Anno | 2010 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Regia di | Giancarlo Planta |
Attori | Franco Nero, Kyojiro Ikeda . |
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Ultimo aggiornamento martedì 23 marzo 2010
CONSIGLIATO N.D.
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In una giornata nebbiosa un cacciatore solitario abbatte col fucile una preda inaspettata e misteriosa: un giovane giapponese dotato di grandi ali pelose. Trasportatolo nella sua casa di campagna, in assoluto segreto se ne prenderà cura...
Un cacciatore e un angelo. Un angelo che s’imbatte in volo sulla feroce pallottola di un cacciatore che sarà costretto a fare i conti con il proprio passato. Girato a l’Aquila, prima del terremoto, Angelus Hiroshimae (titolo esplicativo) è il quarto film del regista sardo Giancarlo Planta, e sono trascorsi dodici anni da Onorevoli Detenuti. Angelus Hiroshimae è un film viscerale come pochi altri. [...] Vai alla recensione »
Facendo ricorso ad un’innovativa formula narrativa che rinuncia alla parola per affidarsi al linguaggio universale delle immagini, Angelus Hiroshimae esprime in maniera avvincente e folgorante lo strazio interiore che corrode la tormentata esistenza di un padre a causa della tragica scomparsa del figlio, reso magistralmente da Franco Nero, probabilmente alla sua prova più intensa e matura. [...] Vai alla recensione »
Facendo ricorso ad un’innovativa formula narrativa che rinuncia alla parola per affidarsi al linguaggio universale delle immagini, Angelus Hiroshimae esprime in maniera avvincente e folgorante lo strazio interiore che corrode la tormentata esistenza di un padre a causa della tragica scomparsa del figlio, reso magistralmente da Franco Nero, probabilmente alla sua prova più intensa e matura.
Un passaggio onirico intriso di vissuti dolorosi ed elaborazioni fantasmatiche restituisce il senso della vita ad un padre angosciato dalla prematura perdita del proprio figlio. Il film di Planta, volutamente non delimitato dalle parole e arricchito dalle molteplici manifestazione del parlamento interiore del protagonista, un medico tormentato dalle troppe domande rimaste senza risposta prima che fatalmente [...] Vai alla recensione »