jacopo b98
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martedì 25 giugno 2013
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assolutamente straordinario! imperdibile!
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Batman/Bruce Wayne (Bale) è sempre più combattuto, a Gotham ha parecchi imitatori ed è diventato una leggenda, sia nella polizia che soprattutto nella malavita. Quando ad un certo punto fa la sua comparsa un criminale con la faccia sfregiata da terribili cicatrici che ricordano un sorriso, Joker (Ledger), che inizierà prima a colpire i depositi della mafia e arriverà a gettare l’intera città nell’anarchia. Sarà una lotta senza quartiere e Batman vincerà pagando la sicurezza di Gotham con la vita dei suoi cari e il suo isolamento. Secondo film della saga di Batman riavviata nel 2005 con Batman Begins. Alla regia c’è sempre il geniale inglese Nolan che qui supera se stesso andando oltre i confini di genere e realizzando un film spiazzante, serissimo, oscuro, violento ed estremamente inquietante, un thriller politico d’azione assolutamente strepitoso, un autentico piccolo grande capolavoro di genere e non solo, il più importante film supereroistico di tutti i tempi.
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Batman/Bruce Wayne (Bale) è sempre più combattuto, a Gotham ha parecchi imitatori ed è diventato una leggenda, sia nella polizia che soprattutto nella malavita. Quando ad un certo punto fa la sua comparsa un criminale con la faccia sfregiata da terribili cicatrici che ricordano un sorriso, Joker (Ledger), che inizierà prima a colpire i depositi della mafia e arriverà a gettare l’intera città nell’anarchia. Sarà una lotta senza quartiere e Batman vincerà pagando la sicurezza di Gotham con la vita dei suoi cari e il suo isolamento. Secondo film della saga di Batman riavviata nel 2005 con Batman Begins. Alla regia c’è sempre il geniale inglese Nolan che qui supera se stesso andando oltre i confini di genere e realizzando un film spiazzante, serissimo, oscuro, violento ed estremamente inquietante, un thriller politico d’azione assolutamente strepitoso, un autentico piccolo grande capolavoro di genere e non solo, il più importante film supereroistico di tutti i tempi. Nolan, anche sceneggiatore con il fratello Jonathan, e produttore con la moglie Emma Thomas, parte come nel film precedente, illustrandoci una metropoli decadente, invasa dalla criminalità organizzata e dalla mafia, una città oscura e violenta in cui l’unico raggio di legalità è il procuratore distrettuale Dent (Eckhart), il migliore di noi come dice Batman nel finale, che cerca di portare Gotham alla luce del sole, ripulendola dall’illegalità dilagante, ma fallisce diventando lui stesso il cattivo. Ed è intorno a questo che si sviluppa la trama di questo thriller d’azione di straordinaria bellezza e radicalità. Non è un film di supereroi, tantomeno un film per bambini (anche perché le scene di violenza sono molte ed estremamente impressionanti, Joker che sfonda il cranio ad un uomo con la matita è da antologia, della storia del cinema e della storia della violenza cinematografica) bensì un film sul male, sulla formazione dell’eroe, sulla solitudine e sulla follia. Un film per adulti, complicato e inquietante come pochi altri. Almeno il venticinque per cento del valore straordinario del film è comunque da condividere con gli attori (tutti bravissimi) ma soprattutto con Heath Ledger, morto pochi giorni dopo la fine delle riprese, che regala allo spettatore quella che è forse la più grande interpretazione maschile (e non solo) di tutti i tempi. Otto nomination agli Oscar (ma non miglior film e regia, scandalosamente nell’anno in cui vinse The Millionaire) e solo due statuette: miglior attore non protagonista (Ledger, che era già morto e che tuttavia vinse quasi tutti i premi per la recitazione maschile quell’anno, inclusi BAFTA e Golden Globe) e montaggio sonoro. Da non perdere.
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tmpsvita2
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venerdì 21 giugno 2013
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il migliore
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bellissimo ti intrattiene per tutta la durata del film
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nerazzurro
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venerdì 31 maggio 2013
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heath ledger consacrato
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Un epico H. Ledger ci lascia la sua ultima interpretazione ke gli valse l'oscar. Uno dei pochi casi in cui il cattivo supera l'eroe. Un'interpretazione indimenticabile del Joker che resterà nella storia.
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moviesaddicted
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sabato 4 maggio 2013
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jack nicholson perde lo scettro
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Mi è capitato di rivedere ultimamento parte di questo film, Ho sempre pensato che l'unico regista capace di rappresentare bene il famoso pipistrello e le sue atmosfere dark gotiche fosse solo Tim Burton. Meno male però che c'è Nolan. Questo regista è molto bravo e, nonostante gli effetti speciali ci siano e tanti, non cade mai nelle caciarate di alcuni suoi predecessori. Ma in realtà il senso di questa mie righe è: vedete questo film per quanto appena detto ma soprattutto per Ledger. Il suo joker, a mio parere ha fatto avere crisi di bile a Nicholson. E' un capolavoro l'interpretazione di questo ragazzo che aveva talmente tanto talento da poterne regalare ad un pò di suoi colleghi e ripagava completamente il prezzo del biglietto già con la sua prima inquadratura.
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Mi è capitato di rivedere ultimamento parte di questo film, Ho sempre pensato che l'unico regista capace di rappresentare bene il famoso pipistrello e le sue atmosfere dark gotiche fosse solo Tim Burton. Meno male però che c'è Nolan. Questo regista è molto bravo e, nonostante gli effetti speciali ci siano e tanti, non cade mai nelle caciarate di alcuni suoi predecessori. Ma in realtà il senso di questa mie righe è: vedete questo film per quanto appena detto ma soprattutto per Ledger. Il suo joker, a mio parere ha fatto avere crisi di bile a Nicholson. E' un capolavoro l'interpretazione di questo ragazzo che aveva talmente tanto talento da poterne regalare ad un pò di suoi colleghi e ripagava completamente il prezzo del biglietto già con la sua prima inquadratura. Un peccato davvero non poter vedere sue future performance, ma si ringrazia per il miglior Joker mai apparso sul grande schermo.
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marta scattoni
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mercoledì 24 aprile 2013
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il jocker nichilista di ledger
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"Batman - The Dark Knight", complice il solito cast veramente stellare ed anche la prematura scomparsa dello straordinario Heath Ledger che nel film interpreta Joker, ha riscosso grandissimo successo e incassi record al botteghino, nonché numerose entusiastiche recensioni.
Eppure questo Batman non convince fino in fondo, né rispetto alle geniali trasposizioni cinematografiche di Tim Burton, né rispetto al precedente episodio girato dallo stesso Nolan nel 2005: l'accozzaglia di scene d'azione caotiche, super scure, super veloci, super tecnologiche che già avevano fatto capolino nel finale di "Batman begins", rovinandolo, qui imperversano dall'inizio alla fine del film producendo un vero e proprio senso di indigestione e fastidio visivo, anche per lo sforzo di dover scrutare nell'oscurità dello schermo nel tentativo, spesso vano, di decifrarne le immagini.
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"Batman - The Dark Knight", complice il solito cast veramente stellare ed anche la prematura scomparsa dello straordinario Heath Ledger che nel film interpreta Joker, ha riscosso grandissimo successo e incassi record al botteghino, nonché numerose entusiastiche recensioni.
Eppure questo Batman non convince fino in fondo, né rispetto alle geniali trasposizioni cinematografiche di Tim Burton, né rispetto al precedente episodio girato dallo stesso Nolan nel 2005: l'accozzaglia di scene d'azione caotiche, super scure, super veloci, super tecnologiche che già avevano fatto capolino nel finale di "Batman begins", rovinandolo, qui imperversano dall'inizio alla fine del film producendo un vero e proprio senso di indigestione e fastidio visivo, anche per lo sforzo di dover scrutare nell'oscurità dello schermo nel tentativo, spesso vano, di decifrarne le immagini. Poi un prevedibile susseguirsi di riflessioni di psicologia spicciola su Batman eroe-antieroe: già visto, già sentito, e molto meglio, nel precedente episodio. Anche la discesa nell'abisso dell'impavido e brillante Harvey Dent / Due Facce risulta intrisa di prosaicità ed in ogni caso, oltre al trucco della mezza faccia deturpata, delude anche la sbrigativa dipartita del procuratore di Gotham proprio nel momento in cui sarebbe stato interessante seguirne la trasformazione.
L'unico segnale di vera originalità, a mio avviso, sta nell'aver proposto il Joker come incarnazione del caos, personaggio totalmente psicopatico, dionisiaco-demoniaco nella sua efferatezza. Un antagonista a metà tra insensatezza e nichilismo totale, a partire dalla sarcastica ferocia esibita nella prima rapina in banca (sorta di matrioska della morte e del vuoto) e dalla pluralità e frammentarietà di storie che il Joker stesso inventa sulla propria origine di 'mostro', come un infinito prodursi di agghiaccianti anime nere che convivono però tutte in una sola estrema persona-maschera, fino al tabù più grande in un'epoca in cui il denaro è considerato una divinità: appiccare il fuoco ad un'enorme montagna di dollari, beffardo 'tirannicidio' rituale. Per quanto riguarda l'interpretazione di Ledger, che molti hanno giudicato superiore a quella di Nicholson del 1989 (sono già passati quasi 20 anni!!!), andrebbero considerati un paio di fattori importanti: il primo è che la figura del Joker è letta in maniera molto diversa da Nolan e da Burton, per cui è improprio fare paragoni che poi finiscono per risultare semplicistici. Il secondo è che quando un attore estremamente talentuoso come Ledger muore a neanche trent'anni tragicamente, di overdose in questo come in vari altri casi, scatta quasi automaticamente la consacrazione nell'olimpo degli attori e le ultime interpretazioni vengono considerate le migliori. Questo Joker di Ledger è sicuramente la sua ennesima grande prova di attore ma forse il suo masterpiece interpretativo rimane Ennis del Mar di "Brokeback Mountain".
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marta scattoni
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martedì 23 aprile 2013
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il joker nichilista di ledger
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"Batman - The Dark Knight", complice il solito cast veramente stellare ed anche la prematura scomparsa dello straordinario Heath Ledger che nel film interpreta Joker, ha riscosso grandissimo successo e incassi record al botteghino, nonché numerose entusiastiche recensioni.
Eppure questo Batman non convince fino in fondo, né rispetto alle geniali trasposizioni cinematografiche di Tim Burton, né rispetto al precedente episodio girato dallo stesso Nolan nel 2005: l'accozzaglia di scene d'azione caotiche, super scure, super veloci, super tecnologiche che già avevano fatto capolino nel finale di "Batman begins", rovinandolo, qui imperversano dall'inizio alla fine del film producendo un vero e proprio senso di indigestione e fastidio visivo, anche per lo sforzo di dover scrutare nell'oscurità dello schermo nel tentativo, spesso vano, di decifrarne le immagini.
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"Batman - The Dark Knight", complice il solito cast veramente stellare ed anche la prematura scomparsa dello straordinario Heath Ledger che nel film interpreta Joker, ha riscosso grandissimo successo e incassi record al botteghino, nonché numerose entusiastiche recensioni.
Eppure questo Batman non convince fino in fondo, né rispetto alle geniali trasposizioni cinematografiche di Tim Burton, né rispetto al precedente episodio girato dallo stesso Nolan nel 2005: l'accozzaglia di scene d'azione caotiche, super scure, super veloci, super tecnologiche che già avevano fatto capolino nel finale di "Batman begins", rovinandolo, qui imperversano dall'inizio alla fine del film producendo un vero e proprio senso di indigestione e fastidio visivo, anche per lo sforzo di dover scrutare nell'oscurità dello schermo nel tentativo, spesso vano, di decifrarne le immagini. Poi un prevedibile susseguirsi di riflessioni di psicologia spicciola su Batman eroe-antieroe: già visto, già sentito, e molto meglio, nel precedente episodio. Anche la discesa nell'abisso dell'impavido e brillante Harvey Dent / Due Facce risulta intrisa di prosaicità ed in ogni caso, oltre al trucco della mezza faccia deturpata, delude anche la sbrigativa dipartita del procuratore di Gotham proprio nel momento in cui sarebbe stato interessante seguirne la trasformazione.
L'unico segnale di vera originalità, a mio avviso, sta nell'aver proposto il Joker come incarnazione del caos, personaggio totalmente psicopatico, dionisiaco-demoniaco nella sua efferatezza. Un antagonista a metà tra insensatezza e nichilismo totale, a partire dalla sarcastica ferocia esibita nella prima rapina in banca (sorta di matrioska della morte e del vuoto) e dalla pluralità e frammentarietà di storie che il Joker stesso inventa sulla propria origine di 'mostro', come un infinito prodursi di agghiaccianti anime nere che convivono però tutte in una sola estrema persona-maschera, fino al tabù più grande in un'epoca in cui il denaro è considerato una divinità: appiccare il fuoco ad un'enorme montagna di dollari, beffardo 'tirannicidio' rituale. Per quanto riguarda l'interpretazione di Ledger, che molti hanno giudicato superiore a quella di Nicholson del 1989 (sono già passati quasi 20 anni!!!), andrebbero considerati un paio di fattori importanti: il primo è che la figura del Joker è letta in maniera molto diversa da Nolan e da Burton, per cui è improprio fare paragoni che poi finiscono per risultare semplicistici. Il secondo è che quando un attore estremamente talentuoso come Ledger muore a neanche trent'anni tragicamente, di overdose in questo come in vari altri casi, scatta quasi automaticamente la consacrazione nell'olimpo degli attori e le ultime interpretazioni vengono considerate le migliori. Questo Joker di Ledger è sicuramente la sua ennesima grande prova di attore ma forse il suo masterpiece interpretativo rimane Ennis del Mar di "Brokeback Mountain".
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sagi90
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venerdì 5 aprile 2013
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trucco e parole velenose feriscono più delle armi
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Film stupendo, un cast formidabile. Nolan ci illustra come le parole di un pazzo caotico siano più potenti di qualsiasi arma, al punto da rendere criminale anche chi fino a poco prima era il paladino della giustizia della città più grande del mondo. Batman ancora una volta pone gli interessi della comunità in cima alle priorità, ma tentare di fermare Joker e la sua mentalità priva di regole e riferimenti lo porterà più volte sull'orlo del fallimento. Per le musiche del grande Zimmer a poco servono le parole. Maestoso
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dave san
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sabato 23 marzo 2013
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fumetto noir, potente
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Nolan raggiuge il suo apice“fumettaro” con questo lavoro. Reinventaun villain che si distingue per valore interpretativo e per cattiveria connaturata. Il super eroe Batman opera in una città, metafora del male e del bene che coesistono e si tollerano inevitabilmente. Il cavaliere oscuro è la legge sopra le parti e garantisce che il distretto non degeneri nella violenza. Jocker invece è il male "Al di là del bene e del male". Il terrore per buoni e cattivi. Perché Nolan decide di rielaborare un criminale spauracchio. Oltre ai buoni,quest’uomo è in grado di terrorizzare tutti quei predatori insinuati nel nostro sistema.
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Nolan raggiuge il suo apice“fumettaro” con questo lavoro. Reinventaun villain che si distingue per valore interpretativo e per cattiveria connaturata. Il super eroe Batman opera in una città, metafora del male e del bene che coesistono e si tollerano inevitabilmente. Il cavaliere oscuro è la legge sopra le parti e garantisce che il distretto non degeneri nella violenza. Jocker invece è il male "Al di là del bene e del male". Il terrore per buoni e cattivi. Perché Nolan decide di rielaborare un criminale spauracchio. Oltre ai buoni,quest’uomo è in grado di terrorizzare tutti quei predatori insinuati nel nostro sistema. Lo stesso supereroe osserva a distanza questi ultimi. Lascia intatte le “loro” banche (lui) e li studia con abilità investigativa. Non si narra di un rivoluzionario radicale, la sua vera identità d'altronde conferma la tesi. Pur potendo non farlo, Batman è un cittadino che agisce utilizzando gli stessi strumenti investigativi delle autorità. Un aiutante eccellente per la polizia cittadina. Con l’avvento di Jocker, però, tutti dovranno guardarsi le spalle in ogni momento, pena la possibilità di una morte violenta e sommaria. Alfred Pennyworth (Michael Caine), lo definisce eloquentemente in una sequenza/racconto. Allo stesso tempo il cattivo, qui, intriga perché la sua crudeltà non è strumentalizzata da niente, fuorché dalla sua mente deviata o (forse) traumatizzata. Non si tratta di un burattino armato nelle mani di massonerie o politici corrotti. Questo Jocker è letteralmente una mina vagante, un malvagio che sconvolge gli stessi meccanismi calcolati della criminalità moderna; eccezion fatta per gli psicopatici, di cui Jocker rappresenterebbe la facciata gang. Nessuna parvenza borghese. Un vero e proprio freak, appoggiato da un commando di degni compari, con cui ingaggia guerriglia contro tutto. Se poi sono criminali, poco male. Più denaro da dare alle fiamme. Entrambi i poli sono enfatizzati al massimo. Se il cavaliere oscuro, nell’insieme, sembrerà indubbiamente l’uomo più forte al mondo, lo stesso sembrerà Jocker, ad Al Capone. Grandi panoramiche metropolitane e un’atmosfera usualmente notturna fanno da sfondo a uno scontro imponente. Il bene protegge la civiltà da un male nichilista che passerebbe su qualsiasi cosa pur di distruggere Batman e dominare Gotham.
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shiningeyes
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venerdì 22 marzo 2013
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un grande villain ed una grande sceneggiatura
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Batman Begins come reboot era apprezzabile, ma se andiamo a valutare il secondo film di Batman targato Nolan, ci rendiamo conto di trovarci ad un sequel che ha fatto passi da gigante in confronto al primo.
Ovviamente, la maggior parte del merito va alla grandiosa riproposizione del Joker, dove grazie ad uno studio eccellente del personaggio da tutti i punti di vista e di una fantastica prova recitativa del compianto Heath Ledger, fa diventare questo secondo film di Batman l'icona del Joker.
Senza svalutare il buonissimo Joker interpretato da Jack Nicholson, il Joker di Heath Ledger è più convincente grazie ad un contesto più reale e meno favolistico di quello ideato da Tim burton; ed è anche per questo che, “Il Cavaliere Oscuro” è più bello e affascinante dei comunque bellissimi Batman burtoniani; gli altri li possiamo anche tralasciare.
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Batman Begins come reboot era apprezzabile, ma se andiamo a valutare il secondo film di Batman targato Nolan, ci rendiamo conto di trovarci ad un sequel che ha fatto passi da gigante in confronto al primo.
Ovviamente, la maggior parte del merito va alla grandiosa riproposizione del Joker, dove grazie ad uno studio eccellente del personaggio da tutti i punti di vista e di una fantastica prova recitativa del compianto Heath Ledger, fa diventare questo secondo film di Batman l'icona del Joker.
Senza svalutare il buonissimo Joker interpretato da Jack Nicholson, il Joker di Heath Ledger è più convincente grazie ad un contesto più reale e meno favolistico di quello ideato da Tim burton; ed è anche per questo che, “Il Cavaliere Oscuro” è più bello e affascinante dei comunque bellissimi Batman burtoniani; gli altri li possiamo anche tralasciare.
Dalla parte di Nolan c'è anche una sceneggiatura intricata e piena di suspence, dove ogni scena ti tiene con gli occhi fissi e sbarrati sull'andamento della trama, che non soffre punti deboli.
Il duello tra l'eroe e il malvagio in questo film è fatto in una maniera molto originale ed avvincente, perché ci troviamo di fronte a due personaggi imprevedibili quanto sagaci, e ritengo che sia una cosa molto complicata da fare in film dove di solito lo scontro eroe-cattivo è al quanto scontato; qui le regole vengono sovvertite: la “scontata” vittoria di Batman sarà in realtà una vittoria di Pirro.
Levando una produzione più massiccia ed accurata, che è più ricca di effetti speciali e di scenografie mozzafiato, c'è da dire che stavolta Nolan si è concesso più libertà in questo film che nel primo, col risultato di aver plasmato il miglior film di Batman fatto finora; giustificatissimi i riconoscimenti della critica mondiale, e non venitemi a dire che l'Oscar per Ledger è stato solo dato per tributo; vedere la sua prova per credere.
Poi suvvia, non mi scordo di certo delle ottime prove dell'intero cast, tra un bravissimo attore come Gary Oldman, che meriterebbe più voce in capitolo dalla critica; soddisfacenti anche Aaron Eckhart e i soliti vecchi ed ottimi mestieranti come Michael Caine e Morgan Freeman.
Io fossi stato Nolan mi sarei fermato qua per concludere Batman: il successivo sarà solo una pallidissima ombra della grandiosità di questo film.
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7urs1
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domenica 20 gennaio 2013
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fenomenale
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Qualcosa di incredibile, la massima espressione di Nolan, un eroe dei fumetti messo alle strette da uno psicopatico.
FANTASTICO!!!
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