco di Michael Haneke. Benjamin (Ricardo Darin), ex investigatore della squadra criminale, e il giudice Irene (Soledad Villamil) si rincontrano 25 anni [...] Vai alla recensione »
Deciso a coltivare i ricordi invece delle begonie, un commissario in pensione scrive un libro sull'indagine che, tre decenni prima, gli ha tormentato e cambiato la vita: l'omicidio con stupro di una giovane moglie, a Buenos Aires, nel 1974. Scoprì il colpevole, ma gli fu sottratto dalla politica argentina incamminata verso brutti destini. Impressionato dall'ostinata passione del vedovo, spinto dal [...] Vai alla recensione »
In televisione si vede ancora Eva Peron a un'inaugurazione. Benjamin, che ha lavorato in Tribunale e che ora, passata la sessantina, è in pensione, va a trovare una donna Irene di cui è stato innamorato senza dirglielo, adesso diventata un alto magistrato. Nel passato dei due c'è un caso giudiziario finito male, quello di uno stupratore omicida scoperto, condannato all'ergastolo ma poi, per oscure [...] Vai alla recensione »
dell’argentino Juan José Campanella, Oscar 2010 per il miglior film straniero. Tratto dal romanzo di Eduardo Sacheri, un mélo a tinte noir, che segue tra ‘74 e ‘99 un omicidio irrisolto, soprattutto per Benjamin Esposito (Ricardo Darin), pensionato dal tribunale ma crumiro di cuore (Irene, la bella Sohedad Vihlamil). Regista dei serial Law & Order e Dr, House, Campanella inquadra l’amore al tempo della [...] Vai alla recensione »
Il regista è l' argentino Juan José Campanella, Oscar 2010 per il miglior film straniero. Il segreto dei suoi occhi è un noir dalle molte caratteristiche, tra le quali, decisiva, la malinconia. Tratta da un romanzo del 2005 (di Eduardo Sacheri), la storia parte dalla feroce dittatura militare (19761983) e racconta di personaggi la cui vita è del tutto secondaria rispetto alla Storia ed è segnata da [...] Vai alla recensione »
Buenos Aires anni Settanta. In televisione si vede ancora Eva Peron a un’inaugurazione. Benjamin, che ha lavorato in Tribunale e che ora, passata la sessantina, è in pensione, va a trovare una donna Irene di cui è stato innamorato senza dirglielo, adesso diventata un alto magistrato. Nel passato dei due c’è un caso giudiziario finito male, quello di uno stupratore omicida scoperto, condannato all’ergastolo [...] Vai alla recensione »
Un omicidio passionale in Argentina, durante la presidenza di Isabella Peròn; un'indagine condotta, più che dalla polizia, da un impiegato dalla cancelleria del tribunale, senza che si capisca perché; un ammiratore della giovane vittima, sospettato di essere l'assassino… Sono le componenti del Segreto dei suoi occhi di Juan José Campanella, premiato con l'Oscar al miglior film non statunitense.