venerdì 18 ottobre 2024 - Festival
La 17° edizione dello Schermo dell’arte diretto da Silvia Lucchesi si svolgerà a Firenze dal 13 al 17 novembre 2024. Il Festival di cinema e arte contemporanea, sostenuto da Fondazione CR Firenze e che rientra nel programma 50 giorni di cinema a Firenze, torna per offrire al pubblico una selezione della più recente produzione di film d’artista e di documentari sull’arte contemporanea che affrontano temi politici, sociali, ambientali, identitari, che sono da sempre al centro dell’interesse del Festival, attraverso finzione, documentario e uso delle nuove tecnologie.
Il Cinema La Compagnia di Firenze sarà come sempre il centro del Festival. Come gli altri anni, anche questa edizione si espanderà online con lo streaming di una selezione dei film del programma (fino al 24 novembre 2024) sul nuovo canale permanente Lo schermo dell’arte su MYmovies ONE.
In Prima mondiale, la live performance Edge of Life (2024) dell’artista americano John Menick, commissionata dallo Schermo dell’arte, aprirà questa edizione del Festival: l’artista dialoga con un computer senziente sulla possibilità dell'immortalità digitale. Una strana indagine su come il digitale trasforma i confini del vivente.
È dedicato all’artista e filmmaker americana Garrett Bradley, il Focus con cui Lo schermo dell’arte celebra ogni anno una figura che si è distinta nell’utilizzo innovativo e sperimentale del linguaggio cinematografico. Il lavoro di Bradley si caratterizza per la fusione di uno stile visivo estremamente personale con cui l’artista indaga conflitti umani e ingiustizie sociali.
Evento speciale del festival sarà la presentazione di exergue – on documenta 14 (2024) del regista greco Dimitris Athiridis che per due anni ha seguito la preparazione di documenta 14 filmando le riunioni e i sopralluoghi del direttore artistico Adam Szymczyk e del suo team curatoriale. Il film, dalla straordinaria durata di 14 ore, è un’esplorazione senza precedenti del dietro le quinte del mondo istituzionale dell'arte contemporanea.
CONTINUA A LEGGERE
Al centro del programma sono i film d’artista, voci e forme nuove del panorama delle moving images internazionali. Tra questi, la prima mondiale di The Speech di Lina Lapelyt? che nel 2019 ha ricevuto il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia per il Padiglione della Lituania, film della performance con 100 bambini e bambine che si è tenuta a settembre 2024 nell’ambito del Festival d’Automne, alla Bourse de Commerce-Pinault Collection di Parigi, riflessione sul fallimento del linguaggio e sulla frattura vissuta dalle giovani generazioni sempre più urbanizzate, distanti dagli ambienti naturali.
Inoltre, in anteprima alla presenza di autori e autrici, 'Lolo & Sosaku' The Western Archive (2024), personale rivisitazione del genere western tra fiction, documentario e cinema d’autore del poliedrico artista spagnolo Sergio Caballero, direttore del Sónar Advanced Music and Multimedia Art Festival; Among the Palms, the Bomb, or: Looking for Reflections in the Toxic Field of Plenty di Lukas Marxt e Vanja Smiljanic, girato nel Salton Sea, a sud della California, desolato luogo desertificato dove gli Stati Uniti hanno testato le bombe atomiche che distrussero Hiroshima e Nagasaki. The Invisible Worm (2024) dell’artista anglo-palestinese Rosalind Nashashibi sull’amicizia che può esistere tra due donne artiste, l’autrice e la scultrice danese Marie Lund; The Book of Flowers (2023) dell’artista polacca Agnieszka Polska nel quale composizioni visive di fiori vivono grazie all’uso dell’AI e dell’animazione.
Tra le altre proiezioni, tornerà allo Schermo dell’arte uno degli artisti italiani che, tra le nuove generazioni, si sono distinti maggiormente nel panorama internazionale per l’utilizzo sperimentale del video, Diego Marcon (1985) con il suo recente La Gola (2024), racconto epistolare tra due personaggi, Gianni e Rossana, bambole iperrealistiche animate digitalmente, che esplora in maniera innovativa la narrazione visiva del melodramma.
Lo schermo dell’arte presenterà inoltre una selezione di alcuni tra i più recenti documentari su protagonisti e su vicende poco conosciute dell’arte contemporanea.
Tra questi, la prima europea di Art of Diplomacy (2023) del regista brasiliano Zeca Brito, ricostruzione di un’affascinante vicenda di diplomazia culturale che in piena Seconda Guerra Mondiale coinvolse l’arte del modernismo brasiliano e Arte Povera, Appunti per la Storia (2023) di Andrea Bettinetti, sulla forza dissacrante di un movimento e di un gruppo di giovani artisti che hanno inciso profondamente sul panorama dell’arte contemporanea non solo italiana.
Tra i documentari anche il nuovo restauro in 4 K eseguito dall’Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij in collaborazione con Fixafilm e Polish National Film Archive di Tempo di viaggio di Andrej Tarkovskij e Tonino Guerra (1983), il celebre documentario sul viaggio compiuto dal maestro del cinema russo con l’amico sceneggiatore Tonino Guerra alla ricerca delle location per il film Nostalghia.