Anno | 1986 |
Genere | Sitcom |
Produzione | USA |
Attori | Diana Canova, Paul Walker, Sean de Veritch, Maryedith Burrell, Jonathan Prince Jane Leeves, Richard Cummings jr. |
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CONSIGLIATO N.D.
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Una donna divorziata decide di trasferirsi da Buffalo a New York per accettare un lavoro alla Throb Records, una piccola casa discografica di musica punk. Da questo presupposto si snoda una sitcom che vede protagoniste le vicende della trentatreenne Sandy Beatty (Diana Canova). Nella sua nuova vita la affiancano il figlio dodicenne Jeremy (interpretato in successione da Paul W. Walker e Sean de Veritch); la vicina Meredith (Maryedith Burrell); Zach Armstrong (Jonathan Prince), il boss dell’etichetta di dischi; Blue (Jane Leeves), la talent-scout della Throb che va a vivere con Sandy nella seconda stagione; Phil (Richard Cummings jr.), collega della protagonista. La serie, ideata da Fredi Towbin, è prodotta dalla Procter&Gamble; Sy Rosen firma da produttore esecutivo. Tra le guest-stars musicali si segnalano le presenze di James Brown e Donny Osmond. Il tema musicale omonimo è scritto da Paul Cooper e cantato da Diana Canova con The Nylons. Thunder Alley (Con: Edward Asner, Diane Venora, Robin Riker, Kelly Vint, Lindsay Felton, Haley Joel Osment, Jim Beaver. Produzione: Usa, 1994, sitcom, colore (27/30’) Un ex pilota d’automobili da corsa convive con la figlia e i tre nipotini: questo il plot della sitcom che prende il nome dal garage gestito dall’adorabile burbero Gil Jones (Edward Asner), il protagonista. Diane Venora e Robin Riker si susseguono nei panni della figlia Bobbi, la quale è tornata a casa dopo essersi sposata (e subito divorziata) all’età di 16 anni. Tra gli altri babypersonaggi del serial ambientato a Detroit: l’undicenne Claudine (Kelly Vint), Jenny (Lindsay Felton) e Harry (Haley Joel Osment), rispettivamente di otto e cinque anni. Jim Beaver interpreta Leland, l’aiutante di Jones. Gli ideatori Matt Williams, David McFaolzean e Carmen Finestra firmano altresì da produttori esecutivi, in quest’ultima veste con Dan Guntzelman. Le musiche sono di Howard Pearl. Wolf Larson compare in un cameo.