Anno | 1970 |
Genere | Western |
Produzione | Italia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Mario Costa |
Attori | Klaus Kinski, Gabriella Giorgelli, Andrea Aureli, Luisa Rivelli, Bruno Boschetti Cristina Josani, Ivana Novak, Paolo Casella, Giuseppe Cardillo, Remo Capitani, Giuliano Raffaelli. |
MYmonetro | 2,17 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 15 marzo 2015
Un losco figuro vuole impadronirsi di una miniera. Tende un agguato al proprietario e lo uccide. E continuerà a uccidere chi ha visto (o sospettato) i...
CONSIGLIATO NÌ
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Johnny Laster è un pistolero che, insieme a un altro malvivente che lo ingaggia, assale e uccide il ricco Powers, noto per la sua ricchezza ma anche per la sua generosità, che ha deciso di vendere una parte ingente della sua proprietà. L'uomo però non ha con sé il denaro. Questo scatena la furia omicida di Johnny che, come prima cosa, vuole eliminare il suo complice affinché non faccia il suo nome.
Mario Costa è passato alla storia del cinema italiano per le sue qualità di regista dei cosiddetti film-opera non certo per questo suo spaghetti-western. Aveva già diretto Buffalo Bill, l'eroe del Far West e anche lì non aveva dato grande prova ma si trattava comunque di un film ispirato alla classicità del genere. Qui si nota che è a quella tipologia di messa in scena che si ispira perché del genere creato in Italia il film non ha praticamente nulla sia nello stile che nelle ambientazioni.
Un discorso a parte va invece fatto per Klaus Kinski al quale viene chiesto di prodursi, più che nei panni del killer assetato di denaro in quelli di uno psicopatico maniaco sessuale che cerca di possedere ogni donna che incontra. L'attore non fa alcuna fatica a calarsi nel ruolo ma questo non è sufficiente per risollevare le sorti di un film (l'ultimo in ordine cronologico nella filmografia del regista) che finisce con l'appoggiarsi solo sulla sua presenza. Anche lui aveva bisogno di chi sapesse trasformare in positività sullo schermo quelli che erano i suoi tratti caratteriali talvolta distruttivi. Non tutti sono Herzog.
Costa,all'ultima regia,più che un western sembra voler girare un resoconto delle smanie principali di Kinski:l'appetito sessuale e gli scatti di ira.La trama si limita a un campionario di sparatorie intervallate dal protagonista che quando non uccide salta addosso ad ogni fanciulla che incontra(ma aldilà di un pò di palpate non si va).