Il vestito da sposa

Sarebbe un film coraggioso quello di Fiorella Infascelli, appartenente a una dinastia cinematografica cui dedicò più di un decennio fa il suo Zuppa di pesce (e alla quale peraltro appartiene anche il più giovane Alex). Coraggioso nel mettere in scena e in piazza delle inquietudini inconfessabili. La vicenda, ambientata in uno scenario di campagna e di piccoli centri dove tutto sembra avere un ordine [...] Vai alla recensione »

Il cinema della regista de Il vestito da sposa, Fiorella Infascelli, appartenente a una grande famiglia del cinema romano, già autrice de La maschera, di Zuppa di pesce, ha caratteristiche originali e rare: i suoi film hanno una semplicità che non è certo mancanza di artificio (questo sarebbe impossibile, in una narrazione d’invenzione), ma profondità, naturalezza, conoscenza dei sentimenti; rifiutano [...] Vai alla recensione »

Eppure è proprio una storia vera e Fiorenza Infascelli l’ha solo ricamata e poi filmata sul set. Una donna che si innamora del suo stupratore. Una donna che si innamora del suo stupratore senza sapere che è lui lo stupratore. «Avevo visto in tivù - ha spiegato la regista Fiorella Infascelli parlando de Il vestito da sposa da oggi nei cinema - l’intervista a una donna in carcere che si era innamorata [...] Vai alla recensione »

Una giovane ragazza di campagna è in procinto di convolare ad agognate nozze. Ma qualche settimana prima dell’evento viene violentata da un gruppo di uomini, proprio sotto l’albero in cui era solita flirtare amorevolmente col suo promesso sposo. La frattura è secca e brutale. L’elaborazione del lutto lenta e dolorosissima. Il quasi marito scappa, la madre (l’intensissima Piera Degli Esposti) della [...] Vai alla recensione »

Nello spettacolo italiano Fiorella Infascelli, figlia di un noto produttore cinematografico, si è conquistata, da qualche tempo uno spazio decoroso. Sia quando ha esordito in televisione con Ritratto di donna distesa, sia, più tardi, come sceneggiatrice e regista di due film non privi di interesse, «La maschera», una sorta di amori non corrisposti ambientata nel Settecento.

Ha ragione la regista Fiorella Infascelli a scrivere, nelle note di regia, che Il vestito da sposa non è un film sullo stupro, ma stilla violenza, concetto più ampio e sfumato. Andremmo oltre: Il vestito da sposa non parla tanto della violenza subita, quanto dell’oscuro viaggio che la vittima deve compiere per tornare a vivere. Viaggio ancora più complicato, se lo stupratore torna in veste di agnello. Stel [...] Vai alla recensione »

Stella (Maya Sansa), futura veterinaria di campagna, s'innamora dello strano Franco (Andrea Di Stefano), il sarto-stilista che le creò un magnifico abito da sposa ma poi l'ha sequestrata incappucciata picchiata e violentata, con tre amici cacciatori, sotto un ulivo (lei ignora che sia lui). Dopo il trauma subìto il matrimonio salta, Stella sconsacra l'abito, prende al volo un lavoro in pasticceria, [...] Vai alla recensione »

Chiede incuriosita Stella al fidanzato: «Chi c’era prima di me?)). «Mia madre», sibila Franco. Una risposta che allarmerebbe qualsiasi donna. Ma Stella vuole solo dimenticare. A un mese dalle nozze con un sindacalista, fu violentata a turno da quattro cacciatori, sotto una quercia, un sacco di tela grezza in testa perché non li riconoscesse. II matrimonio saltò, lei discese i gradini dell’inferno prima [...] Vai alla recensione »