Titolo originale | Du Rififi chez les hommes |
Anno | 1954 |
Genere | Giallo |
Produzione | Francia |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Jules Dassin |
Attori | Robert Manuel, Jean Servais, Carl Möhner, Claude Sylvain . |
Tag | Da vedere 1954 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,67 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 1 aprile 2019
Tratto da un famoso romanzo di August Le Breton, il film è divenuto celebre a sua volta, dopo essere stato premiato a Cannes, come uno dei migliori esempi di film poliziesco. Il film è stato premiato al Festival di Cannes,
CONSIGLIATO SÌ
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Un gruppo di gangster, a Parigi, compie un colpo favoloso, praticando un buco nel tetto di una gioielleria e impadronendosi di un bottino enorme. Ma uno della banda, Cesare, regala un anello a una cantante, il cui amico, un gangster rivale, capisce la verità e scatena una caccia all'uomo per impossessarsi della refurtiva. Tra le due bande scoppia una guerra senza esclusione di colpi. Gli autori del furto, Tony il Laureato, Jo lo Svedese e gli altri finiranno tutti uccisi, non prima di aver creato larghi vuoti nella gang avversaria. Tratto da un famoso romanzo di August Le Breton, il film è divenuto celebre a sua volta, dopo essere stato premiato a Cannes, come uno dei migliori esempi di film poliziesco.
RIFIFI disponibile in DVD o BluRay |
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Il noir di Dassin del 1955, ispirato all’omonimo romanzo di Le Breton del ’53, rinvia ad altri film. Simile nella trama al Grisbì di Jacques Becker di appena un anno prima, traducendo insieme Rififi e Grisbì, Lotta per il Malloppo, peraltro, si ha la sintesi del soggetto di entrambi i film, parodiato da Monicelli con I soliti ignoti nel 1958, soltanto per la sequenza [...] Vai alla recensione »
Una banda esperta in furti progetta il grande colpo in una gioielleria. Tutto viene progettato nei minimi particolari e il furto riesce. Ma la leggerenza di uno di loro, Mario, donnaiolo, che regala un anello a una sua amante, fa sgamare il colpo a una gang rivale. La guerra comincia. Dassin si conferma regista raffinato attento ai particolari e grande narratore di storie formato pellicola.
Filippo Sacchi (vedi recensione) negli anni '50 si meravigliava del fatto che molti, in Italia, osteggiarono l'uscita del film e lamentava, peraltro, che nessuno si scandalizzasse per certi altri film pieni di violenze e ammazzamenti normalmente proposti al pubblico senza suscitare polemiche. Ho recentemente visionato il film e ho scoperto il motivo delle polemiche: per circa 10 secondi s'intravvede [...] Vai alla recensione »
Grande classico in dvd, Le Rififi del 1955. Trattasi di un titolo "legislatore", inventore di un genere, derivato dall'omologo romanzo, a sua volta inventore: il "romanzo della mala", che fa parte del filone noir, importante, decisivo nella storia della letteratura e del cinema. Il noir è un'evoluzione del poliziesco, ma con un contrappasso importante, il protagonista non è l'eroe ma la vittima, qualcuno votato a una fine tragica.
Il romanzo fu scritto da Auguste Le Breton nel 1953. La Pathé Cinéma ne acquisì i diritti e lo affidò a Jules Dassin, uno dei padri del noir americano. Le Rififi si giova dunque di questa "doppia cultura", è una sintesi dei due noir prevalenti, americano e francese, appunto.
La chiamata francese fu davvero opportuna per Dassin, vittima del maccartismo, e per gratitudine il regista consegnò a chi lo aveva accolto, un capolavoro.
Uscito di prigione Tony svaligia una gioielleria insieme ad altri specialisti. Un gangster tagliato fuori intende far suo il grisbi e rapisce il bambino di uno dei criminali. Violenza richiama violenza.
La banda è formata da giovani e maturi "specialisti" e fornisce un pretesto di confronto fra un certo codice morale dei veterani e l'amoralità criminale della nuova generazione. La sequenza silenziosa, scientifica, perfetta del furto suscitò emulazioni, vere non di finzione, e relative polemiche. Sembra quasi strano che nel cast non figuri Jean Gabin, eroe di ogni genere e anche del noir. Dassin ritenne che l'icona Gabin avrebbe in parte vampirizzato la storia. Il cast presenta comunque attori di grande efficacia, come Jean Servais, Robert Hossein e Magali Noel, la fascinosa parigina, successivamente ardente romagnola Gradisca di Fellini. La censura italiana, allora decisamente invasiva, eliminò alcune sequenze di nudo e di droga. Che sono state recuperate dal dvd che offre una qualità ad alta definizione.