Titolo originale | Enemy |
Anno | 2013 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Canada, Spagna |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Denis Villeneuve |
Attori | Jake Gyllenhaal, Mélanie Laurent, Isabella Rossellini, Sarah Gadon, Stephen R. Hart Jane Moffat, Joshua Peace, Tim Post, Laurie Murdoch, Kiran Friesen, Loretta Yu, Joe Vercillo, Darryl Dinn, Alexis Uiga. |
Tag | Da vedere 2013 |
Distribuzione | P.F.A. Films |
MYmonetro | 3,29 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 29 novembre 2018
Dal romanzo 'L'uomo duplicato' del premio Nobel Josè Saramago, un thriller ricco di suspense interpretato dall'attore Jake Gyllenhall. Al Box Office Usa Enemy ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 1 milioni di dollari e 18 mila dollari nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Toronto. Il docente universitario di Storia Adam Bell ha una compagna con cui il rapporto non è dei più sereni. Un giorno noleggia un film, su consiglio di un collega. Al termine della visione è decisamente turbato: nel film c'era un attore in un ruolo secondario che gli assomiglia in modo assoluto. Cerca di identificarlo, si chiama Anthony Claire, e riesce a sapere dove abita scoprendo anche che hanno la stessa voce. Da quel momento ha inizio per lui un'ossessione che coinvolgerà anche le loro compagne.
Il romanzo di Saramago "L'uomo duplicato" non poteva non attrarre la sensibilità di un regista come Villeneuve e una sua frase ("È impossibile non avere nemici che non nascono dalla nostra volontà di averli ma dal loro irresistibile desiderio di avere noi") deve avere dato origine al titolo.
Enemy è infatti il vocabolo che meglio sintetizza il senso di una vicenda che vede al centro una complessa e duplice interpretazione di Jake Gyllenhaal. Perché la lettura che Villeneuve ci offre del testo del premio Nobel portoghese ha senz'altro dei debiti con il Kubrick di Eyes Wide Shut per la sequenza iniziale o con il miglior Cronenberg ma il pregio sta nel punto di vista che qui viene assunto. Adam è, e al contempo non è, Anthony. Lo è perché non ha solo una somiglianza fisiognomica ma qualcosa di più e di più intimo.
Non è un film sui sosia questo, dimostrando così di rispettare il senso più profondo del testo. Perché i due sono tanto uguali quanto profondamente diversi. Per quanto l'uno è carico di incertezze per quanto l'altro vuole apparire sicuro e determinato. Se è Adam a dare l'avvio alla ricerca del 'nemico' sarà poi Anthony a portare al limite estremo le conseguenze del loro rapporto. Ciò che però sembra maggiormente interessare a Villeneuve non sono tanto le dinamiche che si instaurano tra il professore e il suo doppio ma piuttosto la reazione che lo stato di tensione produce nei personaggi femminili.
Sono le donne a percepire immediatamente l'ambiguità della situazione e non è un caso che il livello massimo di sintesi degli opposti venga offerto dal cameo role della lynchiana Isabella Rossellini nel ruolo della madre (di chi?). Villeneuve, proprio grazie alle loro presenze, può permettersi di trasferire la vicenda a un livello diverso che motiva la struttura da incubo iniziale e conduce il film verso un finale che solo chi non ha compreso la struttura della narrazione può ritenere spiazzante. Di fatto Villeneuve ribadisce la doppia linea che ci ha accompagnato, sin dall'incipit, ricordandoci che il caos è una forma di ordine non ancora decifrata.
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Premesso che non ho alcun pregiudizio nei confronti di film anche lentissimi ma ben fatti, devo dire che questa pellicola non mi e' piaciuta per niente, non tanto per la sua snervante lentezza (in parte compensata da una certa suspense e da atmosfere e musiche ansiogene e angosciose), quanto perche' ha difetti ben piu' gravi della lentezza, essendo scontata fin dall'inizio nel suo sviluppo [...] Vai alla recensione »
Insegnate di storia depresso e abitudinario, scopre l'esistenza di un suo clone che fa l'attore e che vive tranquillamente con la moglie incinta nella sua stessa città. Incuriosito dai motivi di questa incredibile ed assoluta somiglianza, inizia a pedinarlo ed osservarlo, finchè non decide di incontrarlo direttamente. La scelta si rivelerà piena di imprevisti e di ferali [...] Vai alla recensione »
Rendere filmicamente le opere di Saramago non è sempre facile: così, in "Enemy"di Dennis Villeneuve, da"El hombre duplicado"(non so bene il portoghese, cito in spagnolo)viene ad essere, più che un film(film thriller?Difficile definirlo così), un saggio esiistenziale sul tema dell'alienazione umana, dove il"Doppelgaenger", il"doppio", [...] Vai alla recensione »
E un film non lineare che si può prestare a diverse interpretazioni a volte risulta anche noioso ma mi è piaciuto e alla fine l'ho trovato bellissimo. Il protagonista è un professore universitario che noleggiando un film scopre l'esistenza di un suo sosia e da quel momento lo inizia a pedinarea e pian piano si rende conto che sono due persone perfettamente uguali ma [...] Vai alla recensione »
Partendo dal romanzo di José Saramago "L'uomo duplicato", il regista rivisita il classico tema psicanalitico del doppio, attraverso tutta una serie di ben studiate corrispondeze in sede di sceneggiatura e con riferimento alla sempre affascinante dicotomia caos/ordine, mentre, a livello visivo, cerca soprattutto di trasmettere inquietudini e angosce quasi metafisiche, sia attraverso [...] Vai alla recensione »
Enemy e' un film del 2013 diretto da Denis Villeneuve e tratto dal romanzo l'uomo duplicato di jose saramago. Denis Villeneuve mette in scena un film complesso, fortemente simbolico e psicologico, in cui regnano il silenzio e gli sguardi di Jake Gyllenhall, qui in un ottima performance attoriale. Nelle sue quasi 2 ore di durata, Enemy e' permeato di una fotografia giallastra, quasi seppia, [...] Vai alla recensione »
Un film che mi ha distrutto psicologicamente. Trama allucinante, musica inquietante costante per tutta la durata del film che ti accompagna dentro questo incubo in cui è difficile trovare un filo conduttore. Dalla prima onirica scena all'ultima spiazzante immagine fino ai veloci e ironici titoli di coda lo spettatore si ritrova confuso, prigioniero e apparentemente senza un'interpretazione [...] Vai alla recensione »
Solitamente non sopporto l'idea di dover leggere le istruzioni per vedere un film. Ma con Enemy è stato inevitabile al fine di capire qualcosa di quello che ho visto sullo schermo. Villeneuve con questa opera mette in scena una storia fortemente simbolica, fatta di piccoli indizi e riferimenti, che, senza capire esattamente di cosa si sta parlando, rischiano di sfuggire all'occ [...] Vai alla recensione »
Destrutturare "Enemy" pare essere l'unico modo di capirlo.Infatti il gioco utilizzato, per rendere interessante la storia tra Adam Bell e Anthony Claire, é semplice: pazzia e sdoppiamento di personalità erano temi poco attraenti se presentatati in modo semplice e lineare, occorreva confondere lo spettatore e trarlo in inganno per oltre metà pellicola.
Non è un film di fantascienza, nonostante il mostro tentacolato che per qualche attimo aleggia sulla città, simile agli alieni di Arrival dello stesso Villeneuve. Non è una semplice trasposizione del L’Uomo duplicato di Saramago. E’ un rompicapo simbolico risolvibile assumendo la prospettiva onirica del regista. Villeneuve fa apparire come realtà il sogno ricorrente [...] Vai alla recensione »
In Enemy Villeneuve affronta un racconto di doppelgänger originale e privato, che si concentra sugli aspetti più introspettivi del tema del doppio: l’invidia della vita altrui, il bisogno di riscatto, l’alternativa che lascia aperta una via di fuga. Con la delicatezza e la pazienza di un ragno (figura metafisica costantemente presente nel racconto) costruisce la tela nella quale [...] Vai alla recensione »
Ho perso 1h e mezza del mio tempo.. questo il vero rammarico! Va bene la ricerca di novità, di storie introspettive ed ingarbugliatamente intriganti ma così è francamente troppo, inoltre detesto i finali con 1000 interpretazioni dove il film devo finirlo io. L'avessi visto al cinema avrei avuto voglia di.. rimborso! Tuttavia grazie lo stesso perché cmq gli attori ci [...] Vai alla recensione »
Il Villeneuve che ha scintillato da Sicario in avanti ha un passato; questo Enemy ne fa parte. Un thriller molto introspettivo e criptico: obiettivamente difficile. Forse, per capire nel modo più compiuto le dinamiche dell'intreccio, sarebbe opportuna una seconda visione, ma poichè la lentezza è componente tanto maggioritaria quanto essenziale per trasmettere correttamente [...] Vai alla recensione »
Se non avete tempo di vedere con molta attenzione questo film lasciate stare. Un film psicologico ed introspettivo. Colori piatti e musiche fatte di pochi suoni strumentali. A me non ha detto nulla. Mi è venuto sonno e non è che mi sia poi davvero piaciuto
Questo Film è Magnifico. Solo chi ha intenzione di capirlo, però, ne potrà apprezzare il complesso e intricato significato. Enemy simboleggia il carattere di ognuno di noi, è un film che fa riflettere sulla complessità della mente umana. È incredibile come il regista sia riuscito a catapultare una vita così piena di eventi e intrecci in un film! Ogni oggetto ha il suo significato e ogni dettaglio non [...] Vai alla recensione »
Il film mi ha lasciato un senso di disagio e rabbia per aver perduto tempo a visionare una pellicola nella quale non si capisce il senso o perlomeno, a volergli dare un senso, rimane comunque un film surreale, con contenuti e finale tirati proprio per i capelli.
Nel complesso una trama decisamente incomprensibile di una lentezza sfibrante ..film fatto per essere commentato da pseudo critici filosofi e spettatori dopati
poteva essere un film interessante, l'idea era bella,.. ma tutto si svolge troppo lentamente.. troppe riprese sprecate, tra un dialogo "se cosi si può definire" e l'altro passa troppo tempo, ti viene voglia di abbandonare il film.nel sonoro hanno abusato di sottofondi di tensione e ansia, davvero troppo... praticamente per tutto il film.la trama comunque è un disastro, avvenimenti poco probabili, [...] Vai alla recensione »
L'idea di partenza sembrava interessante, a un certo punto mi sono rotto le palle, anche perché per arrivare al dunque siamo arrivati a metà film... non è servito a niente tutto quello che c'era prima.. domani anche io farò un film lentissimo, noioso e senza capo né coda, premierebbero anche me?
L'idea in sè è abbastanza originale (per quanta tratta da un romanzo), ma il suo svolgersi risulta pacchiano. Due uomini scoprono di avere un loro sosia perfetto, identico, che vive poco distante, e invece di entusiasmarsi e fare ricerche genealogiche, scientifiche, coinvolgendo il mondo della scienza e i media, cosa fanno? Temono che l'altro vada a letto con le rispettive [...] Vai alla recensione »
Premetto che se fossi stata sola durante la visione al quindicesimo minuto avrei spento. Lentooooooo 😱 noiosoooo Tratto da un romanzo di Saramago 🤔 Sicuramente il romanzo racconta di più..lo leggerò.. È la fine??????? Secondo me l'hanno dimenticata durante il montaggio Dal mio punto di vista non merita nemmeno una stella Una cosa positiva però [...] Vai alla recensione »