Brazil

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Un film di Terry Gilliam. Con Robert De Niro, Jonathan Pryce, Katherine Helmond, Bob Hoskins, Jim Broadbent.
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Fantastico, Ratings: Kids+16, durata 131 min. - USA 1985. MYMONETRO Brazil * * * 1/2 - valutazione media: 3,49 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
osteriacinematografo martedì 3 gennaio 2012
apocalisse onirica Valutazione 4 stelle su cinque
97%
No
3%

In “Brazil” s’ammira un futuro remoto dominato dalla dittatura di un Ministero dell’Informazione/Moloch. Un futuro oppressivo, in cui le vite e i comportamenti sono omologati, gli uffici claustrofobici, gli spazi ristretti. Un sistema chiuso e stupido all’occorrenza. E così un Insetto-Cronenberg spappolato sulla Macchina-Per-Scrivere-Insetto-Del-Pasto-Nudo-Di-Borroughs è sufficiente per cambiare Tuttle in Buttle, innocente agnello sacrificale, atteso poi invano da una bambina smarrita ai margini dell’apocalisse. E così un guasto a un tubo scoperchia le viscere di una casa tubo che diviene foresta di condutture e gelo. Sam Lawry è il protagonista di questa pellicola delirante ma non troppo. [+]

[+] gran bella recensione! (di stef792000)
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fabio81 domenica 12 febbraio 2006
un capolavoro Valutazione 5 stelle su cinque
73%
No
27%

Brazil merita di diritto di entrare nei film più belli di sempre. La storia è ispirata in parte dal romanzo di Orwell 1984 (il film è uscito proprio nel 1984 forse non per caso), è ambientato in una società immaginaria (in nessuna scena del film ci viene detto in che anno si svolge) dove tutto è regolato da uno strano sistema computerizzato. Il film si apre con un errore banale fatto da questo sistema dove il nome di Harry Tuttle viene scambiato con quello di un innocente Harry Buttle (che verrà arrestato e ucciso). Sam (Johnathan Pryce) è un impiegato che lavora in questo archivio ma si capisce da subito che non accetta questo sistema di controllo, nel frattempo la vita quotidiana della città viene sconvolta da attentati che lasciano però la popolazione indifferente mentre la radio diffonde il buon umore sulle note della canzone Brazil (da qui il titolo). [+]

[+] bello! (di gabberz)
[+] ciao fabio ben trovato!!!!!!!!!!!! (di weach)
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jacques lunedì 4 ottobre 2004
folle Valutazione 4 stelle su cinque
79%
No
21%

E' una ltro dei pilastri della fantascienza anni '80, qui non c'è azione, nè alieni cattivi, nè cyborg o replicanti , c'è solo una società in cui la libertà individuale è ridotta aiminimi termini, in cui un capillare apparato burocratico sovrintende ad ogni cosa, ma basta un moscerino per metterla in crisi e sconvolgere la vita del buffo protagonista, vittima di una madre possessiva e di una personalità priva di ambizione. Dopo Blade Runner era difficile creare un film di fantacsienza che se ne discostasse sia a livello visivo sia contenutistico, ma il geniale (e sicuramente dispersivo) Gilliam riesce nell'intento creando una città dal sapore retrò popolata da strani personaggi (De Niro, Hoskins, Holm e altri) in cui il protagonista insegue il proprio sogno d'amore tentando d'infrangere tutte le regole comunemente accettate. [+]

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weach mercoledì 1 febbraio 2012
distopico e surreale Valutazione 4 stelle su cinque
84%
No
16%

La filmografia va collocata  nel genere  distopico , che prospettano una società indesiderabile , oscura sotto tutti i punti di vista.
 Appartengono sicuramente al genere Metropolis  il capolavori di Fritz Lang,la vita futura di Willem Cameron Menzies; Nel duemila non sorgerà il sole   di Michael Anderson che fu la prima trasposizione del romanzo 1984  di di George Orwell;
Orwell 1984 tratto anch'esso dall'omonimo romanz0dal citato romanzo;l'uomo che visse nel futuro di George Pal;La macchina del tempo  di H. [+]

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filippo catani domenica 13 maggio 2012
splendida satira sulla burocrazia e il potere Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

In un terrificante stato dominato dalla burocrazia l'uccisione di uno scarafaggio fa involontariamente premere a un responsabile un tasto sbagliato e una persona innocente finirà ingiustamente arrestata e uccisa. Finirà a occuparsi del caso uno stralunato funzionario alla disperata ricerca della donna dei suoi sogni e in fuga dall'invadente madre.
Una bellissima pellicola che definirei tragicomica. Intanto troviamo la critica ad un potere sempre più burocratico e quindi di conseguenza bieco e senza scrupoli o sentimenti (gli errori non sono contemplati e viene addirittura lasciata la ricevuta della ricevuta). Tutto è rigidamente controllato e burocratizzato quindi ad esempio per le riparazioni si può fare riferimento ad un'unica ditta (splendida la coppia che parla facendosi da pappagallo a vicenda). [+]

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edoardo mazzaferro giovedì 6 settembre 2007
destrutturante e spettrale storia d'amore. Valutazione 4 stelle su cinque
58%
No
42%

Una destrutturante e spettrale storia d'amore anzitutto. Una perentoria presa di posizione contro ogni forma di regime poi. Simile concettualmente e per significanza al capolavoro di F. Lang "Metropolis" e con uno stile che in più occasioni pare sorridere all'indietro verso l'esperienza "Monty Python", Brazil rappresenta, metaforizzandolo e fin dal tema musicale, il sogno di ciascun uomo che pare proprio essere la pace. La penultima scena infatti mostra il protagonista ormai libero da se stesso e dal genere umano in se, vivere col suo amore Jil in una roulotte in aperta campagna. Contrapposto vi è solo il caos. La burocrazia. L'eccedenza. Lo spreco. L'inutilità. "Metropolis" era città del lavoro, della manovalanza quasi fine a se stessa. [+]

[+] amo terry gilliam non questo film........ (di weach)
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tony montana domenica 17 ottobre 2010
uno dei film di fantascienza più belli Valutazione 4 stelle su cinque
58%
No
42%

«Un luogo qualunque del XX secolo». Un piccolo impiegato fugge dal regime totalitario in cui vive sognando di essere un Eroe alato che vive una storia d’amore con una bellissima donna dalla forma angelica, salvandola da un enorme e cattivissimo mostro. Nel mondo reale uno scarafaggio – un bug – manda in corto i computer…
Sulla scia di 1984 e con l’opera di Kafka bene in mente, l’ex Monty Pyton Terry Gilliam realizza un film carico di humour nero e sorprendente nella struttura drammaturgica come in quella visuale. Ricca di citazioni cinefile ma soprattutto di riuscitissime trovate comiche e di pungenti spunti satirici, Brazil è un’opera complessa e originale, a tratti confusa ma spesso geniale. [+]

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flatout mercoledì 21 ottobre 2015
da qualche parte nel 20° secolo Valutazione 4 stelle su cinque
80%
No
20%

Liberamente tratto dal romanzo di Orwell '1984' il film è una caricatura di un mondo 'perfetto' in cui l'essere umano punta ad una perfezione sia fisica che lavorativa e strutturale attraverso un sistema solo all'apparenza funzionale. Come si vede ad inizio film vediamo che questa politica di controllo e bidimensionalizzazione dell'essere umano è in realtà molto flebile: basta uno scarafaggio per far saltare tutta la logica perfezionista. Una perfezione che non permette sbagli. L'uomo di 'Brazil' viene satirizzato come 'stupido' (i due addetti ai tubi del gas) e cattivo, senza un sostanziale animo (l'amico torturatore del protagonista). Si scoprirà invece che questa società è corruttibilissima non solo dal lato formale ma anche dal lato morale: la fantasia umana e i loro sentimenti non si possono manipolare a proprio piacimento, come si noterà dagli attacchi terroristici, molta gente si ribellerà al sistema, in un modo o nell'altro (vedi anche il personaggio di DeNiro, spirito libero, incorruttibile dalle leggi del partito, e che, non a caso 'riempirà di merda il partito per sberleffo), cosa che a Sam non sfuggirà e che aiuta a scoprire un lato di se sconosciuto, un potere da ribelle e, soprattutto, un corpo materiale, a differenza della madre, o, più in particolare dell'amica che si disfa e si distrugge per l'eccessiva chirurgia plastica, come l'autodistruzione a cui va incontro l'umanità. [+]

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wow giovedì 27 gennaio 2005
orwell & gilliam Valutazione 4 stelle su cinque
52%
No
48%

Un "DUETTO" davvero inquietante, ma comunque genuino made-in-UK, quello dello scrittore tra i più perspicaci sociologi dello scorso secolo e del regista tra i più dissacranti e ironici degli ultimi 30 anni... Chi non comprende a fondo la genialità dei due signori in questione probabilmente non ha mai neanche letto il libro, 1984, da cui Brazil è liberamente ispirato... La storia non è identica ma l'intento è il medesimo, cercare di combattere la spersonalizzazione totale che il genere umano ha subito da parte di un governo, un sistema fagocitante, burocrate, programmatico, all'interno del quale basta un ingranaggio inceppato a creare il panico, la mancanza di CONTROLLO. L'apoteosi surreale della dittatura, descritta sia nel libro che nella scenografia magnificente del film serva da monito alle generazioni future: questo è il pericolo. [+]

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veritas mercoledì 15 aprile 2009
quel gran tipo di terry gilliam... Valutazione 4 stelle su cinque
52%
No
48%

Onirico. Surreale. Ironico. Fatasmagorico e confusionale. Ci sono altre parole per definirlo? Secondo me il film migliore di Terry Gilliam, che comunque rimane un grande. Ho sentito che l'idea per questo film gli è venuta mentre stava ascoltando, su una spiaggia inquinata e sudicia, Aquarela do Brazil, la canzone da cui prende anche il titolo e che è sempre ricorrente.

[+] bah, che dire... (di tommy)
[+] toc toc ciao sono weach (di weach)
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