Anno | 2006 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Regia di | Danilo Proietti, Massimiliano D'Epiro |
Attori | Primo Reggiani, Michele Alhaique, Victoria Larchenko, Gaia Bermani Amaral, Francesco Venditti Giovanni Capalbo, Lola Ponce, Eros Galbiati, Gianmarco Tognazzi, Rita Rusic, Loris Loddi. |
Uscita | venerdì 15 maggio 2009 |
MYmonetro | 2,63 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 19 ottobre 2017
In Italia al Box Office Polvere ha incassato 8,3 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Domini è un giovane filmmaker introverso e apparentemente anaffettivo che si muove in una quotidianità dominata dalla droga con lo sguardo vigile ed accurato di una macchina da presa. Mediante l'amico Giona, aspirante attore cocainomane interessato ai facili guadagni dello spaccio, Domini trova il modo di riprendere con l'automatismo dei suoi "occhi" tutto un cupo universo fatto di esperienze dirette di tossici più o meni redenti e della violenza bruta che regola il sistema dello spaccio romano.
Anche se la pellicola di D'Epiro e Proietti è stata concepita e realizzata con almeno due anni d'anticipo, è impossibile non metterla in relazione con un altro film che affronta lo stesso tema, il consumo di droga, cercando il massimo di aderenza possibile al punto di vista interno alla realtà dei fatti: Sbirri, con Raoul Bova. Entrambi trovano origine a partire da un progetto documentario precedentemente realizzato (curiosamente chiamato in ambedue i casi Cocaina, pur trattandosi di opere differenti) e allo stesso modo procedono in questo percorso divulgativo di indagine e di ammonimento lavorando al massimo su enfasi e sugli effetti di drammatizzazione. Ma, mentre il film-reportage di Roberto Burchielli è un tentativo di dimostrare il valore delle forze di polizia nel loro lavorare sul campo, in Polvere viene invece deliberatamente oscurato qualunque emblema di correttezza o anche solo presunta moralità cui poter fare appiglio.
Scelta coraggiosa e più che apprezzabile dunque quella di D'Epiro e Proietti, intenzionati a dimostrare come la possibilità di redenzione dalla droga stia tutta al di fuori della cornice dello schermo, direttamente nella coscienza del singolo spettatore. Peccato solo che questo progetto di coinvolgimento non poggi le sue basi su un adeguato effetto di straniamento o comunque su una ricerca più sincera di una presa di coscienza, ma solo su di un catalogo di cliché visivi presi in prestito soprattutto da Tarantino o da Guy Ritchie, che, come è noto, propongono un cinema già a loro volta costituito di rielaborazioni e citazioni. Fa davvero una strana sensazione sentire la voce di Christian Iansante (già voce del protagonista di Trainspotting) elencare nomi e soprannomi di varie droghe; così come quando si assiste alle efferatezze di gangster dalla psicologia monodimensiale o a innesti realizzati in disegno animato, il riferimento cinematografico è sempre più che letterale. Sia ben chiaro, non c'è niente di male nel voler realizzare un prodotto che riutilizzi il linguaggio del cinema attualmente più in voga per fini divulgativi. Ma resta il fatto che un progetto con tale obiettivo perde inevitabilmente gran parte della sua forza nel momento in cui la citazione divenga cognitivamente fin troppo riconoscibile come finzione e l'immaginario soppianti la realtà. Non basta una drammaticità ostentata per fare una tragedia e per dar luogo a una catarsi, occorre anche la necessità di poter credere veramente a tutto quello che stiamo vedendo.
POLVERE disponibile in DVD o BluRay |
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ERA DA TEMPO CHE NON VEDEVO UN FILM ORRIBILE E INSULSO COME QUESTO NON CI SONO ALTRE PAROLE PER DEFINIRLO
Film verita' sulla droga, a cio' che porta,persone incanalate in un tunnel ove e' impossibile uscirne...vivi.Film crudo, reale,contemporaneo,scandaloso,scabroso,da vedere....anche per curiosita' per far aprire gli occhi ai giovani che ancor oggi si buttano nella droga e/o ne fanno uso.Complessivamente un film documentario piu' che discreto ma intenso e vero.Voto 6+
Personaggi che parlano direttamente alla macchina da presa, un giovane aspirante regista (Primo Reggiani) che con la scusa di indagare e raccogliere materiale per un film sul mondo della coca si trova a giocare col fuoco, giovani e meno giovani che decantano estasiati gli effetti dello sballo, un altro apprendista stregone, stavolta un attore (Michele Alhaique), che si affianca al regista, per di più [...] Vai alla recensione »