Anno | 2007 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 81 minuti |
Regia di | Steve Buscemi, Teo Van Gogh |
Attori | Steve Buscemi, Sienna Miller, Michael Buscemi, Jackson Loo, Tara Elders, Robert Hines, Molly Griffith Doc Dougherty, David Schechter, Elizabeth Bracco, James Villemaire, Craig muMs Grant, Donna Hanover, Wayne Wilcox, Danny Schechter. |
Uscita | venerdì 11 aprile 2008 |
Distribuzione | Fandango |
MYmonetro | 3,00 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 aprile 2017
Uno sciatto giornalista è alle prese con un'intervista a una giovane star della soap opera. In Italia al Box Office Interview ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 72,8 mila euro e 39,3 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Pierre Peders, autorevole reporter di guerra in declino, è costretto suo malgrado ad intervistare una nota starlette della televisione americana, la bionda e apparentemente inconsistente Katya. Dopo una vivace schermaglia al tavolo di un ristorante alla moda, dove l'attrice si fa attendere oltre l'ora, il giornalista contrariato si allontana in taxi. Un incidente provocato involontariamente dall'avvenenza di Katya la metterà di nuovo a confronto con Pierre. Invitato a salire nel suo loft di New York, Pierre avvierà un'intervista senza esclusione di colpi. Tra rivelazioni e menzogne, soltanto uno porterà il punto a casa.
Al centro delle immagini di Interview, remake americano del film omonimo di Theo van Gogh, c'è paradossalmente quella non-immagine che è la parola, invisibile ma potente. La caratteristica del film di Buscemi è l'apparente assenza di azione. Le "imprese" che hanno determinato i caratteri e la professione dei protagonisti, il cinico giornalista e la capricciosa attrice di soap, sono soltanto evocate dalle battute dei personaggi, che parlano incessantemente perché parlare è l'unico modo in cui possono agire. C'è di più. Steve Buscemi mette in scena una raffinatissima apologia della menzogna. Le azioni e i fatti di vita riferiti non solo non vengono rappresentati ma molto spesso non sono neanche mai accaduti nella realtà del dramma, perché i due protagonisti mentono.
Il Pierre di Buscemi e la Katya della Miller non si dicono che magnifiche bugie: il giornalista inganna l'attrice, l'attrice recita per il giornalista. Pur cercando una sua autonomia rappresentativa e mancando l'evidenza diretta di un sipario che si apre e si chiude all'inizio e alla fine, Interview dichiara un impianto teatrale. Sul palcoscenico del loft, tra scarti, slittamenti, sovrapposizioni e capovolgimenti, i due protagonisti, esemplari nella loro perfidia, si mettono a giocare studiando a tavolino strategie e mosse da seguire per conquistare le confessioni intime della star (lui) o per preservare quella stessa intimità (lei). Tutta l'opera di confronto, scontro e seduzione di Pierre e Katya si muove sui binari di un sottile meccanismo psicologico, volto a compromettere e a sopraffare completamente l'oggetto dell'intervista o l'intervistatore.
Steve Buscemi e Sienna Miller danno prova di un'abilità fisica e tecnica straordinaria, dimostrando il potere alchemico della parola e portando in scena l'eterno gioco dell'apparire e dell'essere. La verità è qualcosa che continua a sfuggire, qualcosa che può svelarsi per rivelarsi subito dopo come ennesima falsa verità. Parola di attore e di autore.
INTERVIEW disponibile in DVD o BluRay |
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Steve Buscemi non è un'attore poliedrico come può esserlo un Pacino o Hoffman. Le parti in cui compare nei suoi film sono sempre istrioniche, narcisistiche al limite della paranoia. Chi non ricorda il Mr. pink delle iene, in cui "bucava lo schermo" mettendo in ombra l'intero cast? Ma non è una star, nei suoi film non è quasi mai protagonista, e come regista [...] Vai alla recensione »
Ci si poteva aspettare che l'ex killer isterico di "Fargo", passando alla regia, si rendesse conto che, come mostrano i Coen, a volte mettere in scena la logica vuol dire metterne in scena l'insita illogicità.Ed invece questa regia(Le altre non le conosco) ha la pretesa di divertirci e lasciarci un messaggio mettendo in scena che il giornalista si rende conto che la ragazza,no, non è così superficiale [...] Vai alla recensione »
Buscemi, volto feticcio dei Coen, dirige con pochi quattrini e una verve tutta indie il remake di un filmculto di Theo Van Gogh, regista assassinato da un fanatico della jihad, interpretandolo con un'eccezionale Sienna Miller. Un'intervista di un giornalista politico caduto in disgrazia a una star della soap-opera si trasforma in un duello psicologico delirante, pieno di colpi bassi e sottili, disprezzanti [...] Vai alla recensione »
Theo van Gogh aveva girato "Interview" in olandese, nel 2003: il film raccontava la guerriglia verbale tra un cronista politico sul viale del tramonto e una biondina famosa per un programma televisivo appena sopra il Grande Fratello. Avrebbe voluto dirigere personalmente il remake americano. Ma intanto aveva firmato un cortometraggio - "Submission", in collaborazione con Ayaan Hirsi Ali – che un musulmano [...] Vai alla recensione »
Interview è un gioco-di-massacro a due soli personaggi; una specie, per intenderci, di Sleuth in versione bisex. Si tratta del remake di un film di Theo Van Gogh, il regista olandese ucciso nel 2004 da un fondamentalista religioso. Progettava di rifarlo lui stesso in America; ora il compito se lo è preso Steve Buscemi, assieme al character di Pierre Peters.
Attenzione. Nel film Interview si parla di deontologia professionale della categoria dei giornalisti. Mezzucci, trucchetti, scorciatoie pur di arrivare nobilmente allo scopo. Potreste impararne delle belle e non comprare più i giornali. Pierre Peders (Steve Buscemi), un reporter che ha intervistato politici e si è occupato di guerre preventive, deve intervistare Katya (Sienna Miller), attrice di popolari [...] Vai alla recensione »
Si può morire di cinema? Sì, persino al di là delle follie omicide e suicide che pervadono Hollywood da quasi un secolo. Può succedere in Olanda, il 2 novembre 2004, a Theo Van Gogh, pronipote del mitico pittore e fustigatore del maschilismo islamico nel corto Submission: part I. Un estremista lo pugnalò, solo per aver fatto il suo lavoro. Talentuoso e provocatorio, era un cineasta idealista e sognatore. [...] Vai alla recensione »
Faccia a faccia, manipolazione per manipolazione. Un giornalista, una diva di soap opera, il loft di lei, il registratore, il computer e la videocamera: una guerra dei sessi a frustrazioni e inganni incrociati. Steve Buscemi dietro la macchina da presa sceglie lo stile di un teatro filmato, la cui dimensione claustrofobica è rotta dalla mobilità nevrotica e dai movimenti fluidi intorno ai volti e a [...] Vai alla recensione »
Il nome del regista olandese Theo Van Gogh, pronipote d'arte troppo in fretta dimenticato, rimarrà legato a "Submission", il corto sulla condizione della donna mussulmana che 3 anni fa gli costò una barbara esecuzione in strada. Ma ha realizzato anche altro: alcune pellicole di midollo europeo che avrebbe voluto trapiantare in remake oltreoceano. Il primo a riprenderne il progetto (altri seguiranno) [...] Vai alla recensione »
Intervista è un film-duello, da camera. Ricorda un po' Gli insospettabili, ma come è stato recentemente conciato per le feste da Branagh. Scritto da dio, direbbe un ateo, e per un po' gradevole, grazie a certi dettagli eccentrici dei due interpreti, nei ruoli del giornalista superbo «da Pulitzer», che intervista (è in ribasso), nell'appartamento di lei, una divetta da soap.
Vaporous and chilled to freezing, “Interview” lacks a single honest moment, but it does have plenty of diverting ones. Directed by the actor Steve Buscemi, and based on an earlier film by the Dutch director Theo van Gogh (whose slaying by an Islamic extremist in 2004 inspired this remake), the movie is one of those chatty, catty, conceptual face-offs that are often best left to the stage and [...] Vai alla recensione »
Pierre, giornalista politico, viene inviato dal giornale a intervistare la bella Katya, protagonista del gossip e di un horror dal titolo Killerbody Part 4. Si detestano ancora prima di essersi incontrati. Per quasi tutto il tempo rimangono chiusi nell'elegante loft newyorkese di lei, tra pillole, tirate di coca, sigarette, telefonate private e sbirciate nel computer.
Theo Van Gogh è un regista olandese ucciso tre anni fa dai fondamentalisti arabi. Nasce cosi Interview, remake dallo stesso titolo di quello girato da Van Gogh nel 2003, al quale Buscemi rende omaggio. Un giornalista depresso intervista una diva delle soap in una notte che vale una vita. Il duello dialettico tra i due si trasforma in un'analisi spietata e umanissima.
Chi è più bugiardo, un giornalista o un'attrice? E nel confronto diretto sarà più scaltro l'inviato di guerra uso a schivare bombe e mercenari, o la divetta sexy e capricciosa? Non è una domanda retorica: vedere per credere Interview, remake Usa di un film del 2003 di Theo Van Gogh, il provocatorio regista olandese ucciso da un fanatico islamico nel novembre 2004.
Un cronista di guerra, ora giornalista politico di Washington, viene depistato a intervistare una giovane star di soap opera, affascinante quanto volubile. Si spostano dal ristorante, dove l'incontro fallisce per eccesso di aggressività reciproca, al loft dell'attrice, dove diventa chiaro che siamo in un dramma da camera a due voci in cui si srotolano i temi d'attualità (guerra, massmedia.
Uno dei tre remake USA di suoi film che Theo van Gogh voleva dirigere, prima di esser assassinato nel 2004. Realizzato in omaggio alla sua memoria, è l'aggrovigliato e avvinazzato faccia a faccia newyorkese tra Katya (Sienna Miller), starlet di horror, e di uno pseudo Sex and the City e il giornalista Pierre (Steve Buscemi, che è anche il regista) spedito a intervistarla.
Una diva tv e un giornalista politico in una intervista sbagliata: Steve Buscemi ignora tutto di lei, la tratta con degnazione; Sienna Miller è insicura, intelligente e sofferente. Oscillano tra ostilità e attrazione. Lei ha un cellulare rosa il cui squillo è il latrato di un cane; lui dà saggi consigli. Tutti e due sono infelici, la lotta tra vinti non ha vincitori e molto interesse.
Reporter di guerra in crisi accetta suo malgrado di intervistare reginetta delle soap. Inizialmente è scontro, ma poi... Buscemi rifà negli Usa un film del regista olandese Theo van Gogh, trucidato dai fondamentalisti. Unità di luogo e (quasi) di tempo, camera a mano e digitale spinto: la tenuta drammatica non sfugge, l'utilità del tutto sì. DISCRETO - PER ORFANI-DOGMA Da ViviMilano, aprile 2008 [...] Vai alla recensione »
Interview, diretto da Steve Buscemi, fa parte di un trittico di film legati dalla memoria di Theo Van Gogh, il regista olandese assassinato nel 2004 da un estremista islamico. Lo stesso Van Gogh pensava di rifare tre suoi lavori in America, con attori americani: i suoi vecchi collaboratori hanno pensato di realizzare il progetto coinvolgendo registi/attori che, spesso, non conoscevano i film originali [...] Vai alla recensione »