Anno | 1991 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Antonio Capuano |
Attori | Nando Triola, Gino Apicella, Giorgio Alberti, Roberta Leighton . |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,08 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 14 marzo 2011
Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento,
CONSIGLIATO SÌ
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Un buon esordio italiano. Il problema dei minori che vivono lontani dalla legge e finiscono nelle reti della camorra è analizzato in maniera molto realistica. Vito è il nome di uno di questi ragazzi. Attraverso le loro storie, tra scippi e sogni ingenui (legati al mondo del cinema d'azione e alla televisione), si trova una conferma sul disagio giovanile dell'ultimo decennio.
Opera prima di uno scenografo,anche sceneggiatore(premio Solinas 1988).Uno dei film nostrani più riusciti dei primi anni novanta,una rappresentazione cruda e sincera dell'infanzia rubata di Napoli(anche se la camorra resta principalmente ai margini).Ispirato ad un fatto di cronaca.Perfetto il cast di giovanissimi e azzeccata l'idea di inframmezzare la vicenda con continui siparietti e scene di film [...] Vai alla recensione »
Una stella...film decisamente mediocre. Non riesco ad attribuire un voto diverso a questo film, che mi ha profondamente delusa. Sono napoletana, capisco quella realtà e amo il genere. Avevo già assistito alla visione di "Pianese Nunzio 14 anni a maggio" e de "La guerra di Mario", di Antonio Capuano, ma "Vito e gli altri" non mi ha dato alcuna emozione.
Film vero.. Questa è la Napoli che non si vede in Tv.. L'infanzia perduta che diventa delinquenza perchè la vita non ha offerto nient'altro. Di questo film ho una copia VHS originale.. Vita vera, senza sconti. Antonio Capuano non ha moralismi, non nasconde niente e ti sbatte in faccia tutto.. Il degrado che tutto avvolge.. il degrado dei quartieri che si riversa nelle persone [...] Vai alla recensione »
Napoli oggi. Vito ha dodici anni. Quando l’esordiente Antonio Capuano ce lo presenta, suo padre, la notte di Capodanno, gli ha appena ucciso, in un raptus, la mamma e un fratellino e lui l’ha scampata quasi per miracolo. Finisce in casa di una zia che non gli dice mai nulla e cui non dice mai nulla. Passa i suoi giorni sulla strada e comincia subito la discesa: furti, scippi, spaccio di droga, rapine, [...] Vai alla recensione »