rongiu
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venerdì 14 gennaio 2011
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biblioteche di tutto il mondo, unitevi!
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Il genio di Francois Truffaut è stato ingiustamente e tante volte malmenato. La scarsa attenzione, dedicata dal regista francese, alla Realpolitik resta senz’altro l’accusa più rilevante. Ma, Truffaut non è certo tipo da perdersi d’animo; insacca ed attende. Ama la letteratura tanto quanto il teatro; la passione per i libri, trasmessagli dalla nonna, ne fanno un divoratore. L’occasione per rifarsi, gli viene data dal romanzo, fantascientifico-distopico, dello scrittore statunitense Ray Bradbury \Fahrenheit 451/ e nel 1966 esce da lui diretto, l’omonimo film. Anche questo film è meravigliosamente impregnato di orme che conducono a fatti e vicende relative alla sua vita; l’infanzia in particolare.
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Il genio di Francois Truffaut è stato ingiustamente e tante volte malmenato. La scarsa attenzione, dedicata dal regista francese, alla Realpolitik resta senz’altro l’accusa più rilevante. Ma, Truffaut non è certo tipo da perdersi d’animo; insacca ed attende. Ama la letteratura tanto quanto il teatro; la passione per i libri, trasmessagli dalla nonna, ne fanno un divoratore. L’occasione per rifarsi, gli viene data dal romanzo, fantascientifico-distopico, dello scrittore statunitense Ray Bradbury \Fahrenheit 451/ e nel 1966 esce da lui diretto, l’omonimo film. Anche questo film è meravigliosamente impregnato di orme che conducono a fatti e vicende relative alla sua vita; l’infanzia in particolare. In Fahrenheit 451 l’annullamento fisico dei libri, offre importanti spunti di meditazione. Se lelettere filosofiche di Seneca vogliono essere uno strumento di crescita morale, altrettanto lo sono i fotogrammi di Truffaut.
Il titolo fa riferimento alla temperatura necessaria all’autocombustione della carta. Il protagonista è Montag \ Oskar Werner /, il perfetto pompiere. Compito principale di Montag e della sua silente squadra, è quello di scovare e bruciare dai “nidi” più impensati e bui i libri. Montag è sposato con Linda \ Julie Christie / videodipendente e perfetta cittadina. Un dì, dopo aver assistito al martirio di una donna per la sua BIBLIOTECA, per un pompiere massimo trofeo, tiene un tomo per sé. Inizia a leggere…
Truffaut, per questo suo primo film a colori si è avvalso della collaborazione del premio Oscar Bernard Hermann \migliore colonna sonora 1942/ per il film “L’oro del demonio”.
Good Click !
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martina
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sabato 21 maggio 2005
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è un film bello, guardatelo!!!!!!!!!!!!!
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In un ipotetico paese è assolutamente proibita la lettura dei libri, in quanto questi snaturano i fatti, abbelliscono la realtà, costringono alla riflessione e impediscono alla gente di essere felice. Il capitano dei vigili del fuoco, ai quali è affidato il compito di scovare i libri, bruciarli e castigare i colpevoli, tiene in particolare considerazione Montag, il più solerte dei suoi subalterni. Ma questi, che nella moglie Linda trova un evidente modello della spersonalizzazione prodotta dal sistema del quale egli stesso è un difensore, incomincia a dubitare della validità del suo operato quando incontra casualmente Clarissa, una giovane istitutrice, la quale risveglia in lui il naturale desiderio di sapere e di conoscere.
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In un ipotetico paese è assolutamente proibita la lettura dei libri, in quanto questi snaturano i fatti, abbelliscono la realtà, costringono alla riflessione e impediscono alla gente di essere felice. Il capitano dei vigili del fuoco, ai quali è affidato il compito di scovare i libri, bruciarli e castigare i colpevoli, tiene in particolare considerazione Montag, il più solerte dei suoi subalterni. Ma questi, che nella moglie Linda trova un evidente modello della spersonalizzazione prodotta dal sistema del quale egli stesso è un difensore, incomincia a dubitare della validità del suo operato quando incontra casualmente Clarissa, una giovane istitutrice, la quale risveglia in lui il naturale desiderio di sapere e di conoscere. A poco a poco Montag, dopo aver incominciato a nascondere libri ed a leggerli, riconquista il dominio della propria mente: ma, tradito da Linda, viene condannato a distruggere la sua casa ed i suoi libri. Allora si ribella, uccide il suo comandante e si rifugia nei boschi, dove alcuni uomini vivono in comunità imparando a memoria il contenuto dei libri, decisi a tramandare ai posteri queste opere di valore universale.
mi è piaciuto, sopratutto come molti anni fa si immaginavano il futuro....
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weach
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domenica 28 agosto 2011
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fra poesia ,sogno e voglia di libertà
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Fahrenheit 451
di Francois Trufaut
anno di produzione 1966
tratto dal romanzo di Bradbury
fu film immediatamente stroncato dalla critica in occasione della sua prima presentazione alla mostra cinematografica di Venezia ;poi ,a partire dal 1971 ,si generò una corrente di pensiero inversa e quindi favorevole verso la trasposizione cinematografica di Truffaut.
Ma chi aveva ragione? La critica spietata del 1966 o quella successiva?
Sicuramente la recensione successiva, a mio modo di vedere, per alcuni motivi evidenti: il coraggio di una trasposizione cinematografica difficile da rappresentare,la personale lettura di Truffaut del romanzo di Bradbury, la fotografia immensa di Nicholas Roeg,; una evidente liricità trasognata,il tocco di una regia elegante che, a tratti, utilizza inquadrature da film muto .
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Fahrenheit 451
di Francois Trufaut
anno di produzione 1966
tratto dal romanzo di Bradbury
fu film immediatamente stroncato dalla critica in occasione della sua prima presentazione alla mostra cinematografica di Venezia ;poi ,a partire dal 1971 ,si generò una corrente di pensiero inversa e quindi favorevole verso la trasposizione cinematografica di Truffaut.
Ma chi aveva ragione? La critica spietata del 1966 o quella successiva?
Sicuramente la recensione successiva, a mio modo di vedere, per alcuni motivi evidenti: il coraggio di una trasposizione cinematografica difficile da rappresentare,la personale lettura di Truffaut del romanzo di Bradbury, la fotografia immensa di Nicholas Roeg,; una evidente liricità trasognata,il tocco di una regia elegante che, a tratti, utilizza inquadrature da film muto .
Il tema trattato dal film è chiara rappresenta e denuncia contro una ipotetica società futura pervadente,tipo "grande fratello",dove l'uomo scompare e diviene centrale "una società alveare ": i rigurgiti dell'essere vengono narcotizzati a favore di un potere assoluto che nega il diritta al pensiero.
Il film in esame in qualche modo si rispecchia con altre filmografie , che , seppur con tagli diversi ,affrontano la tematica di un potere assoluto che nega il diritto di essere: vedi L'uomo che fuggì dal futuro" di George; La fuga di Logan; Orwell 1984;Brazil ; anche the Island;ancora V per vendetta; ancora L'esercito delle 12 scimmie ; includerei infine , forse il più rappresentativo quello di Stanley Kubrick ,Arancia meccanica.
Le citate filmografie vengono alimentate dalla perfetta consapevolezza del dramma dell’ uomo ,che in continuo conflitto con se stesso, in realtà obbedisce a forze cosmiche primordiali, complementari,contrapposte , con autorevolezza descritte dalla scuola Taoista quella dell’yin e dello yung , forze presenti in tutto l’universo conosciuto , sia nell’infinitamente piccolo che nell’ infinitamente grande, due forze unite e sperate nello stesso tempo da una forza che le neutralizza ;le similitudini sono evidenti con le moderne conoscenze sulla struttura delle forze che operano all’interno atomo.
Su di un piano spirituale queste due forze , sopra descritte,sono viste come soma e psiche oppure paura ed amore ;o ancora voglia di armonizzare e distruggere ,capacità di condividere o separare!
Fahrenheit 451 è sicuramente da vedere anche perché offre a chi lo assorbe e percepisce un finale aperto di critica ma anche di possibilità di "redenzione " da questi regimi formalmente democratici ma sostanzialmente degenerati, con un controllo potente sia sui consumi di massa che sull' informazione.
Senza esitazione vale quattro stelle d'oro ,;è film da conservare nelle migliori cineteche di chi vuol pensare e cogliere la liricità di una vita piena e libera dai condizionamenti.
Buona visone
weach illuminati
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harry manback
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sabato 5 gennaio 2013
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la metaforica rappresentazione della società
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TRAMA
In un futuro non precisato, dove i pompieri hanno il paradossale compito di appiccare incendi per distruggere ogni libro esistente, Guy Montag, pompiere di alto livello e prossimo alla promozione, non riesce a cedere alla tentazione di scoprire cosa contengono quegli oggetti tanto pericolosi, cambiando radicalmente il suo modo di vedere.
ASPETTI TECNICI
Regista del film è il versatile François Truffaut, palese fautore del maestro Alfred Hitchcock. Si può notare, infatti, come il suo stile registico sia molto simile a quello di Hitchcock, soprattutto nella scelta delle inquadrature e nei movimenti di macchina.
La sceneggiatura è stata curata dallo stesso Truffaut in collaborazione con Jean Louis Richard, e come tutti sappiamo è ispirata al romanzo omonimo di Ray Bradbury scritto qualche anno prima.
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TRAMA
In un futuro non precisato, dove i pompieri hanno il paradossale compito di appiccare incendi per distruggere ogni libro esistente, Guy Montag, pompiere di alto livello e prossimo alla promozione, non riesce a cedere alla tentazione di scoprire cosa contengono quegli oggetti tanto pericolosi, cambiando radicalmente il suo modo di vedere.
ASPETTI TECNICI
Regista del film è il versatile François Truffaut, palese fautore del maestro Alfred Hitchcock. Si può notare, infatti, come il suo stile registico sia molto simile a quello di Hitchcock, soprattutto nella scelta delle inquadrature e nei movimenti di macchina.
La sceneggiatura è stata curata dallo stesso Truffaut in collaborazione con Jean Louis Richard, e come tutti sappiamo è ispirata al romanzo omonimo di Ray Bradbury scritto qualche anno prima.
La colonna sonora è stata, invece, affidata a Bernard Herrmann, il geniale compositore della colonna sonora di Psycho.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
A rendere indimenticabile questo film non è soltanto la stupenda sceneggiatura, la regia Hitchcockiana o la scenografia futuristica, ma è il significato profondo al suo interno. Nonostante il film risalga a più di 40 anni fa, è più moderno di quanto immaginiamo, perché rappresenta la grossa ferita afflitta alla società dai detentori del potere. Veniamo, infatti, continuamente distratti da mezzi come la televisione, che ci rendono dei veri e propri automi al servizio dei potenti, senza neanche che ce ne accorgessimo. E' solo con la cultura che possiamo uscire da questo stato di incoscienza, e raggiungere la vera felicità. "Fahrenheit 451" ci vuole mostrare una società nella quale anche l'ultimo sprazzo di cultura è stato distrutto, dove la maggior parte dei cittadini sono degli automi al servizio del governo, ed una minor parte che invece vuole aprire gli occhi, è costretta a nascondere i propri libri o addirittura ad impararli a memoria per non essere perseguitaa dalla "legge". Questo film vuole indurci a cambiare atteggiamento, ad interessarci alle vere problematiche che affliggono la società da secoli, leggendo libri, informandoci e disintossicandoci da tutti quei mezzi che potrebbero distrarci.
L'unico difetto del film è il ritmo, che a tratti è un po' troppo lento, ma nel complesso è davvero incredibile.
VOTO 8,5
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cronix1981
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martedì 6 novembre 2012
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caposaldo del suo genere
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La rappresentazione di una possibile società futura è un tema ampiamente trattato, approfondito e riprodotto nel cinema. In questo soggetto si inquadra il film di Truffaut: visionario e futurista. La fantascienza pura è riservata ad altri ambiti, perché il regista sceglie di dare un taglio decisamente più classico.
Tralasciando l'aspetto puramente tecnico, il film offre diversi spunti di riflessione dal punto di vista del contenuto. Il tema si sposta su un soggetto ben preciso: il libro, o più propriamente i libri. In una società cinica e spietata, dominata dalla televisione come unico mezzo di comunicazione e di assoggettamento, l'individuo è ridotto allo stato di automa televisione-dipendente.
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La rappresentazione di una possibile società futura è un tema ampiamente trattato, approfondito e riprodotto nel cinema. In questo soggetto si inquadra il film di Truffaut: visionario e futurista. La fantascienza pura è riservata ad altri ambiti, perché il regista sceglie di dare un taglio decisamente più classico.
Tralasciando l'aspetto puramente tecnico, il film offre diversi spunti di riflessione dal punto di vista del contenuto. Il tema si sposta su un soggetto ben preciso: il libro, o più propriamente i libri. In una società cinica e spietata, dominata dalla televisione come unico mezzo di comunicazione e di assoggettamento, l'individuo è ridotto allo stato di automa televisione-dipendente. E non c'è spazio per l'immaginazione, la poesia e la fantasia dei libri. I libri sono banditi, vengono bruciati da quelli che una volta erano i pompieri.
Resta un caposaldo e un punto di riferimento di questo genere.
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renato c.
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lunedì 4 giugno 2012
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fantapolitica degli anni '60
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Anni '60, periodo di guerra fredda! Agli Stati Uniti piaceva, ogni tanto sventolare lo spauracchio dell'Unione Sovietica! Ed ecco che anche Francia e Gran Bretagna ti fanno un film su quello che può essere uno dei lati più deteriori delle dittature: mantenere la gente dell'ignoranza con la propibizione di farsi una cultura propria. L'esempio è chiaramente partito dal rogo dei libri scritti da autori ebrei nella Germania nazista! Ma un'allarme per il pericolo di una dittatura comunista è fin troppo chiaro, nonostante nel film si vedeva che la popolazione di quel paese di fantasia, economicamente, non è che se la passasse poi male! Quello che penso è che la gente, quando si vede propibire qualche cosa, comicia a chiedersi "Perchè?" e si incuriosisce maggiormante a cercare di vedere e di capire ciò che è proibito e perchè e proibito; e se trova il tutto ingiusto si ribella!
Il film del 1966 è anche profetico perchè fa vedere in quegli anni, in cui non penso esistessero, i televisori a grande schermo rettangolare e a muro! Inoltre quali esrano i soli programmi oltre ai notiziari, dal momento che i films erano proibiti come i libri? I "reality show"! Quale lungimiranza sui nostri tempi! (Dove però, per fortuna, i films li abbiamo ancora e in abbondanza!) Bella la figura del protagonista che prima obbedisce ciecamente agli ordini ma poi, dopo aver conosciuto una sosia di sua moglie che di nascosto leggeva, un po' alla volta si converte e va anche lui tra gli "uomini libro".
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Anni '60, periodo di guerra fredda! Agli Stati Uniti piaceva, ogni tanto sventolare lo spauracchio dell'Unione Sovietica! Ed ecco che anche Francia e Gran Bretagna ti fanno un film su quello che può essere uno dei lati più deteriori delle dittature: mantenere la gente dell'ignoranza con la propibizione di farsi una cultura propria. L'esempio è chiaramente partito dal rogo dei libri scritti da autori ebrei nella Germania nazista! Ma un'allarme per il pericolo di una dittatura comunista è fin troppo chiaro, nonostante nel film si vedeva che la popolazione di quel paese di fantasia, economicamente, non è che se la passasse poi male! Quello che penso è che la gente, quando si vede propibire qualche cosa, comicia a chiedersi "Perchè?" e si incuriosisce maggiormante a cercare di vedere e di capire ciò che è proibito e perchè e proibito; e se trova il tutto ingiusto si ribella!
Il film del 1966 è anche profetico perchè fa vedere in quegli anni, in cui non penso esistessero, i televisori a grande schermo rettangolare e a muro! Inoltre quali esrano i soli programmi oltre ai notiziari, dal momento che i films erano proibiti come i libri? I "reality show"! Quale lungimiranza sui nostri tempi! (Dove però, per fortuna, i films li abbiamo ancora e in abbondanza!) Bella la figura del protagonista che prima obbedisce ciecamente agli ordini ma poi, dopo aver conosciuto una sosia di sua moglie che di nascosto leggeva, un po' alla volta si converte e va anche lui tra gli "uomini libro". Bella anche l'idea di Julie Christie nel doppio ruolo della moglie del protagonista e nella lettrice di nascosto della quale poi lui si innamora! Forse se ne è innamorato perchè ha trovato in lei i pregi che avrebbe voluto trovare nella moglie e che invece non aveva! La realizzazione di un sogno, in quanto amava la moglie, ma non ne amava i difetti!
Un film da riscoprire!
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raffele
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sabato 3 settembre 2016
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50 anni dopo, che dire
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50 anni dopo mi sentirei di dire soltanto che se Truffaut voleva trasmettere la tristezza di quel mondo di pedine fu, naturalmente, bravissimo. anzi peggio: efficace. si esce dalla sala con lo sguardo vitreo e il pallore di Montag e del suo collega-rivale negli occhi, non è da ridere. Almeno il capo dei pompieri ha lo sguardo franco, consapevole, vivo. Scherzi a parte, mi chiedo se quello stile che trasferisce in platea l'anedonia che descrive fosse una componente tipica di quegli anni, in cui nascevano i cineforum, in cui si interloquiva col piglio dolente del sociologo, e quanto sia possibile oggi. Oggi la fiction non rischia di impigliarsi all'ideologia, né ha l'ossessione di dimostrare che se ne sottrae, forse può permettersi di strizzare l'occhio al mercato con più leggerezza, protagonistii-sarcofago non ne vediamo più.
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50 anni dopo mi sentirei di dire soltanto che se Truffaut voleva trasmettere la tristezza di quel mondo di pedine fu, naturalmente, bravissimo. anzi peggio: efficace. si esce dalla sala con lo sguardo vitreo e il pallore di Montag e del suo collega-rivale negli occhi, non è da ridere. Almeno il capo dei pompieri ha lo sguardo franco, consapevole, vivo. Scherzi a parte, mi chiedo se quello stile che trasferisce in platea l'anedonia che descrive fosse una componente tipica di quegli anni, in cui nascevano i cineforum, in cui si interloquiva col piglio dolente del sociologo, e quanto sia possibile oggi. Oggi la fiction non rischia di impigliarsi all'ideologia, né ha l'ossessione di dimostrare che se ne sottrae, forse può permettersi di strizzare l'occhio al mercato con più leggerezza, protagonistii-sarcofago non ne vediamo più. O per lo meno si farebbe apparire il faccino vivido di Clarisse, la ragazza contro-corrente, più spesso. Forse non ci sono più spettatori disposti ad entrare in sala per espiare una colpa e sentirsi colti, come quelli che vedevano "8 e mezzo" con l'animo di chi va a messa ma resiste fino alla fine, senza coglierne l'arte. O forse "8 e mezzo" e "Fahrenheit 451" sono piaciuti veramente a tutti quelli che ne parlavano bene, chissà. Chiusa la riflessione sullo stile, il romanzo di Bradbury, che pare essere stato rispettato fedelmente da Truffaut, apre naturalmente riflessioni di filosofia della politica e dei modelli sociali, riflessioni sui regimi, che oggi non sono riferibili ad Hitler, Stalin o McCarthy, ma non per questo inattuali.
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viola klimt
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domenica 22 maggio 2011
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"la vita non è come nei romanzi..."
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Il libro desiderato,esaltato,citato e poi demonizzato diventa la dimensione prospettica privilegiata per fare di Fahrenheit 451 un pellicola "metaletteraria" in cui la letteratura è strumento e materiale della trama. Tuttavia, Francois Truffaut estremizza i contenuti del romanzo fantascientifico di Ray Bradbury( a cui il film si ispira) creando una tensione fra una fantastica dimensione futuristica dai tratti pallidi e scarni e una dimensione intellettuale ( più interiorizzata) eccessivamente ridodante, virtuosistica, quasi "dovuta". Montag si vanta della virtuosa interpretazione e di Oskar Werner(alla sua seconda partecipazione in un film di Truffaut dopo il ruolo di Jules in "Jules e Jim") ma è un personaggio chiaramente intrappolato in un stato embrionale, depotenziato.
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Il libro desiderato,esaltato,citato e poi demonizzato diventa la dimensione prospettica privilegiata per fare di Fahrenheit 451 un pellicola "metaletteraria" in cui la letteratura è strumento e materiale della trama. Tuttavia, Francois Truffaut estremizza i contenuti del romanzo fantascientifico di Ray Bradbury( a cui il film si ispira) creando una tensione fra una fantastica dimensione futuristica dai tratti pallidi e scarni e una dimensione intellettuale ( più interiorizzata) eccessivamente ridodante, virtuosistica, quasi "dovuta". Montag si vanta della virtuosa interpretazione e di Oskar Werner(alla sua seconda partecipazione in un film di Truffaut dopo il ruolo di Jules in "Jules e Jim") ma è un personaggio chiaramente intrappolato in un stato embrionale, depotenziato. Il ruolo chiave del film sembra essere quello di Clarisse a cui Julie Christie dà una tocco di attualità e rinnovato romanticismo.
L'intento del romanzo di Bradbury era di esorcizzare l'incubo di una società votata al fittizio,all'estremo indesiderabile,all'antiutopico. Una società antidemocratica, consumisticamente violenta, materialista.
Ma la pellicola non restituisce giustizia alla pagina scritta,si ha quasi l'impressione di un "copia e incolla" dei dialoghi , un macchinoso tentativo di estetizzare là dove invece era necessario estremizzare. Truffaut cerca di ispirarsi a quell'universo del cinema di Hitchcok chiamato suspense ma il suo esperimento fallisce. E la scollatura più evidente è quella tra l'attualità della trama e la pruriginosità delle scene .
C'è malinconia, la malinconia dell' essere cosi lontani dal Truffaut de "I quattrocento colpi"e di "Jules e Jim".
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(di valerio solari )
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dounia
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giovedì 29 dicembre 2011
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leggere è importante
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La sceneggiatura presenta i dialoghi che avvengono tra l'interprete principale, la moglie, una conoscente, i colleghi di lavoro, due infermieri e alcune amiche della moglie. All'inizio del film si vede un uomo impegnato nel lavoro, si trova nel centro Fahrenheit 451, addetto a recarsi in case dove ci sono libri e pronto a bruciarli alla temperatura di 451 gradi. Viene promosso di grado nel lavoro e insegna come bruciare i libri, dove sono nascosti, nel periodo nazista. Un giorno, tornando a casa, incontra una donna che gli pone delle domande. E' un'insegnante e trova illogico il senso di far sparire i libri. In casa del pompiere non ci sono libri e la moglie guarda, interessata, la televisione.
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La sceneggiatura presenta i dialoghi che avvengono tra l'interprete principale, la moglie, una conoscente, i colleghi di lavoro, due infermieri e alcune amiche della moglie. All'inizio del film si vede un uomo impegnato nel lavoro, si trova nel centro Fahrenheit 451, addetto a recarsi in case dove ci sono libri e pronto a bruciarli alla temperatura di 451 gradi. Viene promosso di grado nel lavoro e insegna come bruciare i libri, dove sono nascosti, nel periodo nazista. Un giorno, tornando a casa, incontra una donna che gli pone delle domande. E' un'insegnante e trova illogico il senso di far sparire i libri. In casa del pompiere non ci sono libri e la moglie guarda, interessata, la televisione. Rientrando, una volta gli capita di vedere la moglie stesa a terra, svenuta, chiama il pronto soccorso e i due infermieri che arrivano, le fanno una trasfusione e la rimettono in vita. Lui, un giorno, incontra l'insegnante che ritorna con il suo stesso pubblico e gli dice che è stata licenziata. Vuole aiutarla, si astiene dal lavoro e l'accompagna nella scuola dove è stata licenziata per vedere se può rientrare. Capiscono che l'insegnante non può più svolgere il suo lavoro. Nasce in lui, cosa che l'aspettatore non si immagina di vedere, il desiderio di avere i libri, così li prende e nasconde dove può. Una volta, rincasando, trova delle amiche che parlano con la moglie. Le saluta appena e si ritira in un'altra stanza. La moglie lo chiama, lui si presenta e fa capire che guardare solo la televisione non completa la loro conoscenza. Le donne lasciano la casa e la moglie si sente offesa dal gesto del marito, gli chiede perché nasconde i libri e lascia successivamente l'abitazione. I vigili del fuoco vanno in una casa dove una donna ha tanti libri che vengono bruciati e lei vuole essere bruciata con essi. Il vigile, oltre ad incendiare i libri, lancia il fuoco ad un collega, così viene accusato di omicidio ed è poi ricercato. Va in un'isola particolare, dove è andata l'insegnante licenziata e ci sono persone che imparano a memoria un libro, lo rappresentano e non devono essere uccise. Il film, presentato in passato alla Mostra del cinema di Venezia, vuol fare capire l'importanza della cultura e la capacità di arricchire la mente che essa ha nella vita delle persone. Alcune frasi iniziali dette dal vigile quali "i libri sono antisociali", "i libri non servono a niente", "i libri non hanno niente da dire", alla fine del film fanno vedere un uomo che non la pensa più così e l'interesse che egli dà ai libri determina l'importanza della sua esistenza. I messaggi scritti che si vedono oggi in varie stazioni e altri luoghi sono simili al significato tratto da questo film. Sono passati degli anni, ma il messaggio dell'importanza del leggere c'è anche oggi.
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