Anno | 1997 |
Genere | Commedia |
Produzione | Australia |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Stephan Elliott |
Attori | Johnathon Schaech, Rod Taylor, Susie Porter, Dee Smart, Richard Moir, Maggie Kirkpatrick Barry Humphries, Mark Wilson (III), Paul Mercurio, Stan Yarramunua, Bob Oxenbould, Daniel Rigney, David Hoey, Sarah Osmo, Con Demetriou, Rachel Griffiths, Tina Louise, Chelsea Brown, Adryn White, Felix Williamson, Kevin Copeland, Shane Paxton, Bindi Paxton. |
MYmonetro | 2,90 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 18 aprile 2010
Teddy (Johnathon Schaech) è un truffatore di New York che sta guidando per l'entroterra australiano. Dà un passaggio ad Angie (Susie Porter), una ragazza spregiudicata che lo rapisce e lo sposa illegalmente a Woop Woop.
CONSIGLIATO SÌ
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Teddy, un truffatore americano che opera nel cuore di New York, dopo un affare andato male decide di fuggire verso l'entroterra australiano. In una stazione di servizio, incontra la giovane e scatenata Angie, alla quale offre un passaggio. La ragazza è di una sconosciuta località dove vige un codice del tutto singolare. Prima di farvi ritorno, Angie vorrebbe vede l'oceano, che non ha mai visto. Teddy esaudisce il suo desiderio...D'un tratto, si ritrova a Woop Woop.
Tratto dal romanzo "The Dead Heart" di Douglas Kennedy, Benvenuti a Woop Woop ripropone gli scenari che tre anni prima avevano fatto da sfondo alle curiose avventure del riuscito Priscilla, la regina del deserto, sostituendo alle drag queen, gli strambi abitanti di una cittadina immaginaria, nel cuore del deserto australiano.
Woop Woop è un microcosmo , una terra di nessuno governata dall'eccentrico padre di Angie, interpretato da un irriconoscibile Rod Taylor, tirannico e squilibrato, un non luogo nel quale il protagonista maschile si ritrova suo malgrado.
Una farsa abrasiva, che racconta orrori e miserie, vizi e virtù (poche), di una comunità che si commuove e recita a memoria le sequenze dei musical di Rodgers e Hammerstein, ma che non esita ad aprire il fuoco su di un concittadino che non osserva le regole stabilite. Prende così di mira ogni luogo comune sulla famiglia, sul matrimonio, sui buoni sentimenti e, più in generale, su usi e costumi della società australiana. C'è chi lo ha definito una sorta di versione grottesca del Mago di Oz.
Un film forse non per tutti i gusti, col vizio di dilungarsi eccessivamente nella parte centrale nella descrizione della vita a Woop Woop, ma che certamente è ben girato e, a modo suo, non privo di sense of humour.