Fahrenheit 451

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Un film di François Truffaut. Con Cyril Cusack, Julie Christie, Anton Diffring, Oskar Werner, Alex Scott.
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Fantascienza, Ratings: Kids+16, durata 112 min. - Francia, Gran Bretagna 1966. MYMONETRO Fahrenheit 451 * * * 1/2 - valutazione media: 3,99 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
rongiu venerdì 14 gennaio 2011
biblioteche di tutto il mondo, unitevi! Valutazione 4 stelle su cinque
89%
No
11%

Il genio di Francois Truffaut è stato ingiustamente e tante volte malmenato. La scarsa attenzione, dedicata dal regista francese, alla Realpolitik resta senz’altro l’accusa più rilevante.  Ma, Truffaut non è certo tipo da perdersi d’animo; insacca ed attende. Ama la letteratura tanto quanto il teatro; la passione per i libri,  trasmessagli dalla nonna, ne fanno un divoratore. L’occasione per rifarsi, gli viene data dal romanzo, fantascientifico-distopico, dello scrittore statunitense Ray Bradbury \Fahrenheit 451/ e nel 1966  esce da lui diretto, l’omonimo film. Anche questo film è meravigliosamente impregnato di orme che conducono a fatti e vicende relative alla sua vita; l’infanzia in particolare. [+]

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martina sabato 21 maggio 2005
è un film bello, guardatelo!!!!!!!!!!!!! Valutazione 4 stelle su cinque
78%
No
22%

In un ipotetico paese è assolutamente proibita la lettura dei libri, in quanto questi snaturano i fatti, abbelliscono la realtà, costringono alla riflessione e impediscono alla gente di essere felice. Il capitano dei vigili del fuoco, ai quali è affidato il compito di scovare i libri, bruciarli e castigare i colpevoli, tiene in particolare considerazione Montag, il più solerte dei suoi subalterni. Ma questi, che nella moglie Linda trova un evidente modello della spersonalizzazione prodotta dal sistema del quale egli stesso è un difensore, incomincia a dubitare della validità del suo operato quando incontra casualmente Clarissa, una giovane istitutrice, la quale risveglia in lui il naturale desiderio di sapere e di conoscere. [+]

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weach domenica 28 agosto 2011
fra poesia ,sogno e voglia di libertà Valutazione 4 stelle su cinque
85%
No
15%

Fahrenheit 451
di Francois Trufaut
anno di produzione  1966
tratto dal romanzo di  Bradbury
fu film  immediatamente stroncato dalla critica in occasione della sua prima presentazione  alla mostra cinematografica di Venezia  ;poi ,a partire dal 1971 ,si generò una corrente di pensiero inversa e quindi favorevole verso la trasposizione cinematografica di Truffaut.
Ma chi aveva ragione? La critica spietata del 1966 o quella successiva?
Sicuramente la recensione successiva, a mio modo di vedere, per alcuni motivi evidenti: il coraggio di una trasposizione cinematografica difficile da rappresentare,la personale lettura di Truffaut del romanzo di  Bradbury, la fotografia immensa  di Nicholas Roeg,; una evidente liricità trasognata,il tocco di una regia elegante  che, a tratti, utilizza inquadrature da film muto . [+]

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harry manback sabato 5 gennaio 2013
la metaforica rappresentazione della società Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

TRAMA
In un futuro non precisato, dove i pompieri hanno il paradossale compito di appiccare incendi per distruggere ogni libro esistente, Guy Montag, pompiere di alto livello e prossimo alla promozione, non riesce a cedere alla tentazione di scoprire cosa contengono quegli oggetti tanto pericolosi, cambiando radicalmente il suo modo di vedere.
ASPETTI TECNICI
Regista del film è il versatile François Truffaut, palese fautore del maestro Alfred Hitchcock. Si può notare, infatti, come il suo stile registico sia molto simile a quello di Hitchcock, soprattutto nella scelta delle inquadrature e nei movimenti di macchina.
La sceneggiatura è stata curata dallo stesso Truffaut in collaborazione con Jean Louis Richard, e come tutti sappiamo è ispirata al romanzo omonimo di Ray Bradbury scritto qualche anno prima. [+]

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cronix1981 martedì 6 novembre 2012
caposaldo del suo genere Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

La rappresentazione di una possibile società futura è un tema ampiamente trattato, approfondito e riprodotto nel cinema. In questo soggetto si inquadra il film di Truffaut: visionario e futurista. La fantascienza pura è riservata ad altri ambiti, perché il regista sceglie di dare un taglio decisamente più classico.
Tralasciando l'aspetto puramente tecnico, il film offre diversi spunti di riflessione dal punto di vista del contenuto. Il tema si sposta su un soggetto ben preciso: il libro, o più propriamente i libri. In una società cinica e spietata, dominata dalla televisione come unico mezzo di comunicazione e di assoggettamento, l'individuo è ridotto allo stato di automa televisione-dipendente. [+]

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renato c. lunedì 4 giugno 2012
fantapolitica degli anni '60 Valutazione 3 stelle su cinque
60%
No
40%

Anni '60, periodo di guerra fredda! Agli Stati Uniti piaceva, ogni tanto sventolare lo spauracchio dell'Unione Sovietica! Ed ecco che anche Francia e Gran Bretagna ti fanno un film su quello che può essere uno dei lati più deteriori delle dittature: mantenere la gente dell'ignoranza con la propibizione di farsi una cultura propria. L'esempio è chiaramente partito dal rogo dei libri scritti da autori ebrei nella Germania nazista! Ma un'allarme per il pericolo di una dittatura comunista è fin troppo chiaro, nonostante nel film si vedeva che la popolazione di quel paese di fantasia, economicamente, non è che se la passasse poi male! Quello che penso è che la gente, quando si vede propibire qualche cosa, comicia a chiedersi "Perchè?" e si incuriosisce maggiormante a cercare di vedere e di capire ciò che è proibito e perchè e proibito; e se trova il tutto ingiusto si ribella!
Il film del 1966 è anche profetico perchè fa vedere in quegli anni, in cui non penso esistessero, i televisori a grande schermo rettangolare e a muro! Inoltre quali esrano i soli programmi oltre ai notiziari, dal momento che i films erano proibiti come i libri? I "reality show"! Quale lungimiranza sui nostri tempi! (Dove però, per fortuna,  i films li abbiamo ancora e in abbondanza!) Bella la figura del protagonista che prima obbedisce ciecamente agli ordini ma poi, dopo aver conosciuto una sosia di sua moglie che di nascosto leggeva, un po' alla volta si converte e va anche lui tra gli "uomini libro". [+]

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raffele sabato 3 settembre 2016
50 anni dopo, che dire Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

50 anni dopo mi sentirei di dire soltanto che se Truffaut voleva trasmettere la tristezza di quel mondo di pedine fu, naturalmente, bravissimo. anzi peggio: efficace. si esce dalla sala con lo sguardo vitreo e il pallore di Montag e del suo collega-rivale negli occhi, non è da ridere. Almeno il capo dei pompieri ha lo sguardo franco, consapevole, vivo. Scherzi a parte, mi chiedo se quello stile che trasferisce in platea l'anedonia che descrive fosse una componente tipica di quegli anni, in cui nascevano i cineforum, in cui si interloquiva col piglio dolente del sociologo, e quanto sia possibile oggi. Oggi la fiction non rischia di impigliarsi all'ideologia, né ha l'ossessione di dimostrare che se ne sottrae, forse può permettersi di strizzare l'occhio al mercato con più leggerezza, protagonistii-sarcofago non ne vediamo più. [+]

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viola klimt domenica 22 maggio 2011
"la vita non è come nei romanzi..." Valutazione 0 stelle su cinque
50%
No
50%

    Il libro desiderato,esaltato,citato e poi demonizzato diventa la dimensione prospettica privilegiata per fare di Fahrenheit 451 un pellicola "metaletteraria" in cui la letteratura è strumento e materiale della trama. Tuttavia, Francois Truffaut estremizza i contenuti del romanzo fantascientifico di Ray Bradbury( a cui il film si ispira) creando una tensione fra una fantastica dimensione futuristica dai tratti pallidi e scarni e una dimensione  intellettuale ( più interiorizzata) eccessivamente ridodante, virtuosistica, quasi "dovuta". Montag si vanta della virtuosa interpretazione e di Oskar Werner(alla sua seconda partecipazione  in un film di Truffaut dopo il ruolo di Jules in "Jules e Jim") ma è un personaggio chiaramente intrappolato in un stato embrionale, depotenziato. [+]

[+] contraddizione? (di valerio solari )
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dounia giovedì 29 dicembre 2011
leggere è importante Valutazione 4 stelle su cinque
33%
No
67%

La sceneggiatura presenta i dialoghi che avvengono tra l'interprete principale, la moglie, una conoscente, i colleghi di lavoro, due infermieri e alcune amiche della moglie. All'inizio del film si vede un uomo impegnato nel lavoro, si trova nel centro Fahrenheit 451, addetto a recarsi in case dove ci sono libri e pronto a bruciarli alla temperatura di 451 gradi. Viene promosso di grado nel lavoro e insegna come bruciare i libri, dove sono nascosti, nel periodo nazista. Un giorno, tornando a casa, incontra una donna che gli pone delle domande. E' un'insegnante e trova illogico il senso di far sparire i libri. In casa del pompiere non ci sono libri e la moglie guarda, interessata, la televisione. [+]

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