babi
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lunedì 18 settembre 2006
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bocciato!
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Meglio della prima parte ma noioso comunque...
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il muratore
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martedì 22 agosto 2006
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wow
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Il capolavoro assoluto di Quentin Tarantino, osannato in tutto il mondo, attuale, crudo ed efficace, anche se con meno spargimento di sangue del primo episodio, mantiene tutte le promesse di Tarantino di fare un bel film di violenza in cui la violenza sa essere bella (non so se mi spiego).
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cineofilo92
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lunedì 15 maggio 2006
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2
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Migliore del primo, meno violento, ma sempre suggestivo e avvincente. Il resto l'abbiamo visto nel primo. E non è un difetto.
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daisy
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giovedì 16 marzo 2006
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uccidere!
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Kill Bill II.
Più che bello, fantastico! Tarantino porta all’estremo ogni genere per poi fonderli insieme, in una nuova e fresca forma di cinema. Il tanto atteso seguito del vol. I sarà un film in se completo e accontenterà la curiosità dello spettatore, nello svelare il nome della protagonista. “E’ pericoloso guardare la sposa prima del matrimonio”: avvertimento dato da Bill come un’anticipazione del pericolo cui va incontro la giustiziera che continua, senza ripensamenti, a spuntare la lista delle sue prede, per giungere all’apice dell’obiettivo, nel duello finale. “Lei ha diritto di ucciderli per quello che loro le hanno fatto, ma anche lei deve morire per quello che ha fatto a loro”. Ovviamente negli scontri non ci saranno trattative.
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Kill Bill II.
Più che bello, fantastico! Tarantino porta all’estremo ogni genere per poi fonderli insieme, in una nuova e fresca forma di cinema. Il tanto atteso seguito del vol. I sarà un film in se completo e accontenterà la curiosità dello spettatore, nello svelare il nome della protagonista. “E’ pericoloso guardare la sposa prima del matrimonio”: avvertimento dato da Bill come un’anticipazione del pericolo cui va incontro la giustiziera che continua, senza ripensamenti, a spuntare la lista delle sue prede, per giungere all’apice dell’obiettivo, nel duello finale. “Lei ha diritto di ucciderli per quello che loro le hanno fatto, ma anche lei deve morire per quello che ha fatto a loro”. Ovviamente negli scontri non ci saranno trattative. I personaggi sembrano più umani, rispetto al vol. I, perciò le situazioni, che potevano sembrare bizzarre o esagerate, nel vol. II sono giustificate dai ricordi che alimentano la sete di vendetta, dalla quale trae forza per rialzarsi ogni volta. Non si arriva a dire: “Ma non muore mai?!”, poiché “una persona, al contrario dei pensionati, se ha un lavoro da compiere, vive più a lungo per poterlo terminare, come succede ai guerrieri”. Uma Thurman non risulta “cattiva, anzi è fantastica, ma a volte sa essere un po’ troia” nell’uccidere sadicamente ogni persona della lista, perché lei “è un killer per diritto di nascita”. Come nella filosofia di Superman, l’alter ego non è la maschera, ma è Clark Kant, qui l’alter ego non è la sposa ma è la ragazza che vende dischi, dietro la quale nascondere la sua vera identità, senza però negare, a se stessa, d’essere quella che è. Lei è Black Mamba, la morte incarnata che è stata calpestata involontariamente (come il pesciolino Emilio) da Bill, alias Aka: incantatore di serpenti. Il black mamba è un tipo di serpente, ma è letale, (anche per il suo incantatore), come lo è la tecnica dell’esplosione del cuore con il tocco delle cinque dita della mano.1.2.3.4.5… La sposa riesce ad ottenere il suo scopo, “perché lei è una buona combattente e non merita di essere seppellita”.
Daisy De Nardis
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(di beatrice)
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alberto86
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mercoledì 22 febbraio 2006
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sequel all'altezza dell'originale...o forse meglio
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Si dice che i sequel non siano mai all'altezza dell'originale. Bè una delle poche eccezioni alla regola fa questo secondo capitolo dell'epopea tarantiniana della scatenatissima e arrabbiatissima sposa! Kill Bill 2 oserei dire che forse è addirittura superiore al primo volume! Esso è sicuramente molto meno sanguinoso,fumettistico e furibondo del primo capitolo ma più filosofico e d'autore! La sua attenzione è spostata sui dialoghi...su dei bellissimi dialoghi dire! Dei dialoghi che tanto ci fanno ricordare la brillantezza e l'irresistibilità di Pulp fiction! Dunque un film più libero,meno"contaminato"e forse meno"inventivo",ma di certo non meno cinefilo e straordinario. Qual è il punto forte di Kill Bill vol.
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Si dice che i sequel non siano mai all'altezza dell'originale. Bè una delle poche eccezioni alla regola fa questo secondo capitolo dell'epopea tarantiniana della scatenatissima e arrabbiatissima sposa! Kill Bill 2 oserei dire che forse è addirittura superiore al primo volume! Esso è sicuramente molto meno sanguinoso,fumettistico e furibondo del primo capitolo ma più filosofico e d'autore! La sua attenzione è spostata sui dialoghi...su dei bellissimi dialoghi dire! Dei dialoghi che tanto ci fanno ricordare la brillantezza e l'irresistibilità di Pulp fiction! Dunque un film più libero,meno"contaminato"e forse meno"inventivo",ma di certo non meno cinefilo e straordinario. Qual è il punto forte di Kill Bill vol.2? Che cosa lo distanzia dal film precedente? Semplice: il sentimento! Eh già,perchè Tarantino è capace di inserire in un film variopinto e bizzarro come questo anche l'amore e il dolore! Straordinario! Pochi sono i registi capaci di far ciò...è per questo che Tarantino è e rimarrà unico nel suo genere. I suoi film sono di una tale innovazione che,pur giocando con tanti generi diversi ed apparentemente inconciliabili,portano all'invenzione di un genere nuovo:un genere indefinibile,strano,spurio ma meraviglioso. Ai bellissimi flashback chiarificatori,alle battaglie feroci e all'ultimo respiro(quella fisica e verbale tra la Thurman e la Hannah è davvero tutta da godere),ai rimandi cinematografici presenti già,forse in misura ben più copiosa,nel primo episodio si aggiungono la tesissima e sofferta "resurrezione"della sposa dal sottoterra,il suo durissimo tirocinio presso il cruento maestro cantonese,il tenero e quasi commovente ricongiungimento della sposa con la figlioletta creduta morta e il mitico scontro finale tra la bionda Thuman e il perfido(ma non così detestabile)Bill. E così amore e vendetta tingono il telo di questo bellissimo arabesco cinematografico,riprendendo i temi più svariati e le culture più diverse e ponendole insieme in un funambolesco concetrato di generi e colori. Per concludere,posso solo affermare che penso che i fan di Tarantino non possano davvero rimanere delusi! Quentin continua a dimostrarsi un grande talento! Speriamo al più presto in un altro suo altrettanto valido lavoro! 4 stelle piene piene
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alberto86
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sabato 7 gennaio 2006
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a volte i sequel superano il film precedente
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solitamente accade k i sequel nn siano all'altezza del film precedente.bè una delle poke eccezioni alla regola è il secondo capitolo di kill bill in cui continua la sanguinosa vendetta della sposa. un sequel forse addirittura migliore del primo kill bill!in questa vicenda tarantino continua a stupirci con la sua contaminatio di generi,con le sue continue citazioni e con i folgoranti e acrobatici combattimenti dei suoi protagonisti ma aggiunge un elemento k da generi come kill bill nessuno si aspetterebbe:il sentimento!l'incontro della sposa con la figlioletta creduta morta fa addirittura tenerezza e quasi ci dispiace per la morte del perfido bill,padre della bambina.solo tarantino poteva riuscire in un'impresa del genere.
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solitamente accade k i sequel nn siano all'altezza del film precedente.bè una delle poke eccezioni alla regola è il secondo capitolo di kill bill in cui continua la sanguinosa vendetta della sposa. un sequel forse addirittura migliore del primo kill bill!in questa vicenda tarantino continua a stupirci con la sua contaminatio di generi,con le sue continue citazioni e con i folgoranti e acrobatici combattimenti dei suoi protagonisti ma aggiunge un elemento k da generi come kill bill nessuno si aspetterebbe:il sentimento!l'incontro della sposa con la figlioletta creduta morta fa addirittura tenerezza e quasi ci dispiace per la morte del perfido bill,padre della bambina.solo tarantino poteva riuscire in un'impresa del genere...peccato ke di registi cm lui ce ne siano così poki!da vedere assolutamente
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anto
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mercoledì 14 dicembre 2005
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tarantino non e' un copione
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E' un grande...come regista attore e sceneggiatore!!!
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paolo massa
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domenica 20 novembre 2005
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kill bill
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A dir poco indescrivibile, questo ultimo capolavoro di quel geniaccio di Quentin Tarantino, vero e proprio funambolo della settima arte. Alle prese con una storia tragica e violenta, il regista del cult “Pulp Fiction” ha cercato di dare sfogo a tutte le sue passioni cinefile, coltivate a lungo all’epoca dell’umile impiego presso una videoteca di Manhattan Beach. E’ lì che ha avuto inizio la ricerca del suo personalissimo modo di “vedere” e “fare” cinema. Già a partire dalla scelta di dividere il film in due parti (Kill Bill – volume1; Kill Bill – volume 2), onde evitare i tagli dei cinici produttori, si intuiva il desiderio di non archiviare nessuna delle scene girate, assemblate con un montaggio da brivido, in memoria di uno dei suoi più amati registi, l’indimenticabile Sergio Leone.
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A dir poco indescrivibile, questo ultimo capolavoro di quel geniaccio di Quentin Tarantino, vero e proprio funambolo della settima arte. Alle prese con una storia tragica e violenta, il regista del cult “Pulp Fiction” ha cercato di dare sfogo a tutte le sue passioni cinefile, coltivate a lungo all’epoca dell’umile impiego presso una videoteca di Manhattan Beach. E’ lì che ha avuto inizio la ricerca del suo personalissimo modo di “vedere” e “fare” cinema. Già a partire dalla scelta di dividere il film in due parti (Kill Bill – volume1; Kill Bill – volume 2), onde evitare i tagli dei cinici produttori, si intuiva il desiderio di non archiviare nessuna delle scene girate, assemblate con un montaggio da brivido, in memoria di uno dei suoi più amati registi, l’indimenticabile Sergio Leone. Non a caso tutta la pellicola sembra essere un continuo omaggio ai più disparati generi narrativi: dal fumetto alla commedia, dal western al dramma, fino agli splendidi combattimenti a suon di spade, quasi a voler ricordare i balletti, stilisticamente perfetti, dei vecchi musical americani. Anche per questo, Kill Bill – volume 1 è apparso il più originale dei due episodi, se non il migliore: per l’impeccabile intreccio della trama, tra affascinanti flashback, a volte immersi in uno spettrale bianco/nero, altre avvolti nel cromatismo energico dello schermo a colori; per le intense interpretazioni degli attori (si pensi alla “rabbiosa” Uma Thurman; per non parlare dell’ “invisibile” David Carradine, il Bill del titolo; oltre che dell’encomiabile Michael Madsen, vecchia conoscenza dei tarantiniani di lunga data); per concludere con l’immancabile soundtrack, ottima occasione per educare il proprio orecchio alla buona musica. Insomma, sembra quasi che Kill Bill sia solo forma e niente sostanza, come se la storia non avesse la minima rilevanza: beh, a volte può accadere anche questo, a volte i modi di raccontarla, possono essere più importanti della storia da raccontare. Ad alcuni potrebbe apparire assurdo, perfino un difetto: ma, in fin dei conti, non basta raccontare, bisogna anche saperlo fare. Come Quentin!
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mr.pink
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venerdì 1 luglio 2005
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soundtrack "kill bill vol.2"
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KILL BILL Vol.2
Una sposa massacrata il giorno del suo matrimonio, la sua vendetta inarrestabile, tre nomi nella sua lista, il compimento del massacro: il ritorno di Quentin Tarantino.
Con una sceneggiatura da applauso e con Uma Thurman come musa ispiratrice, il regista pazzoide del Tennessee non delude i suoi fan e ritorna dopo sei anni alla regia con due film che seguono gli schemi "tarantiniani" e che mostrano il lungo e struggente viaggio di Black Mamba(la sposa precedentemente citata) verso luoghi all'altro capo mondo per trovare ed eliminare le cinque persone che le hanno rovinato l'esistenza.
Quelle che contribuisconoa rendere i film di Tarantino veri e propri capolavori sono le musiche: se in Kill Bill vol.
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KILL BILL Vol.2
Una sposa massacrata il giorno del suo matrimonio, la sua vendetta inarrestabile, tre nomi nella sua lista, il compimento del massacro: il ritorno di Quentin Tarantino.
Con una sceneggiatura da applauso e con Uma Thurman come musa ispiratrice, il regista pazzoide del Tennessee non delude i suoi fan e ritorna dopo sei anni alla regia con due film che seguono gli schemi "tarantiniani" e che mostrano il lungo e struggente viaggio di Black Mamba(la sposa precedentemente citata) verso luoghi all'altro capo mondo per trovare ed eliminare le cinque persone che le hanno rovinato l'esistenza.
Quelle che contribuisconoa rendere i film di Tarantino veri e propri capolavori sono le musiche: se in Kill Bill vol.1 le tracce accompagnano il ritmo molto veloce delle immagini(nota il massacro degli 88 folli), nel secondo capitolo la sposa rallenta la sua furia e si concede ad errori molto costosi che la costringono a brutte situazioni(nota la sepoltura). Se il primo capitolo si rifaceva ai vecchi Hong-Kong-Movies e presentava veri compositori di origine asiatica, per creare l'atmosfera tipicamente western che si respira "ammirando" il secondo episodio, Tarantino si affida al maestro per eccellenza, Ennio Morricone, ed a alcune tracce composte dagli stessi attori e da suo fratello, come ama definire, Robert Rodriguez.
Ora esaminiamo la colonna sonora di "Kill Bill vol.2".
1) La musica che si sente all'inizio del film è assolutamente da brivido e accompagna la scena di Uma (al top della sensualità) nella sua macchina mentre, in un fantastico bianco e nero, recita la famosissima battuta: "I'm going to kill Bill", mentre e suoi capelli biondi si muovono nel vento.
2) La scena da capogiro nella quale Micheal Madsen spara ad Uma del sale grosso è accompagnata dalla fantastica musica che tutti gli appassionati di Sergio Leone avranno riconosciuto come la traccia famosissima del film "Per un pugno di dollari". E anche in questo si recepisce il talento di Tarantino: mentre nel film di Sergio Leone la musica in questione accompagnava sicuramente un duello epico con Clint Eastwood, in questo suo cinema fatto di eccessi, Tarantino utilizza la traccia per accompagnare il discorso di Budd riguardante il seno di Uma e che si conclude con uno sputo degno di medaglia d'oro.
3)Mentre Black Mamba rompe a furia di cazzotti la bara nella quale è stata sepolta, si sente una musica che possiamo definire straordinaria che sembra dire:"Hei, tu sei la sposa, non vorrai mica morire sepolta da uno sporco alcolista:sei invincibile".
4)In una delle scene madri del film come la lotta tra le due biondone Darhil Hanna e Uma Thurman nella quale la prima rivela alla seconda di aver ucciso il suo maestro, parte la musica del Trailer e di cui ho precedentemente parlato, in un atmosfera piena di sangue e con occhi che sembrano facilmente staccabili.
5) Mi sembra infine doveroso citare le intonatissime voci di bambini che si sentono al passaggio dall'America verso il Messico e che accompagnano la sposa nella meta finale del suo viaggio.
Film che raccolgono tutte queste emozioni sono difficili da trovare, ma si sa: è di Tarantino che si sta parlando.
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tiziano
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mercoledì 12 gennaio 2005
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un genio del cinema...
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Tarantino si e' riconfermato un genio del cinema , ha portato sullo schermo un film dalle mille sfaccettature e dalle mille "chicche", cosa che lo contrandistingue da tutti i registi.... un alternarsi di action a momenti dramatici e gli attori non potevano essere piu' azzeccati... con un complimento speciale a quella che per me merita l'oscar 2005 (miglior attrice) senza alcun dubbio .... Uma Thurman.
un film (e lo consiglio vivamente ) da vedere solo dopo aver visto Kill bill vol.1 (altro capolavoro e parte integrante del 2°)
Tarantino riesce a dare anche al caos una forma e Kill Bill ne e' la prova lampante..
un intricarsi di vicende diverse, avanti e indietro nel tempo, ma legate da una semplice ed intrigante trama che inizia in Kill Bill 1, con la nostra totale inconsapevolezza di cio' che ci viene messo d'innanzi lo schermo .
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Tarantino si e' riconfermato un genio del cinema , ha portato sullo schermo un film dalle mille sfaccettature e dalle mille "chicche", cosa che lo contrandistingue da tutti i registi.... un alternarsi di action a momenti dramatici e gli attori non potevano essere piu' azzeccati... con un complimento speciale a quella che per me merita l'oscar 2005 (miglior attrice) senza alcun dubbio .... Uma Thurman.
un film (e lo consiglio vivamente ) da vedere solo dopo aver visto Kill bill vol.1 (altro capolavoro e parte integrante del 2°)
Tarantino riesce a dare anche al caos una forma e Kill Bill ne e' la prova lampante..
un intricarsi di vicende diverse, avanti e indietro nel tempo, ma legate da una semplice ed intrigante trama che inizia in Kill Bill 1, con la nostra totale inconsapevolezza di cio' che ci viene messo d'innanzi lo schermo . fino alla fine di Kill Bill 2 dove ormai siamo un tutt'uno con la protagonista e aspettiamo ansiosi il finale...
110 min. letteralmente incollati davanti lo schermo .
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