Titolo originale | De-Lovely |
Anno | 2004 |
Genere | Musicale |
Produzione | Gran Bretagna, USA |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Irwin Winkler |
Attori | Jonathan Pryce, Kevin Kline, Ashley Judd, Angie Hill, Keith Allen, Kevin McNally Sandra Nelson, Allan Corduner, Peter Polycarpou, James Wilby, Kevin McKidd. |
Uscita | venerdì 15 ottobre 2004 |
MYmonetro | 3,13 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 5 marzo 2020
Un grande compositore, Cole Porter e una colonna sonora che fa avanzare il film grazie ai numerosi interpreti molto noti che si sono prestati per l'operazione. Il film ha ottenuto 2 candidature a Golden Globes, In Italia al Box Office De-Lovely - Così facile da amare ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 206 mila euro e 90,9 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Un grande compositore, Cole Porter e una colonna sonora che fa avanzare il film grazie ai numerosi interpreti molto noti che si sono prestati per l'operazione. Il film sta quasi tutto qui. Non si può non reagire con un sorriso a LET'S MISBEHEAVE o con una nota di sentimentalismo misto a malinconia a NIGHT AND DAY. Solo che, oltre a questo, nel film resta ben poco. A parte i riferimenti precisi e ripetuti alla bisessualità del musicista e, nella parte finale, alla caduta da cavallo che lo costrinse all'amputazione di una gamba. Questo perchè la sceneggiatura lo ingabbia in modo rigido in un percorso biografico 'in forma di musical'. L'ascolto se ne avvantaggia. La visione, nonostante gli abiti firmati Armani, un po' meno.
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Il film di Irwin Winkler ha colmato i vuoti lasciati dalla precedente biografia cinematografica realizzata nel 1946 con Cary Grant nella parte del compositore, a quell’epoca ancora vivo e vegeto. Era intitolato “Night and day”, come l’omonima canzone, ed era stato massacrato nell’edizione italiana, intitolata “Notte e dì” con Grant/Porter che parlava [...] Vai alla recensione »
Un magnifico film dedicato a chi apprezza la musica e il bel canto. Uno spettacolo completo che riempie l’animo e gli occhi, scende giù per il cuore che palpita ancora battiti d’amore al suono del pianoforte e s’agita con la danza del bel ballo. Un film perfetto nel suo genere. Buona la sceneggiatura, ottima la scenografia, superlativa la coreografia.
Nel film - una biografia -, la vita di Cole Porter sembra essere solo un esile filo rosso che percorre la sua musica: per oltre i 3/4 del tempo si presentano, infatti, parti dei musical e di singole canzoni scritti dall'artista, utilizzando anche la voce di grandi interpreti. Porter rivede la propria vita messa in scena dal regista Gabe (l'arcangelo Gabriele?) come fosse un unico spettacolo [...] Vai alla recensione »
Dopo il notevole successo di Chicago, si fa largo un altro musical, leggiadro e intrigante, dilettevole, delizioso, De-lovely. Di nuovo una biografia di Cole Porter, probabilmente il songwriter più bravo del Novecento, giochi di parole e soavi musiche in una sola persona, meglio di Lennon-Mc Cartney e di Rodgers-Hart (peraltro omaggiati e citati in Well, Did You Evah).
De-Lovely è un film triste, pieno di canzoni allegre. La biografia musicale di Cole Porter, d’altronde, non poteva essere diversa. Perché piena di contraddizioni è stata tutta la vita del grande compositore, così in bilico fra l’esistenza scintillante e gli incidenti, le malattie, i ventisei interventi chirurgici. Fra il forte amore per la moglie e l’omosessualità, fra il gusto per l’eleganza e l’inclinazio [...] Vai alla recensione »
L’America degli anni 30, le canzoni di Cole Porter, leggerezza e lustrini, romanticismo e ombre, sono questi gli ingredienti di «De-Lovely - Così facile da amare», il musical dedicato a Cole Porter, diretto dal veterano Irwin Winkler, che ha chiuso lo scorso festival di Cannes e arriva ora nelle nostre sale. I protagonisti Kevin Kline e Ashley Judd sono arrivati a Roma (a Villa Medici, per rendere [...] Vai alla recensione »
Basta qualche parola in un italiano incerto, qualche sguardo ammirato al panorama di Trinità dei Monti, qualche gesto buffo come appoggiare la fronte sul microfono mentre ascolta attento le dichiarazioni del regista Irwin Winkler e della partner Ashley Judd, ed ecco che Kevin Kline torna a far sorridere. Come ha fatto spesso in alcuni dei suoi film più celebri, da «Un pesce di nome Wanda» (che gli [...] Vai alla recensione »
Ogni tanto capita che nasca un talento iconoclasta, capace di assorbire le forme della tradizione (musicale, letteraria, pittorica, poetica) solo per superarle con egocentrica nonchalance. E così facendo, gettare i semi del rinnovamento. Un artista che ha la genialità anticonformista dei Mozart, degli Wilde, dei Baudelaire o dei Picasso. A questo circolo esclusivo appartiene anche Cole Porter: seduttore, [...] Vai alla recensione »
La vita e le opere del grande compositore americano Cole Porter (Kevin Kilne), dandy, bisessuale, affamato di vita, facile alla gaiezza quanto alla malinconia. Rivedendo come in un musical le tappe fondamentali della propria vita, Porter, giunto al crepuscolo dell’esistenza, assiste allo spettacolo delle sue irrinunciabili passioni omosessuali con i giovani dei primi club gay hollywoodiani e dell’amore [...] Vai alla recensione »
A qualcuno piace Musical E a Hollywood rilanciano la moda del genere, mai restrittivamente di nicchia, ma negli ultimi smaliziati armi Novanta caduta pericolosamente in disuso, pronta comunque a tornare in primissimo piano oggi, soprattutto dopo le incoronazioni da Oscar del pluripremiato «Chicago» di Rob Marshall e - perché no? - di un riconoscimento come quello attribuito all’ultima edizione della [...] Vai alla recensione »
Vita di Cole Porter fuori dagli schemi edulcorati e un po’ vigliacchi del vecchio classico, Notte e dì, diretto da Michael Curtiz nel 1948, dove non si faceva cenno all’omosessualità dichiarata del musicista e, perciò, non acquistava spessore l’eccezionalità del rapporto tra Porter e la moglie Linda: rapporto, vita e spirito da anni 20, dove il puritanesimo venne messo nel sacco dall’intelligenza, [...] Vai alla recensione »
Era l'unico in grado di far parlare il Mahatma Gandhi col Napoleon Brandy, di scrivere canzoni d'amore con l'espressioni quotidiane del lattaio o del portalettere su una musica inebriante. Insomma una nuova biografia di Cole Porter, geniale compositore americano, che vuole ogni tanto citare anche i suoi vizietti (bottiglia di whisky sul pianoforte, sigarette a tutto spiano, intense amicizie maschili) [...] Vai alla recensione »
Cole Porter (1892-1964), autore di canzoni bellissime («Begin the Beguine», «Night and Day», «I Love Paris», «Love for Sale»), uno dei maggiori compositori americani di musica leggera, ha poca fortuna con le biografie cinematografiche. La precedente, che non lo nominava, «Notte e dì» di Michael Curtiz con Cary Grant (1946), cancellava e rimuoveva l'omosessualità del musicista; quella attuale fa quasi [...] Vai alla recensione »