Anno | 1966 |
Genere | Fantascienza |
Produzione | Francia, Gran Bretagna |
Durata | 112 minuti |
Regia di | François Truffaut |
Attori | Cyril Cusack, Julie Christie, Anton Diffring, Oskar Werner, Alex Scott, Bee Duffel Jeremy Spenser, Ann Bell. |
Tag | Da vedere 1966 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,82 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 13 novembre 2015
Da Gli anni della Fenice di Bradbury, un film accorato e tristis- simo nel quale Truffaut ci mette in guardia contro la progressiva perdita di umanita e cultura.
CONSIGLIATO SÌ
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In un prossimo futuro, razionale e dominato dai mega-schermi che troneggiano nelle case, in una nazione imprecisata, la lettura è vietata e i libri sono bruciati da individui vestiti da pompieri, attrezzati allo scopo. Uno di costoro si ribella all'imposizione, scappa e si rifugia dagli "uomini-libro": ciascuno di loro ha imparato a memoria un'opera e la tramanda così alla posterità.
Montag è un pompiere, o meglio un "milite del fuoco". Però il compito dei pompieri, nel 2052, non è quello di spegnere gli incendi, ma di appiccarli. Un governo autoritario e dispotico mantiene il suo potere tentando di cancellare la libertà di pensiero e di espressione, fonte di rinnovamento e di progresso. Banditi come eversivi libri e uomini di cultura, ha affidato ai militi del fuoco l'incarico di scovarli e incenerirli (nella scala Fahrenheit, i 451 gradi rappresentano la temperatura alla quale i libri prendono fuoco). Montag svolge diligente il suo lavoro, bruciando spensieratamente uomini e libri, fino a quando gli capita di leggerne uno. Folgorato da quella scoperta, non riesce più a smettere e trafuga un libro dopo l'altro, finchè la moglie, terrorizzata, lo denuncia. Montag fugge e si dà alla macchia. Scoprirà, unendovisi, una umanità clandestina, gli "uomini-libro", formata da individui ognuno dei quali si è assunto il compito di mandare a memoria un libro, per mantenerne il ricordo in attesa della fine di questa epoca oscurantista. Pubblicato per la prima volta in Italia dall'editore Martello con il titolo "Gli anni della fenice" e in forma condensata, con il titolo "Gli anni del rogo", da Mondadori nella scomparsa collana Urania Rivista nel 1953, il terribile apologo di Bradbury consente a Truffaut una significativa incursione nella fantascienza (vi ritornerà nel 1977 da attore, in Incontri ravvicinati del terzo tipo). Curiosamente anche la Christie vi ritornerà nello stesso anno, nel film Generazione Proteus.
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Il genio di Francois Truffaut è stato ingiustamente e tante volte malmenato. La scarsa attenzione, dedicata dal regista francese, alla Realpolitik resta senz’altro l’accusa più rilevante. Ma, Truffaut non è certo tipo da perdersi d’animo; insacca ed attende. Ama la letteratura tanto quanto il teatro; la passione per i libri, trasmessagli dalla nonna, [...] Vai alla recensione »
Fahrenheit 451 di Francois Trufaut anno di produzione 1966 tratto dal romanzo di Bradbury fu film immediatamente stroncato dalla critica in occasione della sua prima presentazione alla mostra cinematografica di Venezia ;poi ,a partire dal 1971 ,si generò una corrente di pensiero inversa e quindi favorevole verso la trasposizione cinematografica di Truffaut. Vai alla recensione »
TRAMA In un futuro non precisato, dove i pompieri hanno il paradossale compito di appiccare incendi per distruggere ogni libro esistente, Guy Montag, pompiere di alto livello e prossimo alla promozione, non riesce a cedere alla tentazione di scoprire cosa contengono quegli oggetti tanto pericolosi, cambiando radicalmente il suo modo di vedere. ASPETTI TECNICI Regista del film è il versatile [...] Vai alla recensione »
La rappresentazione di una possibile società futura è un tema ampiamente trattato, approfondito e riprodotto nel cinema. In questo soggetto si inquadra il film di Truffaut: visionario e futurista. La fantascienza pura è riservata ad altri ambiti, perché il regista sceglie di dare un taglio decisamente più classico.
50 anni dopo mi sentirei di dire soltanto che se Truffaut voleva trasmettere la tristezza di quel mondo di pedine fu, naturalmente, bravissimo. anzi peggio: efficace. si esce dalla sala con lo sguardo vitreo e il pallore di Montag e del suo collega-rivale negli occhi, non è da ridere. Almeno il capo dei pompieri ha lo sguardo franco, consapevole, vivo.
Anni '60, periodo di guerra fredda! Agli Stati Uniti piaceva, ogni tanto sventolare lo spauracchio dell'Unione Sovietica! Ed ecco che anche Francia e Gran Bretagna ti fanno un film su quello che può essere uno dei lati più deteriori delle dittature: mantenere la gente dell'ignoranza con la propibizione di farsi una cultura propria.
Il libro desiderato,esaltato,citato e poi demonizzato diventa la dimensione prospettica privilegiata per fare di Fahrenheit 451 un pellicola "metaletteraria" in cui la letteratura è strumento e materiale della trama. Tuttavia, Francois Truffaut estremizza i contenuti del romanzo fantascientifico di Ray Bradbury( a cui il film si ispira) creando una tensione fra una [...] Vai alla recensione »
La sceneggiatura presenta i dialoghi che avvengono tra l'interprete principale, la moglie, una conoscente, i colleghi di lavoro, due infermieri e alcune amiche della moglie. All'inizio del film si vede un uomo impegnato nel lavoro, si trova nel centro Fahrenheit 451, addetto a recarsi in case dove ci sono libri e pronto a bruciarli alla temperatura di 451 gradi.
Anche se è tratto da un ‘opera di Ray Bradbury, il celebrato autore di “Cronache marziane”, va subito detto che Fahrenheit 451 ha poco o nulla a che vedere con la fantascienza. Il titolo indica semplicemente una temperatura – misurata nella scala allora impiegata nel mondo anglosassone – che è quella di combustione della carta o, per [...] Vai alla recensione »
Se leggere fosse proibito? cosi e' scritto sulla locandina di questo capolavoro di Francois Truffaut(jules e jim,la calda amante),cosa accadrebbe se in un futuro non troppo lontano i libri venissero bruciati e chi li legge venisse arrestato?La storia racconta di un pompiere che svolgendo il lavoro di brucia libri ,quando conosce una donna simile d'aspetto alla moglie (e del resto e' la [...] Vai alla recensione »
Non c'è che dire, per invogliare qualcuno alla lettura è sufficiente fargli vedere questo film. Tratto dalla splendida opera distopica di Ray Bradbury, illustra l'idea di una società nella quale possedere libri è reato. Imprescindibile.
Montag fa parte della squadra Fahrenheit 451, preposta a dare fuoco ai libri poiché aprono la mente della popolazione, appiattita dalla Tv. La sua vita scorre senza emozioni, finché non conosce Clarissa, la sua vicina di casa che invece ama leggere e lo spinge all'amore per i libri. Così a poco a poco cerca di contrastare quel regime culturale che schiaccia la libertà [...] Vai alla recensione »
non posso fare una valutazione analitica perchè il film l'ho visto molto tempo fa, però non mi sono scordato l'impressione che mi ha dato e stò leggendo proprio adesso il libro, che dire c'è una grande differenza... ad esempio se guardando il film alla fine ti chiedi: "una distopia basata esclusivamente sul divieto di leggere? che assurdità!" se leggi il libro capisci che la distopia non si basa su [...] Vai alla recensione »
E' esattamente quello che vogliono le persone oggi: rasare a zero i capelloni, niente libri, attaccati alla TV tutto il giorno, dittatura, totalitarismo, zero rapporti umani, gente che collabora col sistema. E parlo sul serio, una volta quando andavo a scuola strapparono e bruciarono i libri davanti alla fermata del pullman... che vergogna.