Anno | 1998 |
Genere | Grottesco, |
Produzione | Francia |
Durata | 77 minuti |
Regia di | François Ozon |
Attori | François Marthouret, Stéphane Rideau, Evelyne Dandry, Marina de Van, Adrien de Van . |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 2,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento lunedì 28 febbraio 2011
Papà porta a casa un topo che finirà per mangiarselo e trasformarsi in lui. Moglie e figlio, sorella e fratello (cameriera spagnola compresa) scoprono...
CONSIGLIATO NÌ
|
Papà porta a casa un topo che finirà per mangiarselo e trasformarsi in lui. Moglie e figlio, sorella e fratello (cameriera spagnola compresa) scoprono le loro perversioni e alla fine papà verrà eliminato. Un sacco di bersagli tutti regolarmente mancati.
Non malissimo, Ozon ci ha abituato a questo tipo di storie un po' surreali (o meglio ci abituerà, dato che questo è il suo primo film). Una famiglia altoborghese con domestica annessa; al contatto con un topo ciascuno dei personaggi subirà un cambiamento di personalità che li farà agire in modo spregiudicato.
Un'occasione mancata per François Ozon: "Sitcom" è una parodia dei telefilm e tira frecce verso la famiglia borghese, ma le manca una dopo l'altra in un meccanismo che punta più al grottesco in sé che alla satira. Si ride a denti stretti.
Sitcom di ozon è un ottimo film perchè mette alla berlina tutte le facce belle della società moderna e fa capire come basta un niente per stravolgere un'intera vita familiare basata su concetti di cui tutti parlano e nessuno mette in pratica o che addirittura non metterebbero mai in pratica per paura di fare brutta figura nei confronti degli altri, ma che sotto sotto vorrebbero! ozon con un topolino [...] Vai alla recensione »
Nel suo primo lungometraggio François Ozon mette in pratica un'idea dissacrante: servendosi del meccanismo della sitcom televisiva (girata esclusivamente in interni, con attori sconosciuti e budget ridotto ai minimi termini) ci presenta un rassicurante quadretto familiare e poi si diverte a dissezionarlo con artifici quasi da teatro della crudeltà. Gli ingredienti del caso ci sono tutti: una tipica [...] Vai alla recensione »