Anno | 1985 |
Genere | Fantastico |
Produzione | USA |
Durata | 131 minuti |
Regia di | Terry Gilliam |
Attori | Robert De Niro, Jonathan Pryce, Katherine Helmond, Bob Hoskins, Jim Broadbent Ian Richardson, Kim Greist, Michael Palin, Derrick O'Connor, Ian Holm, Simon Jones, Barbara Hicks, Sheila Reid, Simon Nash, Jack Purvis, Peter Vaughan, Kathryn Pogson, Bryan Pringle, Brian Miller, Prudence Oliver, Elisabeth Spender, Charles McKeown. |
Tag | Da vedere 1985 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,33 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 26 luglio 2017
Ispirato a 1984 di George Orwell e diretto da un membro dei Monty Python, Brazil (titolo della famosa canzone degli anni '40 simbolo di evasione) è una bizzarra e straripante metafora contro le dittature in nome della libertà. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar,
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CONSIGLIATO SÌ
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Ispirato a 1984 di George Orwell e diretto da un membro dei Monty Python, Brazil (che è il titolo della famosa canzone degli anni Quaranta simbolo di evasione) è una bizzarra e straripante metafora contro le dittature in nome della libertà. Il "portavoce" è Sam Lowry, addetto agli archivi del Dipartimento informazioni in un paese del futuro dominato dal potere e dalla burocrazia dove gruppi di terroristi seminano distruzione per reagire all'oppressione. In seguito ad imprevisti e a strani incontri (un idraulico che si oppone al sistema riparando abusivamente nelle case, interpretato da De Niro), Sam si scopre vocazioni di oppositore e di terrorista, ma verrà reso innocuo.
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In “Brazil” s’ammira un futuro remoto dominato dalla dittatura di un Ministero dell’Informazione/Moloch. Un futuro oppressivo, in cui le vite e i comportamenti sono omologati, gli uffici claustrofobici, gli spazi ristretti. Un sistema chiuso e stupido all’occorrenza. E così un Insetto-Cronenberg spappolato sulla Macchina-Per-Scrivere-Insetto-Del-Pasto-Nudo-Di-Borroughs è sufficiente per cambiare Tuttle [...] Vai alla recensione »
La filmografia va collocata nel genere distopico , che prospettano una società indesiderabile , oscura sotto tutti i punti di vista. Appartengono sicuramente al genere Metropolis il capolavori di Fritz Lang,la vita futura di Willem Cameron Menzies; Nel duemila non sorgerà il sole di Michael Anderson che fu la prima trasposizione del romanzo 1984 [...] Vai alla recensione »
In un terrificante stato dominato dalla burocrazia l'uccisione di uno scarafaggio fa involontariamente premere a un responsabile un tasto sbagliato e una persona innocente finirà ingiustamente arrestata e uccisa. Finirà a occuparsi del caso uno stralunato funzionario alla disperata ricerca della donna dei suoi sogni e in fuga dall'invadente madre.
Liberamente tratto dal romanzo di Orwell '1984' il film è una caricatura di un mondo 'perfetto' in cui l'essere umano punta ad una perfezione sia fisica che lavorativa e strutturale attraverso un sistema solo all'apparenza funzionale. Come si vede ad inizio film vediamo che questa politica di controllo e bidimensionalizzazione dell'essere umano è in realtà molto flebile: basta uno scarafaggio per far [...] Vai alla recensione »
BRAZIL (UK/USA, 1985) diretto da TERRY GILLIAM. Interpretato da JONATHAN PRYCE, ROBERT DE NIRO, KIM GREIST, IAN HOLM, BOB HOSKINS, MICHAEL PALIN, IAN RICHARDSON Liberamente ispirato a 1984 di George Orwell e diretto da un membro dei Monty Python, il film che porta l’omonimo titolo della canzone degli anni 1940 assurta a simbolo di evasione, è una bislacca e straripante metafora contro [...] Vai alla recensione »
Lo scarafaggio che, cadendo sopra una tastiera, fa sbagliare il cognome di un ricercato, è alla base di tutte le avventure che capitano all'impiegato Sam Lowry: uno dei pochi che, in una società dominata da una burocrazia opprimente, riesce ancora a sognare. Il forte contrasto tra ironia, comicità e la tragicità delle situazioni e degli argomenti trattati, crea un atmosfera [...] Vai alla recensione »
Onirico. Surreale. Ironico. Fatasmagorico e confusionale. Ci sono altre parole per definirlo? Secondo me il film migliore di Terry Gilliam, che comunque rimane un grande. Ho sentito che l'idea per questo film gli è venuta mentre stava ascoltando, su una spiaggia inquinata e sudicia, Aquarela do Brazil, la canzone da cui prende anche il titolo e che è sempre ricorrente.
Titolo del tutto controcorrente e spiazzante rispetto al contenuto del film, l’unica sua tracciabilità sta nel famoso motivetto classico che accompagna il film in alcune fasi e anche sui titoli di coda. Spiazzante perché al suo gioioso ritmo si dipana nell’opera del genio visionario Gilliam, uno scenario futuristico (e/o futuribile?) pieno di concessioni al surreale, allo splatter anche in alcune [...] Vai alla recensione »
Nel ventesimo secolo, in un futuro distopico, Sam Lowry (Price) è un mediocre impiegato del Ministero dell’Informazione. Un piccolo errore burocratico come la battitura a macchina di un cognome invece di un altro sconvolge l’intero sistema. Toccherà a Lowry, idolo del suo mediocre superiore (Holm), rimettere tutto a posto, ma durante le operazioni devolute a correggere [...] Vai alla recensione »
fantastico nel vero senso della parola- un capolavoro- imperdibile per chi ama questo tipo di cinema- ambientazione splendida -interpretazione -specie di j pryce- superlativa-tutto da 5 stelle - un viaggio surreale nel nostro incoscio- un sogno che vale...un giorno- da rivedere con frequenza per apprezzarlo sempre di più....ed inoltre il piacere di aver incontrato personalmente a Londra J.
Gilliam, Regista del film Brazil del 1985,trae isprazione per il suo lavoro del romanzo di George Orwell del 1949; é film quasi in concomitanza con quello inglese Orwell 1984. Due film completamente diversi;In Brazil l'impostazione immaginaria e scenica prende il sopravvento sul messaggio critico verso una società dittatoriale prossima [...] Vai alla recensione »
ambientato in un epoca futura non specificata, dove un sistema politico estremista controlla ogni singolo cittadino e ogni suo singolo movimento. Il protagonista cercherà di ribellarsi al sistema in nome dell'amore e degli umani sentimenti. film unico!
Film davvero bello si forse film da vedere piu' volte per capirlo a fondo e capire il concetto della burocrazia e della cattiva società che viviamo comunque ve lo consiglio a tutti.
Grandissimo film in ogni suo dettaglio, è per questo che io consiglio di vederlo almeno un paio di volte, perchè ciauscuna battuta, ciascun personaggio rappresenta una presa in giro, uno stereotipo da sfatare o un sogno di cui non abbiamo più ricordo. E' per questo che mi sento di condivedere due semplici aggettivi per questo ennesimo capolavoro di Gilliam: onirico e surreale
meraviglioso nel 1986 , ora da far vedere alle scuole superiori
Dopo la visione di questo presunto "capolavoro" sono rimasto a dir poco interdetto, soprattutto perché i giudizi degli altri esimi recensori del forum sono uniformemente improntati a toni enfatici e lodi sperticate, non so, i casi sono due, o all'improvviso tutti coloro che amano il cinema sono diventati di colpo grandissimi critici cinematografici (e di conseguenza esprimono giudizi che spesso fanno [...] Vai alla recensione »
uno dei film più belli mai realizzati di questo genere con uno dei finali più brutti in assoluto, un vero peccato, capolavoro sfumato
Inspirato da 1984 Orwelliano il capolavoro del talento visionario di Gilliam rappresenta una satira potente contro lo stato assolutista e accentratore. La burocrazia ottusa e folle. Un mondo cupo e disumano. La scoperta dell'amore capace di trasformare il mite protagonista: da ingranaggio del sistema a combattente per la libertà.
Capolavoro nel suo genere ma a me non è piaciuto granchè.
Un ottimo finale non basta per la realizzazione di un buon film.
film grandissimo, cult fantapolitico
La filmografia va collocata nel genere distopico , che prospettano una società indesiderabile , oscura sotto tutti i punti di vista. Appartengono sicuramente al genere il capolavori di Fritz Lang Metropolis, la vita futura di Willem Cameron Menzies; Nel duemila non sorgerà il sole di Michael Anderson che fu la prima trasposizione del romanzo 1984 di di George Orwell; segue dal citato romanzo [...] Vai alla recensione »