Infamous - Una pessima reputazione

Riecco Truman Capote ma più ambiguo e dandy

Infamous racconta la stessa storia che un anno fa aveva raccontato Truman Capote-A sangue freddo. Nel 1959, sull'onda di Colazione da Tiffany, il geniale scrittore-dandy americano s'appassiona a un caso d'omicidio. In una fattoria isolata del Kansas, dopo aver scoperto che non c'era niente da rubare, due malviventi hanno massacrato un'intera famiglia.
Dalla New York più mondana Truman si trasferisce nella remota provincia scortato dall'amica Harper Lee (l'autrice di Il buio oltre la siepe) e, superando le resistenze dei locali alle sue stravaganze, si mette al lavoro per creare il romanzo-inchiesta A sangue freddo. Ottenuto il permesso di frequentare il carcere dei due condannati a morte Truman continuerà a fare avanti e indietro per i lunghi anni che passeranno prima dell'esecuzione, legandosi a quello dei due, Perry Smith, che dimostra una contorta sensibilità.
Concentrando l'attenzione sullo stesso punto, la mai svelata ambiguità etica di un personaggio che mentre fa di tutto per ritardare l'epilogo è in impaziente attesa del necessario "finale" per la sua opera, il film di Douglas McGrath si distingue per una maggiore attenzione all'alta società che circonda Truman e per una più esplicita caratterizzazione omosessuale del rapporto con Perry. Bella gara quella tra i due interpreti: Toby Jones (direzione del doppiaggio di Carlo Di Carlo) non è inferiore al già eccellente Philip Seymour Hoffman del precedente di Bennett Miller.
Da La Repubblica, 19 gennaio 2007


di Paolo D'Agostini, 19 gennaio 2007