Titolo originale | Wuthering Heights |
Anno | 1939 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 103 minuti |
Regia di | William Wyler |
Attori | David Niven, Merle Oberon, Laurence Olivier, Flora Robson, Miles Mander, Geraldine Fitzgerald Donald Crisp, Hugh Williams, Leo G. Carroll, Cecil Kellaway, Cecil Humphreys, Sarita Wooton, Rex Downing, Douglas Scott. |
Tag | Da vedere 1939 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,26 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 6 maggio 2009
Dall'omonimo romanzo della grande scrittrice vittoriana Emily Brontë. Questo film, uscito alla vigilia della seconda guerra mondiale, ebbe un enorme s... Il film ha ottenuto 8 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Dall'omonimo romanzo della grande scrittrice vittoriana Emily Brontë. Questo film, uscito alla vigilia della seconda guerra mondiale, ebbe un enorme successo e fece conoscere Olivier in tutto il mondo. Racconta la storia drammaticissima di un amore impossibile tra uno zingaro trovatello, allevato in una casa dove vivono un fratello e una sorella, e la sorella stessa. Il fratello lo odia, la sorella lo ama. Quando il padre dei due muore, il fratello caccia il giovane zingaro, che tornerà dopo alcuni anni, avendo fatto fortuna in America. Vorrà riconquistare la ragazza, che resta però fedele all'uomo che nel frattempo ha sposato. Ma la poveretta, sconvolta dai suoi contrastanti sentimenti, morirà di disperazione. I due interpreti sono eccellenti e il regista dà alla vicenda un ritmo eccezionale; splendida anche la fotografia curata da Gregg Toland, che due anni dopo collaborò a Quarto potere di Welles.
Heathcliff, un orfano scontroso e passionale, s'innamora ricambiato della figlia del proprietario terriero presso il quale lavora. Rifacimento di "Wuthering Heights" 1920.
"Wuthering Eights", il celebre, unico romanzo di Emily Brontë del 1848, che dilaniava il mito vittoriano della famiglia, venne memorabilmente trasportato sullo schermo da William Wyler nel 1939 con una robusta interpretazione di Laurence Olivier, ottenendo ben sette nomination e un Oscar strameritato alla fotografia dai preziosi chiaroscuri di Gregg Toland (il mitico direttore della fotografia di "Quarto potere"). L'orfano Heathcliff (Laurence Oliver), cresciuto presso gli Earshaw, una famiglia di coltivatori inglesi, si innamora della loro figlia Catherine (Merle Oberon) ma la loro unione è osteggiata dal fratello di lei, Hindley, un uomo violento e alcolizzato. Sebbene Catherine ami Heathcliff, la sua ambizione la porta a sposare l'aristocratico vicino Edgar Linton (David Niven), spingendo con il suo gesto Heathcliff a emigrare in America. Tre anni dopo Heathcliff, divenuto ricco e potente, ritorna con lo scopo di vendicarsi e inizia il suo progetto sposando Isabel, l'ingenua sorella di Edgar. Catherine intanto muore, tormentata dal rinato amore per Heathcliff, dopo aver avuto una bambina. La rabbia di Heathcliff si scatena anche contro Hareton, il figlio di Hindley, ormai ridotto in suo potere. Infine Heathcliff muore distrutto dal suo stesso odio ma la figlia di Catherine, Cathy, e Hareton potranno vivere felicemente insieme. Il paesaggio caricato di stati d'animo, l'eroe esasperato e la tormentata storia d'amore segnano il melodrammma di Wyler, grande successo all'epoca, rifatto nel 1970 in Gran Bretagna da Robert Fuest e nel 1985 in Francia da Jacques Rivette - ma anche Luis Bunuel trasse dal romanzo nel 1953 il suo "Cumbres borrascosas".
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Come rimanere fedeli al romanzo di Emily Brontë, alle suggestivi descrizioni, alla psicologia e i caratteri dei protagonisti? Solo William Wyler (maestro del cinema, regista di “Vacanze Romane” e “Ben Hur”) ha potuto prendere le redini di questo purosangue selvaggio e indomabile, come l’amore tra Catherine e Heathcliff, fratellastri, entrambi cristallizzati per colpa [...] Vai alla recensione »
In una notte flagellata da una fitta bufera di neve, un forestiero raggiunge la casa di alcuni proprietari terrieri, dove dovrà fittare alcuni locali. Viene accolto da persone visibilmente infelici, molto fredde e schive. Sistemato momentaneamente nella stanza degli ospiti, durante la notte ode alcune voci e dalla finestra scorge la sagoma di una donna immersa nella neve.
un classico della storia della letteratura inglese (a mio avviso, uno dei più bei romanzi di tutti i tempi) che prende vita in un film altrettanto bello ed emozionante (tenendo presente che è stato girato nel 1939 ed in bianco e nero). assolutamente ottimo.
Luoghi, paesaggi e caratteri dei personaggi rispecchiano il testo originale anche se la figura di Heathcliff appare migliore che nel libro. Ottimo film, breve e non completo rispetto al testo originale.
A mio modesto avviso Wyler,l'autore dei testi e lo sceneggiatore non potendo trasfondere completamente il romanzo nel film, semplificano la complessa trama del romanzo medesimo concentrandosi sul filone principale di esso,cioè sul grande amore tra Heathcliff e Cathy, il quale va oltre la morte. Tramite la parziale rielaborazione di questa sintesi conferiscono al film un' intensità, un efficacia, [...] Vai alla recensione »
Attorno alla nascita di questo film si sono adunati parecchi «assi». Il soggetto è tratto dal notissimo romanzo «Cime tempestose» della Brontë, la sceneggiatura è dovuta a Ben Hecht e Mac Arthur, giustamente considerati i due sceneggiatori più intelligenti fra quelli americani, la regia è di William Wyler, al quale tra l'altro si devono La calunnia e Infedeltà; inoltre, un capo operatore dei più esperti, [...] Vai alla recensione »