Titolo originale | Hilfe, ich bin ein Junge |
Anno | 2002 |
Genere | Fantastico |
Produzione | Germania |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Oliver Dommenget |
Attori | Sarah Hannemann, Nick Seidensticker, Philipp Blank, Pinkas Braun, Nina Petri . |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro |
Condividi
|
Ultimo aggiornamento giovedì 19 novembre 2009
Per Emma, undici anni, la vita non è semplice: sua madre si aspetta sempre che lei sia la migliore e il suo terribile allenatore di nuoto vuole trasformarla ad ogni costo in una campionessa olimpionica. Il film ha ottenuto 1 candidatura al Festival di Giffoni,
CONSIGLIATO N.D.
|
Per Emma, undici anni, la vita non è semplice: sua madre si aspetta sempre che lei sia la migliore e il suo terribile allenatore di nuoto vuole trasformarla ad ogni costo in una campionessa olimpionica. Dopo essere stata presa in giro per l'ennesima volta da Mickey, un compagno di classe, Emma desidera solo diventare qualcun altro. Grazie ad una magia, il suo desiderio viene esaudito ma non esattamente come avrebbe voluto: il mattino seguente Emma si trova trasformata in Mickey e Mickey in Emma. Insieme al loro amico Quattrocchi cercheranno di far tornare le cose al loro posto intraprendendo l'esperienza piú avventurosa della loro vita.
Aiuto, sono un ragazzo! appartiene al sottogenere del body-switch movie, basato sullo scambio – dalle cause magiche e dagli effetti comici – di corpi. Al contempo affronta tematiche profonde che superano il sottogenere: prima fra tutte, l’incomunicabilità tra le persone (tra sessi, tra coetanei, tra bambini e adulti, tra figli e genitori). Lo scontro tra coetanei e tra sessi è esemplificato per il mondo dei ragazzi da Emma e Mickey: il film è anche la storia del loro avvicinamento reciproco. Per quanto riguarda il rapporto tra generazioni diverse: la madre di Emma è un’ex atleta piena di rimpianti, e riversa sulla figlia la speranza di coronare, per interposta persona, i propri sogni mancati, trasformando Emma in un riverbero della propria personalità. Emma, stanca di agire in funzione dei desideri della madre, non riesce però a esprimerle ciò che sente. I genitori di Mickey sono in crisi e non ascoltano il figlio: come Emma, Mickey non riesce a esprimere ciò che sente, non riesce a farsi ascoltare dai suoi genitori. Solo alla fine Emma riuscirà ad aprirsi con la madre e i genitori di Mickey scopriranno i sentimenti e il talento nascosti del ragazzo. Il film mostra anche che due individui appartenenti a generazioni lontane, come Quattrocchi e il mago, possono incontrarsi e stabilire un dialogo. Il mago trova in Quattrocchi il suo successore, e qui si aprono altri temi: il passaggio del testimone da una generazione all’altra, come necessità umana e sociale; l’insegnamento come chiave per la crescita e la maturazione; il percorso dell’educazione, del dover essere della catena pedagogica della vita umana.