Anno | 2006 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Regia di | Franco Bertini |
Attori | Flavio Insinna, Marina Massironi, Francesco Brandi, Giulia Bertini, Sara Bertelà Emanuela Grimalda, Paolo Buglioni, Solveyg D'Assunta, Giovanni Esposito, Andrea Lolli, Giancarlo Ratti, Gianna Coletti, Luca Calvani, Denny Cecchini, Teka kanga, Giada Barbieri, Marina Rocco. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 31 agosto 2009
CONSIGLIATO N.D.
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La famiglia Mancini è composta da mamma e papà poco più che quarantenni, Franco e Silvana, e dai loro due figli, Marco e Alessia, rispettivamente di 22 e 16 anni. Vivono a Milano, in un'accogliente casa di ringhiera. Franco, interpretato da Flavio Insinna, è un romano con residenza da molti anni nel capoluogo lombardo, dove gestisce un autonoleggio di sua proprietà. E' un uomo con molti difetti ma in fondo buono e disponibile, ed è un vero talento in battute e goffaggini. Ha sposato Silvana, Marina Massironi, professoressa precaria di Lettere, donna elegante e paziente, moglie e madre aperta, un po' ansiosa. Marco e Alessia, diversi per carattere e vitalità, portano nel luogo più vissuto della casa i problemi e le leggerezze della loro età. I Mancini non sono una famiglia perfetta, non somigliano per niente all'immagine patinata, equilibrata e sorridente della famiglia italiana alla quale qualche volta fa ricorso la pubblicità. I Mancini sono come una famiglia vera. E se a loro ci si affeziona è per le loro debolezze e per i loro difetti, non per i pregi e i talenti. Hanno cioè l'ambizione di rappresentare a tutto tondo i riti dello stare insieme, sotto lo stesso tetto, intorno alla stessa tavola, tutti i giorni. Una vita fatta di avventure del quotidiano, spesa tra il viavai del lavoro e degli impegni domestici, tra gli appuntamenti del giorno e l'organizzazione del tempo libero. Non dimenticando mai le emozioni e il divertimento. I Mancini sono vittime e artefici scherzosi di mille contrattempi, ma uniti da un affetto e un legame mai messi in discussione. Attraverso le vicende della famiglia Mancini passa il vissuto di tante famiglie italiane alle prese con la spesa da fare, le bollette da pagare, la cena da preparare, ma non soltanto. Si parla anche di temi importanti come la precarietà del lavoro, il razzismo, la chirurgia plastica, la scuola, la concorrenza, l'amore. Tutto visto e proposto attraverso una leggerezza non superficiale che utilizza il linguaggio brillante della commedia. Le brevi storie che si raccontano, in modo veloce e brioso, sintetizzano le vicissitudini di uno o più componenti della famiglia Mancini e hanno la prerogativa di non essere prive di un movimento narrativo.