anonimo
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lunedì 27 dicembre 2004
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non c'è limite al peggio!
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Sono d'accordo con la recensione di Moretti sulla interpretazione degli attori. Owen è il migliore. ma il film che rapopresenta? Quanto di peggio ci possa essere in un rapporto uomo-donna. Una persona sensibile esce dalla sala deluso; a me è successo e questo, non è quello che cerco quando entro in un cinema.
grazie a tutti,
Ciao
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andrea magagnato
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lunedì 20 dicembre 2004
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closer
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Mike Nichols (Il Laureato) si dedica alla trasposizione cinematografica di noto spettacolo teatrale che già aveva ottenuto grande successo non solo a Londra. Si tratta di frammenti di vita vissuta e desiderata che si alternano in un incontro-scontro dagl’esiti imprevedibili. Quattro personaggi , uno scrittore fallito (Jude Law), una spogliarellista (Natalie Portman), una fotografa di successo (Julia Roberts) e un dermatologo (Clive Owen) , che daranno vita ad una una “commedia” graffiante, irriverente.
Difficile trovare il migliore tra i quattro. Forse l’ Owen stratosferico (doppiato egregiamente, concediamo un po’ di gloria anche ai nostri doppiatori ogni tanto) che già si era cimentato in teatro nella stessa commedia, ma nella parte che qui riveste Law.
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Mike Nichols (Il Laureato) si dedica alla trasposizione cinematografica di noto spettacolo teatrale che già aveva ottenuto grande successo non solo a Londra. Si tratta di frammenti di vita vissuta e desiderata che si alternano in un incontro-scontro dagl’esiti imprevedibili. Quattro personaggi , uno scrittore fallito (Jude Law), una spogliarellista (Natalie Portman), una fotografa di successo (Julia Roberts) e un dermatologo (Clive Owen) , che daranno vita ad una una “commedia” graffiante, irriverente.
Difficile trovare il migliore tra i quattro. Forse l’ Owen stratosferico (doppiato egregiamente, concediamo un po’ di gloria anche ai nostri doppiatori ogni tanto) che già si era cimentato in teatro nella stessa commedia, ma nella parte che qui riveste Law. Anche Julia Roberts ci offre un’ottima prova, donna fragile e impulsiva, forse la meno teatrale e la più viscerale dei quattro.
Opera cinica, bastarda, può risultare un vero pugno nello stomaco.
Nonostante il tradimento faccia da colonna portante della storia e che nel film si assista ad una sorta di continuo stupro alla tanto sacra formula "io ti amo" , si respira costantemente l'aria di una sincerità tagliente, a tratti fastidiosa perchè imbarazzante.
I personaggi sono lontani anni luce dalla nostra realtà e dal nostro modo di comportarci.
E' proprio in questa continua e limpida sincerità che sta la forza del film, talvolta lo porta a sprofondare in una volgarità pesante, altre volte ci guida in surreali incontri tennistici a suon di battute, in cui ogni personaggio che apre bocca sembra gia conoscere la risposta dell'interlocutore e sembra già preparare una controbattuta.
Tutto molto teatrale, non solo nella sceneggiatura ma anche nella regia che si perde molte volte in un valzer di campi e controcampi che probabilmente tolgono spazio all’ambiente. Non è detto che quest’ultimo sia necessario, soprattutto per un film nato e pensato in teatro che vive e deve vivere di attori e dialoghi, ma sarebbe stato quell’ elemento in più che avrebbe permesso all’opera di raggiungere una pseudo-perfezione. Utilizzare al meglio il mezzo filmico senza abbandonarsi al solo linguaggio teatrale avrebbe senza dubbio accresciuto il valore della pellicola, che va comunque apprezzata come un incontro sperimentale e giocoso tra le due forme artistiche per certi versi molto distanti.
Un film insolito quindi per un pubblico che si reca al cinema e vuole vedere cinema.
Un limite che, intendiamoci, può diventare nel contempo punto di forza.
Una cosa è certa, nasce per dividere il pubblico:
non si può rimanere indifferenti di fronte allo spaesamento, o lo si ama o lo si odia.
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[+] closer lontano dalla realtà?
(di juliet)
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cate
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lunedì 20 dicembre 2004
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film indegno
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è semplicemente brutto! gli spettatori sono rimasti in sala per il clima gelido che imperversava; applausi ironici per un film da nulla!.
penoso.
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(di ema)
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drummachine
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domenica 19 dicembre 2004
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volgare nel linguaggio!!!!!!!
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Bello,film da vedere ma niente di eclatante.....le parole o linguaggio molto volgare.....invece scene di sesso nessuna e forse è proprio questa la caratteristica del film!!!!!
ciao ciao...
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mariless
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venerdì 17 dicembre 2004
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chiudere
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questo film duro e realista,non certo natalizio,visto in coppia ti carica di sospetto verso la persona seduta al tuo fianco....
uno degli spietati messqaggi e' che tutti tradiscono,all'inzio di una storia alla fine, quando sono innamorati o stimano soltanto molto la persona con cui vivono...
una visione orrenda delle vita di coppia,ma noi nel nostro profondo,senza nasconderci dietro frasi boniste o vestiti da suorine ,sappiamo che e' tutto fottutamente vero
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(di giovanni)
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il porcellino mangione e la squara impertinente
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giovedì 16 dicembre 2004
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closer al disastro
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e questo sarebbe uno dei 100 fiml che rimarranno impressi nella storia del cinema ???? ma non fatemi ridere , forse l'ultimo tra tutti i film che mai progetteranno !Storia banale e scontata nessuno vuole stare al proprio posto e si fiondano nel letto altrui, fingendo che sia vero amore , un banale clischè di storie patetiche che sono solo quelle che noi tuti vorremmo evitare .... bla e qui chiudo
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ottilia
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martedì 14 dicembre 2004
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closer
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la vera novità dell'ultimo film di Mike Nichols risiede a mio parere nella struttura narrativa. la commedia shakesperiana e l'opera mozartiana offrono spunti per la messa in scena in modo assolutamente mirabile.
gli attori di grande scuola e la musica fanno il resto...closer cosa significa? alla lettera più vicino, ma a cosa? alla verità? la menzogna è apparentata alla verita? o è chiusa in essa? non voglio dire scemenze nè fare ipotesi peregrine perchè ritengo che Nichols in questo caso si sia servito della storia come pretesto in modo assolutamente geniale! e forse non abbia voluto dire nulla di preciso lui offre un magnifico contenitore e dentro... come dal vaso di Pandora...
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ottilia
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martedì 14 dicembre 2004
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closer
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la vera novità dell'ultimo film di Mike Nichols risiede a mio parere nella struttura narrativa. la commedia shakesperiana e l'opera mozartiana offrono spunti per la messa in scena in modo assolutamente mirabile.
gli attori di grande scuola e la musica fanno il resto...closer cosa significa? alla lettera più vicino, ma a cosa? alla verità? la menzogna è apparentata alla verita? o è chiusa in essa? non voglio dire scemenze nè fare ipotesi peregrine perchè ritengo che Nichols in questo caso si sia servito della storia come pretesto in modo assolutamente geniale! e forse non abbia voluto dire nulla di preciso lui offre un magnifico contenitore e dentro... come dal vaso di Pandora...
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cintula
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lunedì 13 dicembre 2004
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orrore
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I dialoghi sono studiati a tavolino, lontani anni luce dalla realtà, storia banale. Un tentativo così banale di interpretare i sentimenti che, a paragone, varrebbe la pena di dare l'Oscar a Muccino per l'Ultimo bacio.
[+] la posta del sesso
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dado
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lunedì 13 dicembre 2004
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the blower's daughter
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Oggi pomeriggio ho avuto il piacere di essere deliziato non da una delle solite storielle d'amore dove il lieto fine sembra d'obbligo , ma da una love story veritiera ed energica.
Passato e presente si intrecciano in uno strano gioco di sconvolgimenti emotivi che sono la chiave d'intrepretazione del film.
L'intera vicenda routa intorno alla diversa valenza che i protagonisti attribuiscono ai loro rapporti sentimentali.
Londra e la sua cupa magia fanno da sfondo a intrighi, menzogne e falsità.
Niente è come appare,la realtà e la verità postano la mechera della menzogna che a sua volta appare come la personificazione dell'ingenuità.
In ogni bugia c'è sempre un fondo di verità , una verità che vola di bocca in bocca senza la consapevolezza di quanto,in realtà,valga.
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Oggi pomeriggio ho avuto il piacere di essere deliziato non da una delle solite storielle d'amore dove il lieto fine sembra d'obbligo , ma da una love story veritiera ed energica.
Passato e presente si intrecciano in uno strano gioco di sconvolgimenti emotivi che sono la chiave d'intrepretazione del film.
L'intera vicenda routa intorno alla diversa valenza che i protagonisti attribuiscono ai loro rapporti sentimentali.
Londra e la sua cupa magia fanno da sfondo a intrighi, menzogne e falsità.
Niente è come appare,la realtà e la verità postano la mechera della menzogna che a sua volta appare come la personificazione dell'ingenuità.
In ogni bugia c'è sempre un fondo di verità , una verità che vola di bocca in bocca senza la consapevolezza di quanto,in realtà,valga.
Alyce l'americana, la spogliarellista la salvatrice di anime e figlia di quell'anelito di vità che risiede assopito in ogniuno di noi , è forse la vera star di questa pellicola cinematografica.
Vive alla giornata , viaggia in cerca di qualcosa , forse di quella meta che il destino tarda a darle.
Lenry uomo burbero che dietro quella fiera autorevolezza nasconde la paura di non essere accettato.
Daniel è il tipico ritratto dell'innamorato alla francese convinto che siano le belle parole a l'amore a far da cornice alla nostra vita.
Anna timida ed introversa fotografa che tenta di scrutare oltre l'apparenza.
C'è un filo conduttore che lega i 4 , ed è l'insoddifazione personale, che li vieta di avere un completamento nei rapporti.
Tutti sono in continua ricerca , di verità , di emozioni , di quello che sono convinti di trovare da un altra parte ma che già hanno.
E ogniuno di loro si fa cullare dal vento , perchè convinti che il "quell'aere maligno" possano finalmente conseguire la non voluta felicità.
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[+] bravo
(di franci fronci)
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