Titolo originale | L'envahisseur |
Anno | 2011 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Belgio |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Nicolas Provost |
Attori | Issaka Sawadogo, Stefania Rocca, Serge Riaboukine, John Flanders, Carole Weyers CinSyla Key, Tibo Vandenborre, Dieudonné Kabongo, Noureddine Farihi. |
MYmonetro | 2,59 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 17 novembre 2016
Il debutto al ungometraggio dell'artista visuale Nicolas Provost, con Stefania Rocca come protagonista femminile.
CONSIGLIATO NÌ
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Amadou è un immigrato clandestino africano che trova lavoro a Bruxelles in un'impresa edile. Chi lo sfrutta è africano come lui e lo costringe a vivere in un luogo degradato. Il giorno in cui scopre che un suo compagno di sventura è stato buttato fuori dal dormitorio perché ammalato, Amadou decide di ribellarsi sfasciando l'auto dello sfruttatore. Da quel momento diventa oggetto e soggetto di una caccia all'uomo che sembrerebbe trovare una tregua solo nel rapporto con una donna belga: Agnès.
Una donna giovane e bella, nuda su una spiaggia e inquadrata a partire dalla vagina. Questa è l'immagine di apertura del film che ricorda allo spettatore più avvertito il censuratissimo quadro di Gustave Courbet "L'origine del mondo". Amadou ha fatto naufragio in prossimità di una spiaggia di nudisti e la donna che gli si avvicina è la prima immagine della nostra civiltà che si rivela al suo sguardo. Ci sarà un'altra donna nella storia, la manager Agnès, alla quale lui penserà di fare riferimento non comprendendo che non sarà possibile. Intanto però l'immigrato clandestino avrà attraversato una sorta di kubrickiana porta delle stelle oltre la quale troverà un mondo in cui a dettare le regole che prevedono il degrado dei sottoposti sarà qualcuno che ha la pelle del suo stesso colore. Nella prima parte Nicolas Provost (grazie alla collaborazione con il suo attore preferito Issaka Sawadogo) riesce a offrirci l'immagine di un uomo integro messo a confronto con una società che non ha niente della bellezza che gli si è presentata dinanzi su una spiaggia sconosciuta. Progressivamente però finisce con il precipitare in un mèlo alla cui tenuta non giovano anche alcuni vuoti di sceneggiatura (vedi la doppia visita all'abitazione del boss che inizialmente risultava ben protetta). Anche se lo sguardo della macchina da presa resta lucido è la storia che, suddividendosi tra vendette e richieste di amore, finisce con l'indebolirsi proprio quando vorrebbe ottenere l'effetto opposto.
Un bel film...magistrale la Rocca che oltre che una bellissima donna si conferma bravissima attrice riuscendo ad essere molto naturale durante la scena di sesso con l'immigrato africano! Estremamente bella la scena alla finestra del loft in cui la Rocca, appaggiata al vetro con le mani, completamente nuda, viene penetrata e martellata senza sosta da dietro dal collega africano! Come sempre [...] Vai alla recensione »
Io sono sempre in giro per il mondo, ho girato con registi americani, francesi, belgi. Amo tutto il cinema, e amo la possibilità di confrontarmi con culture diverse. Ma fondamentalmente, sono italiana e spero sempre di lavorare in Italia”. Stefania Rocca, protagonista a Venezia di The Invader, il film di Nicolas Provost girato in Belgio e in Italia, confessa il suo amore per il cinema italiano. C’è la crisi, sì.