Onora il padre e la madre

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Un film di Sidney Lumet. Con Philip Seymour Hoffman, Ethan Hawke, Albert Finney, Marisa Tomei, Aleksa Palladino.
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Titolo originale Before the Devil Knows You're Dead. Drammatico, durata 117 min. - USA 2007. - Medusa uscita venerdì 14 marzo 2008. MYMONETRO Onora il padre e la madre * * * 1/2 - valutazione media: 3,86 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
antonello villani venerdì 18 aprile 2008
quinto comandamento che arriva dritto allo stomaco Valutazione 4 stelle su cinque
38%
No
63%

Doveva essere un piano perfetto, il colpo che assicura un buon conto in banca senza spargimenti di sangue. Ma la rapina alla gioielleria di famiglia organizzata da due fratelli con qualche problema di troppo prende una brutta piega quando ci scappa il morto e pure la mamma in coma. Sidney Lumet dirige un film amaro affidandosi ai tormenti di Philip Seymour Hoffman ed ai sensi di colpa di Ethan Hawke. Tabu’ infranto in questa tragedia che non cede al finale consolatorio, “Onora il padre e la madre” mostra il declino di una famiglia sempre piu’ in crisi e disposta a rinnegare i legami di sangue, perche’ il denaro puo’ spingere a crimini orribili anche il figlio più devoto. La telecamera indugia sulle ansie di due fratelli molto diversi tra loro e di una moglie fedifraga che ha una liaison con il cognato indebitato fino al collo, mentre l’uso spropositato del flash back svela le ragioni di vittime e carnefici. [+]

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paolo schipani sabato 7 novembre 2009
may you be in heaven half an hour... Valutazione 4 stelle su cinque
25%
No
75%

May you be in heaven half an hour, before the devil knows you’re dead –«Che tu possa stare in paradiso mezz’ora, prima che il diavolo sappia che sei morto». Suona così il proverbio irlandese da cui Sidney Lumet ha tratto il titolo del suo film. Reso in italiano con Onora il padre e la madre (Usa, 2007, 117'), il quarto comandamento: quello che ci chiede di amare e rispettare i genitori. Proprio per quella “mezz’ora di felicità” Andy (Philip Seymour Hoffman) propone al fratello Hank (Ethan Hawke) di dis-onorare il comandamento, progettando una rapina ai danni della gioielleria dei genitori, Charles e Nanette (rispettivamente Albert Finney e Rosemary Harris). Tutto molto semplice: pistola finta, “toccata e fuga” in gioielleria e assicurazione per i vecchi. [+]

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antonio bruno sabato 22 marzo 2008
il film è il testamento di un fallito Valutazione 5 stelle su cinque
41%
No
59%

Ieri sera ho visto il film di Sidney Lumet con un titolo italiano che non c’entra nulla con il film inneggiante all’onorare il padre e la madre. E’ una storia di maschi. Per la precisione di maschi ipnotizzati, drogati e inconsci. L’ha scritto e diretto un Sidney Lumet nato il 25 giugno 1924 e quindi di quasi 84 anni. Ogni artista produce nella sua arte, nella sua opera, quello che gli piace. Sidney Lumet è un uomo che ha impiegato la sua vita male e l’ha terminata peggio. Il film è il testamento di un fallito. E la storia di un padre che si ritrova con due figli assolutamente immersi nel danaro, pronti a tutto per danaro. Due prodotti della sua educazione, e uno in particolare, il maggiore lui dopo aver preso atto del suo fallimento ammazza perché in quel modo pensa di cancellare l’inutile e assurda vita che ha condotto come padre. [+]

[+] ..ehm... (di gandolfo)
[+] un po' contraddittoria (di gloria)
[+] e inesatta. (di gloria)
[+] e delirante. (di gloria)
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g. romagna sabato 6 novembre 2010
onora il padre e la madre Valutazione 4 stelle su cinque
29%
No
71%

Andy ed Hank, due fratelli, si ritrovano in serie difficoltà economiche. Andy, il più grande dei due, decide di eliminare i problemi d'entrambi organizzando una rapina in una gioelleria. Non una gioielleria qualunque: quella dei genitori. Il piano è semplice e, apparentemente, indolore: Hank dovrà entrare mascherato all'apertura (quando è presente solo la commessa) e farsi consegnare la refurtiva armato di una pistola giocattolo. L'assicurazione rifonderà il tutto ed il danno patrimoniale per i genitori sarà nullo. Tutti i beni rubati saranno poi rivenduti ad un ricettatore. Il più piccolo dei due è riluttante, ma alla fine, viste le sue difficoltà, si fa convincere. Alla vigilia del colpo tuttavia, non sentendosi pronto per un'azione del genere, assolda come esecutore un suo conoscente più esperto nella pratica. [+]

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giuli giovedì 17 aprile 2008
l'inferno di lumet Valutazione 5 stelle su cinque
25%
No
75%

I soldi. Tra i personaggi di Onora il padre e la madre (ma è molto meglio il titolo originale Before the Devil Knows You’re Dead) di Sidney Lumet non si parla praticamente d’altro. Per denaro ci si macchia di colpe per le quali non c’è redenzione possibile. Per denaro – che serva a mantenere la dignità agli occhi della propria figlia o a pagarsi l’illusione di una nuova vita a Rio – i due fratelli Hanson, (novelli Caino e Abele con la variante che Abele diventa complice di Caino) magistralmente interpretati da Philip Seymour Hoffman e Ethan Hawke, decidono di rapinare la gioielleria dei genitori, certi che la cosa non avrà conseguenze negative per nessuno (l’assicurazione rifonderà mamma e papà e le armi usate saranno giocattolo). [+]

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macss domenica 7 settembre 2008
che tu possa passare mezz'ora in cielo...... Valutazione 5 stelle su cinque
38%
No
63%

.... prima che il diavolo s'accorga che sei morto: lo stupendo titolo originale viene tradotto in italiano in modo moralisticamente funzionale con un "onora il padre e la madre". questo è a mio avviso il capolavoro di lumet, importante cineasta da poco insignito dell'oscar alla carriera, già autore di svariati grandi film che qui raggiunge un'asciuttezza, un rigore e uno spessore da scuola di cinema. è in effetti lumet soprattutto un ottimo insegnante (il suo "fare un film" lo consiglio alla pari di altri classici, che so, di sadoul o l'hitchcock-truffaut) e in questa sua ultima fatica, da un punto di vista strettamente tecnico, la lezione è sul flashback e sul flash-forward.. questa tecnica narrativa costituisce ormai una sorta di "sottogenere" dacché tarantino ha cominciato ad utilizzarla attingendo dal classico kubrick di "the killing"; non è però un semplice esercizio di stile, tutt'altro: "before the devil" vive in funzione di questa narrazione spezzata, che serve ad approfondire al massimo la storia e i suoi personaggi per condurci, senza saltare una tappa o peggio ancora passandoci sopra in modo superficiale, ad un finale che in un certo senso è lo specchio di quello di million dollar baby (l'ultima inquadratura è praticamente uguale a quella del film di eastwood prima del sottofinale, solo che qui si assolve in un accecante bianco). [+]

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lafcadio lunedì 28 aprile 2008
edipo al rovescio Valutazione 3 stelle su cinque
27%
No
73%

Lumet rilegge il Dostoevskij dei Karamazov e ripropone un tema che è una costante nel percorso dell'uomo, dal mito greco ad ogni possibile società presente e del futuro: l'assassinio(non necessariamente come azione: può essere più forte l'idea confermata nella propria coscienza che l'atto compiuto)dei dei propri genitori e l'affermazione di sé. Andy è, seguendo l'esempio dostoevskiano,Ivan e Smerdiakov insieme nel proporre la rapina al fratello Hank che di Aliosha manifesta solo una apparente e poco credibile ingenuità scevra dalla genialità del referente a cui viene qui paragonato. Quando si oltrepassa un certo limite non si torna più indietro: gli avvenimenti non si lasciano più controllare, ma si possono controllare!, ed è quanto accade nella pellicola. [+]

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salinoch lunedì 24 marzo 2008
all'ombra dell'ultima croce... Valutazione 3 stelle su cinque
35%
No
65%

Quando il titolo d'importazione ti si pianta in faccia, fuori dal cinema, sai già(perchè lo sai!) che qualcuno ha frainteso. Perlomeno il film è firmato Lumet, uno che, pur non essendo uno di quei geniacci che il cinema se lo inventano, è pur sempre un gran buon mestierante. E non solo... Leggi anche il titolo originale, stringi le palpebre, te lo segni nella memoria ed entri in sala. Garantita la resa sullo schermo da un grande uso del colore (freddo e lucido come una moneta) e strettosi attorno un gran manipolo di attori, su tutti un Hoffmann decisamente titanico e Albert Finney in gran spolvero, Lumet dirige in scioltezza una pellicola che ha il potere del "togliere". Montaggio ostico, ma, alla lunga, non sgradevole. [+]

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paperoga venerdì 1 gennaio 2010
che sonno.... Valutazione 2 stelle su cinque
39%
No
61%

Il film si apre con una scena che non ha alcuna giustificazione narrativa. Probabilmente inserita a metà della storia avrebbe ridestato qualche spettatore appisolato....e sì, perchè il ritmo, soprattutto nella prima parte è così lento da risultare noioso....l'uso della tecnica retrospettiva non contribuisce a ravvivare l'azione, è pretestuoso ( non se ne avverte il motivo dal momento che non vi sono storie parallele e la trama è talmente lineare da sembrare banale - non venite a dirmi che riflette la frammentarietà della vita reale, ca..ate!!) e il continuo ricorrervi risulta alquanto fastidioso: i ripetuti flashback non fanno che appesantire lo svolgimento della narrazione e rendere le scene ridondanti e ripetitive. [+]

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sassolino lunedì 24 marzo 2008
un film impeccabile Valutazione 5 stelle su cinque
25%
No
75%

L'ottantatreenne Sidney Lumet coferma il suo talento visvo in questo film praticamente perfetto. Da sempre il regista statunitense si è impegnato nel disegnare spaccati psicologici e al tempo stesso di forte risonanza sociale, come dire l'uomo con le sue nevrosi e infinte debolezze e il suo impatto con l'ambiente. Qui un impatto devastante, guidato dal caso, dove il purgatorio diventa presto inferno e dove il dramma si consuma a poco a poco quasi cercando di trovare soluzione nei ripetuti flashback, attimi cinematografici dal taglio pressoché documetaristico in cui il rewind ci illustra l'incapacità ripetuta da parte dell'uomo di fronteggiare il caso. Ma l'autenticità di Lumet non si esprime soltanto in un profondo senso filosofico e morale, si completa piuttosto in uno stile perfetto dove i dialoghi, serrati, i continui cambi di inquadratura, la magistrale direzione degli attori contribusicono a creare un concerto visivo impeccabile. [+]

[+] bravo! (di claudia)
[+] la claudia di caos calmo (di sassolino)
[+] sì (di claudia)
[+] non mi piace l'intorcinata,è meglio la "cubista". (di claudia)
[+] cena con sacher (di sassolino)
[+] perché? (di claudia)
[+] inizio quiz (di sassolino)
[+] difficile... (di claudia)
[+] i miei 10 (di sassolino)
[+] gli altri miei 8 (di sassolino)
[+] è una lista un po' varia (di claudia)
[+] la bontà non ha confini (di tanos)
[+] ci ho messo 3 mesi, ma alla fine l'ho recensito (di gus da mosca)
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venerdì 14 marzo 2008
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