Kill Bill - Volume 2

Appena uscito dalla sala non mi sono sentito più le gambe! GRAZIE QUENTIN! Il mio consiglio è vedere i 2 episodi non di seguuto ma in 2 giorni separati: in questo modo puoi smaltire l'assoluta diversità dei 2 e macinare gli imput (eccezionali) che ti vengono proposti dal primo come ad esempio la frase finale di Bill o il fatto che non viene mai fatto vedere, l'omettere il nome della protagonista in modo da poterla identificare solo come "LA SPOSA". Questo secondo episodio ovviamente sconvolgerà il primo senza però perdere lo stile magistrale e la gioia di fare cinema. Nn mi soffermo sulle citazioni perchè sarebbe inutile ma... grazie Bava

La sposa è tornata, per compiere la sua vendetta! Piu' riuscito e completo rispetto al vol1 Kill Bill vol2 offre maggiori spunti in ogni senso: appare meglio sceneggiato, piu' ricco di trovate, piu' ironico. Un Tarantino in gran forma, insomma! Come sempre splendida e bravissima Uma Thurman.

Mi ero dimenticato di mettere le stelle

Quentin Tarantino come al solito non delude i suoi fans(o almeno cosi' e ' stato per me e molti altri) e con la conclusione della serie KILL BILL mostra allo spettatore una molteplice combo di scuole di cinema diverse , piu o meno recenti che lui riesce a fondere in un gran capolavoro...CONSIGLIO:guardare i due episodi di un fiato uno dopo l altro

Alla fine aveva ragione San Quentin, a volere dividere dittico kill Bill in due parti,visto che fa uso di due stilizzazioni opposte:nel primo rende omaggio ai film che ha sempre amato sin da adolescente, i kung-fu movies, il secondo é un chiaro omaggio a colui che, Tarantino stesso, ritiene una vera e propria scuola di cinema, Sergio Leone,reso indimenticabile dalla musica dello stesso compositore del maestro; musica che va dai più noti film di Spaghetti Western, ad esempio "Per un pugno di dollari" e "Il buono il brutto e il cattivo" ai mento noti, come "Navajo joe"con Burt Reynolds e" Il Mercenario"con Jack Palance. Tutto ciò non significa l'assenza di uno stile personale, anzi ,il regista è totalmente fedele a se stesso, lo dimosra nell'uso della cultura pop postmoderna, e nell'uso del Gore. [+]

Alla fine aveva ragione San Quentin, a volere dividere dittico kill Bill in due parti,visto che fa uso di due stilizzazioni opposte:nel primo rende omaggio ai film che ha sempre amato sin da adolescente, i kung-fu movies, il secondo é un chiaro omaggio a colui che, Tarantino stesso, ritiene una vera e propria scuola di cinema, Sergio Leone,reso indimenticabile dalla musica dello stesso compositore del maestro; musica che va dai più noti film di Spaghetti Western, ad esempio "Per un pugno di dollari" e "Il buono il brutto e il cattivo" ai mento noti, come "Navajo joe"con Burt Reynolds e" Il Mercenario"con Jack Palance. Tutto ciò non significa l'assenza di uno stile personale, anzi ,il regista è totalmente fedele a se stesso, lo dimosra nell'uso della cultura pop postmoderna, e nell'uso del Gore. Capolavoro [-]

Alla fine aveva ragione San Quentin, a volere dividere dittico kill Bill in due parti,visto che fa uso di due stilizzazioni opposte:nel primo rende omaggio ai film che ha sempre amato sin da adolescente, i kung-fu movies, il secondo é un chiaro omaggio a colui che, Tarantino stesso, ritiene una vera e propria scuola di cinema, Sergio Leone,reso indimenticabile dalla musica dello stesso compositore del maestro; musica che va dai più noti film di Spaghetti Western, ad esempio "Per un pugno di dollari" e "Il buono il brutto e il cattivo" ai mento noti, come "Navajo joe"con Burt Reynolds e" Il Mercenario"con Jack Palance. Tutto ciò non significa l'assenza di uno stile personale, anzi ,il regista è totalmente fedele a se stesso, lo dimosra nell'uso della cultura pop postmoderna, e nell'uso del Gore. [+]

Alla fine aveva ragione San Quentin, a volere dividere dittico kill Bill in due parti,visto che fa uso di due stilizzazioni opposte:nel primo rende omaggio ai film che ha sempre amato sin da adolescente, i kung-fu movies, il secondo é un chiaro omaggio a colui che, Tarantino stesso, ritiene una vera e propria scuola di cinema, Sergio Leone,reso indimenticabile dalla musica dello stesso compositore del maestro; musica che va dai più noti film di Spaghetti Western, ad esempio "Per un pugno di dollari" e "Il buono il brutto e il cattivo" ai mento noti, come "Navajo joe"con Burt Reynolds e" Il Mercenario"con Jack Palance. Tutto ciò non significa l'assenza di uno stile personale, anzi ,il regista è totalmente fedele a se stesso, lo dimosra nell'uso della cultura pop postmoderna, e nell'uso del Gore. Capolavoro [-]

Sembra incredibile che Kill Bill fosse stato all'inizio, un unico progetto tanta è la differenza tra i due. Nel primo volume il mio divertimento (enorme) è stato più naif e spontaneo, causa la assoluta ignoranza del sottoscritto riguardo alle fonti di ispirazione, come manga-movie o kung fu-movie, ma grazie anche alle fantasia sfrenata nelle numerose scene di combattimento , alla accattivante colonna sonora che accompagnava sequenze indimenticabili, come quella di Daryl Hannah nell'ospedale e ad altri vezzi irresistibili come i bip al nome di Beatrix ( svelato finalmente adesso)o l'ammiccante impaginazione da feulleton con relativo interrogativo finale. Nel secondo volume ho riconosciuto le citazioni e le destrutturazioni di generi a me piu familiari, il noir dell'incipit; l'epicità dello spaghetti western ; ho ritrovato il gusto di certa scrittura dei precedenti Tarantino, nei dialoghi e nei monologhi, ho captato le solitudini dei personaggi negli isolati ambienti dove si muovono e nei ritrovati tempi dilatati. [+]

Sembra incredibile che Kill Bill fosse stato all'inizio, un unico progetto tanta è la differenza tra i due. Nel primo volume il mio divertimento (enorme) è stato più naif e spontaneo, causa la assoluta ignoranza del sottoscritto riguardo alle fonti di ispirazione, come manga-movie o kung fu-movie, ma grazie anche alle fantasia sfrenata nelle numerose scene di combattimento , alla accattivante colonna sonora che accompagnava sequenze indimenticabili, come quella di Daryl Hannah nell'ospedale e ad altri vezzi irresistibili come i bip al nome di Beatrix ( svelato finalmente adesso)o l'ammiccante impaginazione da feulleton con relativo interrogativo finale. Nel secondo volume ho riconosciuto le citazioni e le destrutturazioni di generi a me piu familiari, il noir dell'incipit; l'epicità dello spaghetti western ; ho ritrovato il gusto di certa scrittura dei precedenti Tarantino, nei dialoghi e nei monologhi, ho captato le solitudini dei personaggi negli isolati ambienti dove si muovono e nei ritrovati tempi dilatati. Diversi i ritmi narrativi e gli approcci ai personaggi che nel secondo volume acquistano carne e coscienza.Il divertimento parodistico nella seconda parte resiste ancora nel bel capitolo della crudeltà di Pei Mei e scorre silenzioso nel resto del film riaffiorando qua e là; stesso percorso per il sangue , prima sprecato e adesso concesso con moderazione.Motivazioni umane e risvolti psicologici , che mancavano nel pirotecnico volume 1, finalmente ci vengono rivelati. E la "morale" della storia accompagna Uma Thurman ripresa dall'alto che piange di gioia dicendo il suo grazie alla vita, che l'ha ricongiunta alla sua bimba, mentre un'altra boimba, nel vol 1 la mamma l'ha persa, uccisa proprio da beatrix... [-]

grande film, grande tarantino