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di Alessandro Stellino, Direttore Artistico Festival dei Popoli
					
			
 
								
	
			
							Giunge alla 66esima edizione, il Festival dei Popoli di Firenze, la più antica manifestazione interamente dedicata al cinema documentario in Europa e la più prestigiosa in Italia. 
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Tantissimi i film in programma che spaziano dai temi d’attualità alla musica e al ruolo dell’arte nella nostra società. Una selezione sarà anche online su MYmovies ONE dal 2 al 12 novembre per tenere gli occhi ben aperti sul presente e testimoniare le ingiustizie e le problematiche che ci circondano ma anche la necessità, sempre più impellente, di guardare al pianeta come casa di tutte le genti e specie, e come tale impegnarsi per la sua salvaguardia.
La strada per il rispetto dei più basilari diritti umani è ancora lunga in un mondo in cui esiste ancora la schiavitù: in Slave Island di Jimmy Hendrickx e Jeremy Kewuan scopriamo che nell’isola indonesiana di Sumba, benché legalmente abolita, viene ancora praticata. The Trials di Marta Massa e Domani. Il viaggio di Maysoon Majidi di Vincenzo Caricari e Barbara Di Fabio ci ricordano come anche i governi occidentali siano disposti a negare la libertà dei cittadini quando questi si oppongono ai fascismi manifestando il loro attivismo politico.
						
							In un’epoca di sfacelo degli ideali come quella che stiamo vivendo, è giusto omaggiare chi è stato un punto di riferimento per intere generazioni come Sandro Pertini, raccontato in Il settimo Presidente di Daniele Ceccarini e Mario Molinari, perché “non vi può essere vera libertà senza giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà”.
Le donne sono al centro di un festival nel cui programma più della metà dei film sono girati da registe: tra gli imprescindibili della sezione “Feminist Frames” c’è The Long Road to the Director’s Chair di Vibeke Løkkeberg, testimonianza filmata del primo Seminario Internazionale del cinema femminile tenutosi a Berlino nel 1973. Un momento di confronto su disparità, marginalità e sessismo.
Nella sezione di grande successo “Let the Music Play” spicca In Hell With Ivo di Kristina Nikolova su un irriverente cantante queer bulgaro, assurto a caso internazionale per lo stile e i contenuti trasgressivi, scandalosi per l’omofobo paese natio. E ci sono anche le riprese inedite di Nova ‘78 sull’evento tenutosi a New York nel 1978 per celebrare il genio anti-convenzionale di William S. Burroughs con la partecipazione di Laurie Anderson, Patti Smith, Allen Ginsberg, Philip Glass e Frank Zappa, tra i tanti.
						
							Ricchissima la scelta di film per i più piccoli: The Deaf Music, un progetto inclusivo dimostra che l’orchestra di bambine e bambini con problemi di udito suona come tutte le altre.
Imperdibile infine il secondo appuntamento dedicato al legame tra documentario e finzione che caratterizza l’approccio di tante e tanti filmmaker del panorama nazionale nell’ultimo decennio. A dialogare stavolta saranno due coppie di registi che stanno contribuendo a riscrivere le pratiche consuete del “cinema del reale” con approcci originali e un forte radicamento nei territori umani e geografici d’elezione: Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis insieme ad Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman.