Ieri sera ho visto il film di Sidney Lumet con un titolo italiano che non c’entra nulla con il film inneggiante all’onorare il padre e la madre. E’ una storia di maschi. Per la precisione di maschi ipnotizzati, drogati e inconsci. L’ha scritto e diretto un Sidney Lumet nato il 25 giugno 1924 e quindi di quasi 84 anni. Ogni artista produce nella sua arte, nella sua opera, quello che gli piace. Sidney Lumet è un uomo che ha impiegato la sua vita male e l’ha terminata peggio. Il film è il testamento di un fallito. E la storia di un padre che si ritrova con due figli assolutamente immersi nel danaro, pronti a tutto per danaro. Due prodotti della sua educazione, e uno in particolare, il maggiore lui dopo aver preso atto del suo fallimento ammazza perché in quel modo pensa di cancellare l’inutile e assurda vita che ha condotto come padre.
Per uno di successo come Sidney Lumet arrivare a stabilire di aver sprecato la propria vita deve portare a una depressione e a un senso di fallimento che non auguro a nessuno. Comunque questa è la dimostrazione che seguendo le regole del successo si spreca la propria vita, proprio come l’ha sprecata Sidney Lumet!
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