Titolo originale | Kruimeltje |
Anno | 1999 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Paesi Bassi |
Durata | 119 minuti |
Regia di | Maria Peters |
Attori | Ruud Feltkamp, Hugo Haenen, Eric van der Donk, Sacha Bulthuis, John Kraaykamp Rick Engelkes, Thekla Reuten, Jakop Ahlbom, Frans Berings, Charlotte Besijn, Tim den Besten, Anneke Blok, Freerk Bos, Wim Bouland, Mario Cramer, Hans Crone, Jan Decleir, Paul de Jong, Eric de Koning, Yannick van de Velde, Jopie de Vries, Joop Doderer. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
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Ultimo aggiornamento giovedì 6 ottobre 2011
Il film ha ottenuto 1 candidatura al Festival di Giffoni,
CONSIGLIATO N.D.
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Crumb, dodici anni, non conosce altro posto dove vivere che la strada. Qui i divertimenti sono tanti, tante le avventure e i rischi ma nel suo cuore c'è un angolino segreto in cui custodisce l'amore per i suoi genitori che non ha mai conosciuto. Per anni l'idea di incontrarli ha rappresentato per Crumb solo una tenue speranza ma quando conosce il giovane Chris Wilkes, che afferma di aver conosciuto suo padre poco prima che si imbarcasse per l'America, quel sogno lontano sembra potersi realizzare.
Poi l’auto della donna investe Crumb. Lize accoglie il bambino nella sua villa, vede il medaglione, scopre che Crumb è suo figlio, ma non ha il coraggio di rivelargli la verità. Intanto Chris sta per tornare in Olanda senza aver trovato Harry. Lize e Crumb vanno ad accoglierlo: con lui arriva anche Harry, che Chris ha rintracciato quando aveva perso ogni speranza. Harry e Lize si ritrovano, Crumb capisce che la pianista è sua madre: la famiglia è unita. Arriva di nuovo Natale: Chris ha scritto un libro sulla storia di Crumb.
“Il sogno di Crumb” è in parte ispirato a un altro film, “Il monello” (“The Kid”, 1921), di Chaplin. Il film di Chaplin, uscito nell’anno in cui si svolge la storia de “Il sogno di Crumb”, narra di una giovane madre sedotta e abbandonata che si viene a trovare in ristrettezze economiche e abbandona il figlio, che è raccolto da un vagabondo, un vetraio ambulante che lo alleva in una misera soffitta: il bambino cresce e diventa un monello che rompe i vetri delle case per procurare lavoro al vagabondo, che lo salva dall’orfanotrofio; intanto la madre fa carriera come cantante e va alla ricerca del figlio abbandonato per riprenderlo con sé. Come si vede, “Il sogno di Crumb” ha con “Il monello” diversi punti in comune, narrativi, tematici, e anche figurativi: lo scontro tra il mondo bambino e il mondo adulto, tra la violenza delle regole sociali e la pulsione alla libertà propria dell’infanzia, l’incontro tra il comico e il melodramma dickensiano, la dignità della povertà, la falsa carità delle istituzioni, le figure paterne sostitutive, gli inseguimenti da comica muta, la comicità fisica, slapstick.
Ne “Il sogno di Crumb” si formano due coppie di personaggi caratterizzate dallo scontro con le regole e le imposizioni sociali, uno scontro che porta, nelle due coppie, a reazioni diverse: abbiamo così la coppia formata da Crumb e dal suo cane, Mole; e la coppia formata dai genitori di Crumb, Lize e Harry.
Cominciamo da Crumb e Mole: all’inizio, Crumb è solo, vagabondo, senza genitori, senza un vero nome; e Mole è solo, randagio, senza padroni, senza un nome; entrambi sono visti dalla società come elementi di diversità, di minaccia, perché non seguono le regole, secondo cui i bambini devono avere dei genitori, i cani devono avere dei padroni, bambini e cani devono avere qualcuno che li guidi, li controlli, li disciplini: senza queste guide, i bambini vengono chiusi in riformatorio o in orfanotrofio, e i cani vengono chiusi in canile e gasati; entrambi reagiscono con spontaneità e libera naturalezza allo scontro con le regole; entrambi sono figure che rischiano di essere soggiogate dalla società, ma che resistono, non cedono, non si piegano; Crumb e Mole traggono conforto e forza dal reciproco trovarsi e aiutarsi, e dal trovare un nome, una vera e riconosciuta identità (Crumb scopre le proprie origini, si dà un nome vero, lo stesso nome del padre, Harry, e dà un nome al cane, Mole).
L’altra coppia è formata da Lize e Harry. Lize è una giovane donna che si trova a essere madre senza essere sposata tra gli anni ’10 e i ’20, in una società che considera una situazione del genere anomala, irregolare; come Crumb e Mole, anche Lize si scontra con la società, con le regole, secondo cui una donna che ha un bambino deve essere sposata; diversamente da Crumb, Lize non reagisce con libera naturalezza: per evitare di essere condannata ed emarginata, abbandona il suo bambino e si dà un’altra identità, un altro nome. Harry è un giovane uomo che, sentendo di non poter offrire nulla di concreto e sicuro alla donna che ama, parte per l’America in cerca di fortuna; e in America, terra della speranza, per non essere considerato diverso ed emarginato, Harry finge di non essere olandese, nega le proprie origini, si dà un’altra identità. Come Crumb e Mole, anche Lize e Harry sono due figure fragili, una donna sola e un emigrante (ne “Il sogno di Crumb” viene citato anche un altro film di Chaplin, che richiama la situazione di Harry, “L’emigrante”, “The Immigrant”, del 1917); diversamente da Crumb, Lize e Harry non resistono, cedono, si piegano: entrambi hanno conservato un forte legame con l’infanzia, con il gioco, con la libertà, ma appartengono comunque all’età adulta, che porta a perdere e dimenticare, sia pure parzialmente, le speranze, la forza della ribellione.