Anno | 1996 |
Genere | Fantastico, |
Produzione | USA, Irlanda |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Stuart Gordon |
Attori | Charles Dance, Dennis Hopper, Stephen Dorff, Debi Mazar . |
Uscita | venerdì 18 aprile 1997 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 11 aprile 2011
John Canyon vaga tra i pianeti con un carico pericoloso di androidi assassini. Insieme a lui si dirigono verso la Terra il collega Mike Pucci e la lor...
CONSIGLIATO SÌ
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John Canyon vaga tra i pianeti con un carico pericoloso di androidi assassini. Insieme a lui si dirigono verso la Terra il collega Mike Pucci e la loro amante Cindy. Il gruppo deve affrontare avventure di tutti i generi in una sorta di film fantascientifico-country ricco di trovate.
B-Movie dall'idea abbastanza originale ma senza mordente, che riesce ad intrattenere ma lascia abbastanza perplessi. Ci troviamo di fronte ad un opera piuttosto strana, un misto tra Guida Galattica per gli autostoppisti, Futurama e le follie visionarie di Terry Gilliam. Quello che manca, però, è la sceneggiatura che sembra a tratti incompleta, come se il film fosse stato tagliato [...] Vai alla recensione »
Science fiction intrisa di"cattiveria"/cattiverie verso il potere/i poteri(Foucault fa un po'scuola, anche se sempre troppo poco, anche negli States...), "Space Truckers, nel complesso è un film simpatico, dove i tre(poi 4)protagonisti sono sempre alla mercé delle sorprese e dei"colpi di coda"di qualche potente.
Pura serie B anni '90 che Gordon(sceneggiatore col produttore Teo Mann)sa eseguire con la giusta spigliatezza,e i suoi fan apprezzeranno.Da non prendere sul serio neanche mezzo secondo,scorrevole e irriverente,con varie citazioni dai modelli "alti"("Alien" e "Terminator" in testa)simpatici toni da fumetto/videogame e un terzetto di attori in parte dove spicca ovviamente [...] Vai alla recensione »
Space Truckers potrebbe essere presentato in vari modi. Come un capitolo della biografia del regista Stuart Gordon, dal titolo “L’uomo che fece cinema per gratificare il suo sogno infantile di diventare astronauta”: in cui si racconta che se a dieci anni non si fosse dovuto mettere gli occhiali, Stuart adesso si troverebbe a volteggiare nella galassia e non a dirigere un set.