Titolo originale | Šelestenje |
Anno | 2002 |
Genere | Commedia |
Produzione | Slovenia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Janez Lapajne |
Attori | Barbara Cerar, Rok Vihar, Grega Zorc, Masa Derganc, Miha Brajnik, Val Fürst Mateja Koležnik. |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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CONSIGLIATO NÌ
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Trionfatore al festival del cinema sloveno di Portorož del 2002, diretto dal giovane regista Janez Lapaine, al suo secondo lungometraggio, questo film, dalla trama esile, è interessante anche perché è il frutto di un lavoro collettivo con gli attori, che hanno creato la sceneggiatura insieme al regista, lavorando sul proprio personaggio sulla base di una situazione di partenza: una coppia in crisi si rifugia in una baita di montagna d'estate che cerca inutilmente di rimettere insieme i pezzi della loro relazione. Katarina (Barbara Cerar) lavora in una casa editrice e ha deciso di abortire anche perché il suo fidanzato Luka (Rok Vihar), un fotografo che si trova nel guado tra la professione e la passione amatoriale, non l'ha sostenuta nel momento decisivo e l'ha lasciata da sola, salvo accusarla in un secondo momento per la sua scelta di interrompere la gravidanza. Il clima tra i due è sempre più teso e per ogni futile pretesto scoppia una lite. Mentre Luka scatta le sue fotografie nei pressi di un obiettivo militare, Katarina fa amicizia con Primož, un soldato goffo e malinconico col quale si confida e si sfoga, mentre Luka, che rimane da solo nella baita, conosce Ana, una ragazza madre che con la sua concretezza lo riporta alla dura realtà. Il film, malgrado l'evidente povertà dei mezzi, a cui si tenta di ovviare con dialoghi a volte troppo lunghi (che lo fanno assomigliare un po' troppo a una piéce teatrale), nel suo complesso è gradevole, grazie all'interpretazione degli attori, che riescono a calarsi fino in fondo nei panni dei personaggi e a renderli credibili. Non manca qualche buona inquadratura, ad esempio nella scena in cui Katarina stende i panni vicino alla baita, con un accostamento ben riuscito tra il volto della protagonista e gli effetti di luci e di ombre create dalle lenzuola attraversate dalla luce dei riflettori.