L'ultimo bacio

Incredibile e assurdo che film del genere passino pure come "cult" tanto da volerci fare un sequel. Forse è un "cult" come indice di bassezza raggiunto dal cinema italiano che si esprime al meglio con Muccino e fratello, davvero tristissimi. L'unico baluardo riamasto è Paolo Sorrentino, o almeno l'unico che abbiano il coraggio di produrre. Guardate i suoi film e giudicate. Un vero esempio di qualità e rara capacità estetica. Lasciate perdere Muccino...

Ci risiamo:ancora il solito tormentone sulla fragilità sentimentale con cui i registi italiani pensano di sopperire alla mancanza di budget,in cui i protagonisti vengono lasciati tra due strade e quattro mura a tirarsi piatti e mattarelli per i subiti tradimenti.peccato che a volte dimentichiamo che non serve investire quanto gli americani per non cadere nella banalità della psicanalisi familiare o delle sempre verdi corna,ma sarebbe sufficiente guardare come altri paesi riescono a "campare"un cinema di tutto rispetto affidandosi all'originalità e alla fantasia.che dire del cast?tranne le collaudate glorie del fu'cinema italiano,gli altri attori confermano quanto siano spoglie le campagne:recitano come se leggessero, enfatizzano il respiro come se morissero,e non so se la mancanza di fluid [+]

Ci risiamo:ancora il solito tormentone sulla fragilità sentimentale con cui i registi italiani pensano di sopperire alla mancanza di budget,in cui i protagonisti vengono lasciati tra due strade e quattro mura a tirarsi piatti e mattarelli per i subiti tradimenti.peccato che a volte dimentichiamo che non serve investire quanto gli americani per non cadere nella banalità della psicanalisi familiare o delle sempre verdi corna,ma sarebbe sufficiente guardare come altri paesi riescono a "campare"un cinema di tutto rispetto affidandosi all'originalità e alla fantasia.che dire del cast?tranne le collaudate glorie del fu'cinema italiano,gli altri attori confermano quanto siano spoglie le campagne:recitano come se leggessero, enfatizzano il respiro come se morissero,e non so se la mancanza di fluidità che hanno dipenda da un loro limite o da dialoghi troppo prosaici,ma poco diretti e parlabili,perché a volte li vedi intrecciarsi in frasi da libro per niente musicali all'udito,cmq,anche volendo sorvolare su tutto,questo film è di una tristezza e di un patetismo che ti passa pure la voglia di metter su famiglia! [-]

Naufragato il secondo tentativo di vedere questo film in tv posso dire tranquillamente che appartiene al genere "sopra le righe" (come "Via col vento") che è quanto di più fastidioso ci sia: troppe parolacce, troppe urla, troppi stacchi di macchina, troppo tutto... anche troppa pazienza nel cercare di resistervi più di 5' ininterrotti. L'importanza di questo film risiede nel fatto di essere stato un trampolino di lancio di una carriera decisamente in salita fino alla vetta che è rappresentata da "La ricerca della felicità" (meraviglioso).

Rimane uno dei film piu' belli in assoluto del cinema italiano degli ultimi venti anni. Gli attori sono davvero straordinari, la Mezzogiorno a livelli pazzeschi. Muccino è veramente molto bravo, infatti è l'unico che ha successo fuori italia. Guardatelo tutti, anche gli snob e radical chic (di sinistra...magari!!!)

Crescere o non crescere... Muccino riesce a trasformare questa domanda in affanno e disperazione. In questa società non c'è spazio per l'amore, la famiglia lo distrugge, il mondo va avanti e ti trascina con sè nell'età adulta rubandoti i tuoi sogni. Il finale sembra voler dire che quel che è stato mai tornerà, che maturità vuol dire rinunciare a ciò che c'era prima, rassegnazione, pessimismo. da questa pellicola son venuti fuori una cerchia di attori tutti per degni della massima stima, ha segnato la rinascita del cinema italiano, ma nei contenuti Muccino è stato veramente disfattista!!

imbarazzante

Un film veramente osceno, basato su quello sfascismo conformista che descrive la società come un enorme porcaio, sostiteundo i sentimenti più sani delle persone con una serie di sensazioni animalesche. Di una pesantezza estrema, specialmente perchè se tutti vivessero come i protagonisti del film l'umanità si estinguerebbe nel giro di qualche generazione. Bruttissimo.

Un film mai banale con un ottimo cast su cui spicca un bravissimo Stefano Accorsi in cui è facile immedesimarsi perchè le paure della vita e le incertezze , contrariamente a quanto si possa pensare , non hanno età !!!

Nei doppiaggi di vecchi film degli anni 50, non so se per carenze tecniche o altro, la velocita' dei dialoghi era allucinante, tanto che spesso si perdevano le battute.Rivedere un film dei giorni nostri che aldila' della trama e personaggi, soffre di un'identico handicap mi lascia quantomeno perplesso e spegne drammaticamente il piacere che questa pellicola, con dialoghi meno schizofrenici, poteva dare a tutti

non ho parole. banalità allo stato puro e ci ho perso pure 40 minuti circa della mia vita visto che non ho avuto la forza e coraggio di guardarlo per intero. salvati altri 40 minuti della mia esistenza dalla depressione