giovanni morandi
|
venerdì 28 ottobre 2022
|
julia alla conquista di un oscar. giovanni morandi
|
|
|
|
in un momento di difficoltà a causa di un incidente stradale di cui è rimasta vittima e per il quale il suo avvocato Ed Masry non riesce a farle avere un risarcimento. Senza denaro, lavoro, né prospettive, la donna implora il legale di darle un lavoro nel suo studio. Qui si imbatte in un tentativo di copertura di un caso di avvelenamento delle acque che sta causando gravi malattie nella comunità locale.
[+]
in un momento di difficoltà a causa di un incidente stradale di cui è rimasta vittima e per il quale il suo avvocato Ed Masry non riesce a farle avere un risarcimento. Senza denaro, lavoro, né prospettive, la donna implora il legale di darle un lavoro nel suo studio. Qui si imbatte in un tentativo di copertura di un caso di avvelenamento delle acque che sta causando gravi malattie nella comunità locale.
La storia è vera e Soderbergh la sfrutta al meglio, ma il vero merito del successo del film va riconosciuto all'interpretazione straordinaria della Roberts, alle prese con tre figli, con i pochi soldi, e, soprattutto con i pregiudizi maschilisti che, per la sua avvenenza, molto messa "in mostra", compreso un linguaggio da maschio, non l'aiuto di certo. Ma la sua determinazione ed il suo impegno la spunteranno su un grande azienda che inquina le acque provocando svariati casi di cancro in una comunità. Riuscirà a raccogliere, casa per casa, sufficiente materiale probatorio nonché un 'infinità di querele, necessarie.per vincere una causa milionaria pur essendo solo una segretaria di uno studio legale. Ci Riuscirà con un impegno 'fisico', sfruttandolo letteralmente, anche con atteggiamenti di provocazione sessuale.
In questa pellicola, infatti, sfrutta fino in fondo il suo sex appeal, ma non riesce comunque ad essere volgare. Ci sono anche momenti di abbandono e di estrema dolcezza, come quando si innamora del vicino, che l'aiuta con i figli.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giovanni morandi »
[ - ] lascia un commento a giovanni morandi »
|
|
d'accordo? |
|
essegi98
|
giovedì 7 marzo 2019
|
non chiamatemi erin ma erin brockovich
|
|
|
|
Erin Brockovich - Forte come la verità è un film del 2000 diretto da Steven Soderbergh, con Julia Roberts.
Trama: il film è basato su una storia vera e racconta le tematiche con due matrimoni falliti alle spalle e tre bambini ancora piccoli da crescere, Erin Brockovic sente di essere sul punto di arrendersi di fronte alle difficoltà che la assillano. Non ha un lavoro, non può pagare le bollette, e per di più il tribunale le ha dato torto nella causa per un incidente d'auto di cui era rimasta vittima. Disperata, va da Ed, l'avvocato che l'aveva difesa, e lo supplica di darle un lavoro nel suo studio, uno qualunque. Incaricata di archiviare le vecchie pratiche, Erin si imbatte per caso in alcuni referti medici contenuti in un fascicolo di tutt'altro argomento.
[+]
Erin Brockovich - Forte come la verità è un film del 2000 diretto da Steven Soderbergh, con Julia Roberts.
Trama: il film è basato su una storia vera e racconta le tematiche con due matrimoni falliti alle spalle e tre bambini ancora piccoli da crescere, Erin Brockovic sente di essere sul punto di arrendersi di fronte alle difficoltà che la assillano. Non ha un lavoro, non può pagare le bollette, e per di più il tribunale le ha dato torto nella causa per un incidente d'auto di cui era rimasta vittima. Disperata, va da Ed, l'avvocato che l'aveva difesa, e lo supplica di darle un lavoro nel suo studio, uno qualunque. Incaricata di archiviare le vecchie pratiche, Erin si imbatte per caso in alcuni referti medici contenuti in un fascicolo di tutt'altro argomento. Incuriosita dalla presenza di quelle carte inserite nella documentazione relativa ad alcune proprietà immobiliari, la ragazza comincia a leggerle, per poi accorgersi del motivo: si tratta di un abile sistema per coprire un gravissimo caso di avvelenamento delle acque.
Il film nonostante sia basato su un fatto storico presenta molte scene ben calibrate e in alcuni momenti si a una certa sensazione di essere la protagonista stessa perché ogni donna o uomo ha avuto nella sua vita delle difficoltà che gli hanno fatto cambiare dei progetti per via di una difficoltà.
Julia Roberts interpreta il suo personaggio con una sicurezza e determinazione e questo rende il suo personaggio davvero credibile, poi da chiedersi come riesca a urlare così costantemente in alcune scene del film.
I personaggi secondari sono ben approfonditi soprattutto il personaggio di Albert Finney che all’inzio non si fiderà per niente di Erin ma con un po’ di pazienza e qualche litigio riusciranno a raggiungere i loro obbiettivi.
L'idea è stata subito apprezzata e dopo aver scelto la Roberts per il ruolo della protagonista, si è pensato di affidare la regia a Soderbergh che è rimasto colpito dalla sceneggiatura e dal fatto che il film ruotasse tutto attorno al ruolo di Erin che è presente in ogni scena. Gli avvenimenti raccontati sono assolutamente reali, così come i protagonisti principali mentre solo alcuni personaggi secondari sono frutto della fantasia degli autori.
Le riprese sono state effettuate in piccoli centri nella zona del deserto del Mojave, ma anche a Hinkley, la cittadina teatro della vicenda, per analizzare i pensieri degli abitanti che hanno realmente vissuto il fatto.
Ovviamente alla realizzazione hanno anche contribuito i veri Erin e Ed che hanno aiutato la troupe a riprodurre fedelmente le situazioni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a essegi98 »
[ - ] lascia un commento a essegi98 »
|
|
d'accordo? |
|
greatsteven
|
lunedì 8 ottobre 2018
|
vittoria di una maga delle delucidazioni.
|
|
|
|
ERIN BROCKOVICH – FORTE COME LA VERITà (USA, 2000) di STEVEN SODERBERGH. Con JULIA ROBERTS, ALBERT FINNEY, AARON ECKHART, PETER COYOTE, TRACEY WALTER
Erin Brockovich ha circa trent’anni, è madre di tre figli piccoli, sposata e divorziata due volte, con un misero conto corrente in banca e alla ricerca di un impiego. Non avendo con sé un titolo di studio adeguato, avrebbe tutti i presupposti per tirare a campare alla meno peggio, senonché un pomeriggio un pirata della strada sperona la sua macchina e le rompe il collo. Ma al processo i suoi modi bruschi le fanno perdere la causa, e l’avvocato incaricato di difenderla, Ed Masry, se ne rammarica alquanto.
[+]
ERIN BROCKOVICH – FORTE COME LA VERITà (USA, 2000) di STEVEN SODERBERGH. Con JULIA ROBERTS, ALBERT FINNEY, AARON ECKHART, PETER COYOTE, TRACEY WALTER
Erin Brockovich ha circa trent’anni, è madre di tre figli piccoli, sposata e divorziata due volte, con un misero conto corrente in banca e alla ricerca di un impiego. Non avendo con sé un titolo di studio adeguato, avrebbe tutti i presupposti per tirare a campare alla meno peggio, senonché un pomeriggio un pirata della strada sperona la sua macchina e le rompe il collo. Ma al processo i suoi modi bruschi le fanno perdere la causa, e l’avvocato incaricato di difenderla, Ed Masry, se ne rammarica alquanto. Tuttavia Erin necessita al più presto di uno stipendio sicuro e, insistendo e premendo, si fa assumere come impiegata nello studio legale dello stesso Masry, nel quale la principale incombenza consiste nell’archiviazione dei referti medici. Nel frattempo conosce il suo vicino di casa, George, un appassionato di motociclette che lavora saltuariamente nell’edilizia e per il resto vive di rendita, che si innamora ricambiato poco a poco di lei e si offre di propria spontanea volontà di badare ai figli di lei mentre Erin lavora. E il nuovo mestiere, oltre a piacerle, la tiene molto occupata, tanto che, per un’intera settimana, gira tutto il Wichita per indagare su un fatto misterioso: numerosi pozzi risultano avvelenati dal cromo esavalente, un metallo particolareggiato che viene adoperato per impedire all’acqua di arrugginirsi, e le persone che vivono nei quartieri di quelle zone, bevendola, hanno contratto malattie gravissime quali abbassamento accentuato dei linfociti nel sangue, immunodeficienze e tumori. La sua prolungata assenza dal lavoro le costa un iniziale licenziamento, ma poi Ed ci ripensa e, constatando che l’impegno profuso da Erin nel raccogliere in dozzine di fascicoli le testimonianze di persone ammalate perché contagiate dall’acqua contaminata è stato prezioso per il suo piccolo studio, la riassume. Viene pian piano intrapresa una battaglia legale contro la PG&E, enorme compagnia di distribuzione acquifera con le mani in pasta nelle falde del Wichita, in cui Erin e Ed devono costantemente scontrarsi con avvocati cocciuti, distribuire volantini per la sensibilizzazione della popolazione locale al problema sanitario ricorrente e raccogliere più informazioni possibili sulle condizioni cliniche di bambini e adulti cui la costruzione di un’autostrada nella medesima area dei pozzi inquinati ha complicato l’esistenza facendoli ammorbare in maniera pressoché irrimediabile. Frattanto il rapporto con George sembra avere una battuta d’arresto, in quanto l’uomo non ha voglia di continuare la relazione dovendo fare semplicemente da baby-sitter alla prole della donna e non poter mai condividere attimi d’intimità con lei perché Erin è troppo presa da un lavoro che sottrae un’infinità di tempo ai suoi doveri famigliari. Infine, sebbene non abbia una laurea né una vera e propria esperienza legale consolidata, Erin riesce ad inginocchiare la PG&E, costringendone i dirigenti a risarcire le famiglie colpite dai cancri e conseguendo assieme all’aiuto del suo inseparabile mentore e scopritore Ed un difficile ma straordinario successo. Finita l’avventura, anche la situazione con George ritorna ai fasti del festoso principio ed Erin, che per tutto lo scorrere della battaglia legale ha chiesto in continuazione aumenti salariali, ora ha uno studio tutto suo a Los Angeles e Ed, dal canto suo, contentissimo del suo supporto nel trionfo che hanno conquistato lottando in coppia contro un’organizzazione molto più potente di loro, le concede un assegno che le consente una sicurezza economica decisamente robusta. Funziona piuttosto male come documento sociologico: la denuncia delle anomalie burocratiche perpetrate dalla PG&E, benché ispirata alla realtà come l’intero film che si basa su fatti veramente accaduti, scade spesso nella demagogia e assume toni ridondanti nella ricerca asfissiante di un significato etico da attribuire ai valori della povera gente penalizzata dall’inquinamento imperante, significato che poi viene a mancare perché si cerca di spiegarlo in mille modi diversi ma lo si indirizza nel verso errato, perché la via giusta sarebbe stata dedicarlo al combattimento personale che la protagonista intraprende per difendere con fatica la dignità che conquista una volta che finalmente gli altri cominciano ad ascoltarla, rispettarla e crederle. Infatti J. Roberts (premiata con un Oscar che le ha permesso di uscire dall’aura di sex symbol che fino ad allora l’aveva malignamente avvolta per consacrarsi come interprete di carattere) incarna una donna pronta a qualunque sacrificio pur di affermarsi nel lavoro senza possedere requisiti materiali particolari, ma solo una volontà di ferro che la porta a inanellare un successo dopo l’altro perché non si arrende mai e vuole dare un senso alla propria fatica e, tutto sommato, dimenticare un passato abbastanza deludente. Il suo personaggio è ammirevole tanto come genitrice quanto come lavoratrice infaticabile, zelante e incorruttibile. Al suo fianco, A. Finney fa il ruolo di Masry con eleganza e diligenza, intingendo un avvocato (categoria che Erin detesta, ma per la quale non disdegna di lavorare) onesto e integerrimo che vede dapprima abbattere tutte le certezze in cui crede dall’ultima arrivata, in seguito riconosce che costei aveva colto nel segno e infine la aiuta ad emergere e consolidare una definitiva realizzazione professionale grazie alla sua carità e al suo altruismo. A. Eckhart gioca la parte del dirimpettaio che sembra donnaiolo solo in apparenza: molto più complesso di quanto non sembri, il suo personaggio è bisognoso d’affetto e offre la propria sicurezza virile pur di ottenerlo e per giunta si prostra in esercizi che nessuno gli richiede con l’obiettivo di farsi benvolere da una donna che ha già individuato uno scopo fondamentale nella sua esistenza, ma non sa ancora appieno che l’amore potrebbe essere il secondo. Soderbergh dirige con mano delicata privilegiando la recitazione e puntando parecchio sulla solidità di una sceneggiatura che, come già ribadito, oscilla in malo modo sul versante biologico, ma centra il bersaglio sui dialoghi che invece riguardano la crescita psicologica degli uomini e delle donne che popolano questo film drammatico incapace di passare in sordina per una varietà di ragioni incontrovertibili. Cammeo della vera Erin Brockovich nelle vesti di una cameriera.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a greatsteven »
[ - ] lascia un commento a greatsteven »
|
|
d'accordo? |
|
craziebimboneticavaliersisto
|
mercoledì 4 luglio 2018
|
circo enorme dipseudo cultural trasferitisi a fake
|
|
|
|
tale sembra ed è un film incredibile, la
brockovic, dopo avere costretto, il
cavaliere del lavoro e noto rottmatore di
piccole controversie legali, a pagarla fior di
quattrini..., alleviandole pesi e diritti acquisiti portandole,
riducendili sul lastrico però con quelle maniere così
scopre che le acque sono avvelenate, comincia
da 4 persone poi 34 persone ecc, però il suo
piano è ammirato da altre persone che in modo chiaro
vogliono saperne di più..., nei 25 anni comunque
precenti la grande malattia della questione,
ma se i saccenti intrighi della storia s'evolvono, molte
persone s'accorgono di essersi
rovinati da soli, immigrandosi a destra e manca contro
un elemento che non s'è mai mosso da casa sua,
il cromo esavalente.
[+]
tale sembra ed è un film incredibile, la
brockovic, dopo avere costretto, il
cavaliere del lavoro e noto rottmatore di
piccole controversie legali, a pagarla fior di
quattrini..., alleviandole pesi e diritti acquisiti portandole,
riducendili sul lastrico però con quelle maniere così
scopre che le acque sono avvelenate, comincia
da 4 persone poi 34 persone ecc, però il suo
piano è ammirato da altre persone che in modo chiaro
vogliono saperne di più..., nei 25 anni comunque
precenti la grande malattia della questione,
ma se i saccenti intrighi della storia s'evolvono, molte
persone s'accorgono di essersi
rovinati da soli, immigrandosi a destra e manca contro
un elemento che non s'è mai mosso da casa sua,
il cromo esavalente... micidiale quanto le
fesserie e fake news raccontate da tal gete per non prendersi
le loro responsabilità, nessuno di loro sembra essere a casa sua,
nel disperato tentativo di refuggere la realtà, verità, nonchè
verifiche altrettante s'accorgono della loro condizione, un gran
barcone... di emozioni fake news speranzose alla
de curtis ruotino di scorta della legalità, stile
volevano rifilarci la
fontanella... di trevi, nonchè 8 mila scene anche d'ironia per un film
disincantante nonchè di spettacolo e sogno e a suo modo divertimento.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a craziebimboneticavaliersisto »
[ - ] lascia un commento a craziebimboneticavaliersisto »
|
|
d'accordo? |
|
supersantos
|
giovedì 16 novembre 2017
|
forte come la roberts
|
|
|
|
È un film che si rivede sempre con grande piacere.
Il duo Finney-Roberts sicuramente regala qualcosa in più alla pellicola che altrimenti avremmo ricordato solo come un film di denuncia.
Invece c'è molto di più,tra voglia di emergere senza rinunciare ad essere se' stessi,voglia di aiutare gli altri,sete di giustizia e voglia di amare profondamente il proprio lavoro.
Certamente tutta questa passione viene ricompensata abbondantemente anche da un punto di vista economico e, senza mal celata ipocrisia,ne godono anche i protagonisti.
Forse ci si perde in qualche intoppo burocratico di troppo, il tizio dell'ufficio pubblico è fin troppo stupido,la stessa Erin è in alcuni passaggi fine troppo romanzata,ma il prodotto finale è di ottimo livello.
[+]
È un film che si rivede sempre con grande piacere.
Il duo Finney-Roberts sicuramente regala qualcosa in più alla pellicola che altrimenti avremmo ricordato solo come un film di denuncia.
Invece c'è molto di più,tra voglia di emergere senza rinunciare ad essere se' stessi,voglia di aiutare gli altri,sete di giustizia e voglia di amare profondamente il proprio lavoro.
Certamente tutta questa passione viene ricompensata abbondantemente anche da un punto di vista economico e, senza mal celata ipocrisia,ne godono anche i protagonisti.
Forse ci si perde in qualche intoppo burocratico di troppo, il tizio dell'ufficio pubblico è fin troppo stupido,la stessa Erin è in alcuni passaggi fine troppo romanzata,ma il prodotto finale è di ottimo livello.
Purtroppo tutta la faccenda è ispirata ad una storia vera con famiglie rovinate fisicamente e psicologicamente da industrie prive di scrupoli.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a supersantos »
[ - ] lascia un commento a supersantos »
|
|
d'accordo? |
|
la minni
|
lunedì 5 settembre 2016
|
incongruenze finanziarie
|
|
|
|
bel film traboccante di denuncie contro le potentissime multinazionali inquinanti, ma quello che mi ha disorientato è il fatto che la protagonista, nonostante avesse cronicamente bisogno di soldi (dichiara di avere solo 74 $ in banca e di dover pagare un mucchio di bollette!) ad ogni (dicasi ad OGNI) scena cambi abbigliamento... Solo in un caso calza gli stessi sandali già indossati, peraltro di camoscio beige e con strass.
|
|
[+] lascia un commento a la minni »
[ - ] lascia un commento a la minni »
|
|
d'accordo? |
|
aristoteles
|
mercoledì 13 aprile 2016
|
eroina moderna
|
|
|
|
Julia Roberts ha fatto molti film,è brava,è bella e quasi tutti la ricordano in "Pretty Woman".
Io la ricordo in particolare per questo film,dove sfoggia un'interpretazione di altissimo livello.
Una donna meravigliosa,forte,coraggiosa,determinatissima e pazza al punto giusto.
Il film,che si basa su una storia vera,trasmette tanti e forti sentimenti.
Dolore, morte,sofferenza da parte degli "avvelenati",riscossa,grande umanità e spirito di giustizia da parte della gagliarda Erin.
Pochi sono i film che riescono a coinvolgerci emotivamente,questo è uno di quelli,anche senza effetti speciali e budget stellari.
Bravissimo anche Finney.
[+]
Julia Roberts ha fatto molti film,è brava,è bella e quasi tutti la ricordano in "Pretty Woman".
Io la ricordo in particolare per questo film,dove sfoggia un'interpretazione di altissimo livello.
Una donna meravigliosa,forte,coraggiosa,determinatissima e pazza al punto giusto.
Il film,che si basa su una storia vera,trasmette tanti e forti sentimenti.
Dolore, morte,sofferenza da parte degli "avvelenati",riscossa,grande umanità e spirito di giustizia da parte della gagliarda Erin.
Pochi sono i film che riescono a coinvolgerci emotivamente,questo è uno di quelli,anche senza effetti speciali e budget stellari.
Bravissimo anche Finney.
Da vedere almeno una volta.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aristoteles »
[ - ] lascia un commento a aristoteles »
|
|
d'accordo? |
|
valetag
|
martedì 18 marzo 2014
|
non giudicare un libro dalla copertina
|
|
|
|
Tratto da una storia vera, Erin Brockovich – Forte come la verità è il racconto di un’intrepida eroina non comune che lotta per una giusta causa: ottenere un risarcimento dalla società PGE, colpevole di aver inquinato le falde acquifere di un’intera cittadina, e aver costretto i suoi ignari abitanti a fronteggiarne le conseguenze.
L’aggettivo migliore per definire questa pellicola è impulsiva, proprio come la Erin, interpretata egregiamente dalla magnifica Julia Roberts: Soderbergh ha creato un connubio tra la protagonista e il film. Così come la Brockovich non ha paura di sbraitare come una furia o di mostrare il proprio coinvolgimento emotivo, allo stesso modo si è trascinati dalle emozioni: prima divertimento, poi rabbia, poi commozione, ulteriore turbamento ed, infine, soddisfazione.
[+]
Tratto da una storia vera, Erin Brockovich – Forte come la verità è il racconto di un’intrepida eroina non comune che lotta per una giusta causa: ottenere un risarcimento dalla società PGE, colpevole di aver inquinato le falde acquifere di un’intera cittadina, e aver costretto i suoi ignari abitanti a fronteggiarne le conseguenze.
L’aggettivo migliore per definire questa pellicola è impulsiva, proprio come la Erin, interpretata egregiamente dalla magnifica Julia Roberts: Soderbergh ha creato un connubio tra la protagonista e il film. Così come la Brockovich non ha paura di sbraitare come una furia o di mostrare il proprio coinvolgimento emotivo, allo stesso modo si è trascinati dalle emozioni: prima divertimento, poi rabbia, poi commozione, ulteriore turbamento ed, infine, soddisfazione.
E’ inspiegabile quanto il premio Oscar Julia Roberts sia in grado di comunicare con lo spettatore. Questa volta, infatti, non è il suo splendido sorriso a farci innamorare del personaggio, bensì gli occhi, che, se secondo il detto, sono lo specchio dell’anima, sono un rammento di quello che la vera Brockovich disse: non giudicare un libro dalla copertina.
Sullo sfondo: una situazione economica a cui tener testa, i pregiudizi da superare, il bisogno di ritrovare fiducia nell’amore, e le tante storie di sofferenza della gente.
Da non sottovalutare la presenza di Albert Finney nei panni dell’avvocato e del motociclista-babysitter-amante Aaron Ekchart.
Film che merita più di tre stelle, ma meno di quattro. Consigliato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a valetag »
[ - ] lascia un commento a valetag »
|
|
d'accordo? |
|
iosonosilvia! =d
|
domenica 4 agosto 2013
|
la forza della giustizia
|
|
|
|
"Erin Brockovich - forte come la verità" è tratto dalla storia vera di Erin (che tra l'altro compare nel film), interpretata da Julia Roberts, una donna sola, disoccupata e con tre figli da accudire. Con la determinazione, l'ironia e una finta sfacciataggine (anche volgare), che le permetteranno di "sopravvivere" in ambito lavorativo, il suo datore di lavoro, un avvocato, deciderà, anche se titubante, di assumerla come segretaria nel suo ufficio, e man mano verrà affiancato dalla donna anche nelle sue pratiche.
Seguendo una pratica immobliare, Erin scopre che uno stabilimento industriale ha immesso nelle acque di una cittadina cromo altamente cancerogeno.
[+]
"Erin Brockovich - forte come la verità" è tratto dalla storia vera di Erin (che tra l'altro compare nel film), interpretata da Julia Roberts, una donna sola, disoccupata e con tre figli da accudire. Con la determinazione, l'ironia e una finta sfacciataggine (anche volgare), che le permetteranno di "sopravvivere" in ambito lavorativo, il suo datore di lavoro, un avvocato, deciderà, anche se titubante, di assumerla come segretaria nel suo ufficio, e man mano verrà affiancato dalla donna anche nelle sue pratiche.
Seguendo una pratica immobliare, Erin scopre che uno stabilimento industriale ha immesso nelle acque di una cittadina cromo altamente cancerogeno. Guadagnandosi stima e fiducia, lil suo datore di lavoro la sosterrà a coinvolgere i cittadini a rendere loro giustizia per ottenere un risarcimento.
Erin non è la classica eroina sicura di se e invincibile, ma è insicura, fragile, eppure la sua determinazione nel senso di giustizia, il suo coraggio da donna fondamentalmente sola, la sua umanità nel sostenere chi soffre e si sente impotente, la rende una donna degna di stima e profondo rispetto. Un film da vedere, umano, con valori intramontabili: dignità, impegno e coraggio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a iosonosilvia! =d »
[ - ] lascia un commento a iosonosilvia! =d »
|
|
d'accordo? |
|
|