Il titolo di pre-apertura della Mostra del Cinema ha affascinato senza riserve il pubblico online.
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La 77.ma Mostra del Cinema di Venezia inizierà solo oggi ma ha già regalato un grande spettacolo agli abbonati della Sala Web. Il titolo di pre-apertura Molecole, infatti, ha conquistato gli spettatori online, affascinati e commossi dalle incredibili immagini di una Venezia deserta e dalle immagini del regista che prova a mettere in scena un dialogo con il suo defunto padre.
Andrea Segre intraprende un viaggio intimo all’interno di una città svuotata dall’emergenza Covid che ricorda simbolicamente lo stato d’animo di un figlio che deve accettare la scomparsa del proprio padre. “Film di una bellezza struggente e devastante” scrive uno spettatore, unendosi a tanti altri “vicini di posto” che unanimemente hanno promosso il film per il suo malinconico fascino.
Molecole sarà disponibile per gli accreditati della Sala Web fino a giovedì 3 settembre alle 21.00.
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Ecco intanto i migliori commenti arrivati finora:
Un racconto malinconico e poetico, l’omaggio ad una città metafisica e materica al tempo stesso, il ricordo amorevole di un padre.
Delicato e poetico. un buon inizio per questo festival nell’anno della pandemia.
Un film lieve e nostalgico che si intona perfettamente con la malinconia veneziana ...molto bello l’effetto del bianco e nero che riflette lo spirito della quarantena..
Un evento apocalittico ci restituisce una Venezia unica, silenziosa, che si specchia solitaria nella sua laguna; i ricordi affiorano così più facilmente dal passato, e si intrecciano con riflessioni su destino, vita e morte, fra molecole e virus…
Splendido... molto emozionante!
Molto bello il film, molto bella Venezia
Molto intimo e in qualche modo come la città misterioso e senza tempo
Malinconico e poetico.
Venezia, un padre e riflessioni sulla vita
Studiavi la materia e di solo materia siamo fatti... ed io sono d'accordo con te... ma la nostra materia è molto fragile. inevitabilmente fragile ... chi ci guarda Ulderico?
Documentario poetico e delicato
Film di una bellezza struggente e devastante.
Film devastante (nel senso buono del termine)
Molto, molto bello
Melanconico, sia nel ricordo del padre, che nel racconto degli abitanti di Venezia, tutto di fronte all'isolamento provocato dalla quarantena
Delicato, poetico, personale e perfettamente malinconico.
Emozionante questa lettera d'amore di un figlio a suo padre, in una venezia spettrale, a causa degli eventi, ma finalmente vera…
Struggente il rapporto irrisolto tra padre e figlio in una struggente città svuotata dagli eventi
Molto, molto bello! una venezia unica, magica, irreale, da sogno…
Riesce ad emozionare, a far entrare lo spettatore nel cuore di venezia e dei veneziani, portandolo a riflettere delicatamente sul rapporto tra solitudine e vulnerabilità: non mi sembra poco
Capolavoro, grazie
Viaggio intimo e commuovente, molto originale l'aver messo a confronto il rapporto con il padre e lo stato d'animo comune durante la quarantena. immagini molto belle, riescono a trasportarti come lo fa il mare nei canali di venezia. e' un piacere per gli occhi e per l'animo questo documentario. Complimenti a Segre!
Estremamente intimo anche se affronta temi comuni come lo stato d’animo durante la quarantena. Una visione di Venezia assolutamente fuori dagli schemi. Commovente e coinvolgente
Ottimo documentario. Bellissime immagini, interessanti le interviste, bello il confronto venezia/rapporto con il padre. Bravo Andrea Segre.
Arriva l'imprevisto e sconvolge le nostre piccole vite e i nostri piani. una narrazione davvero ispirata e poetica, una riflessione profonda che collega le immagini girate da un figlio e le immagini girate da un padre.
Molto poetico, curato, raffinato e crudo. Bello.
La ricerca intima ed emozionante delle proprie radici. ricerca vana ma non inutile. Alcune cose non le saprà mai, come tutti noi d'altronde. La fragilità della vita, e di venezia. eppure entrambi bellissime, anche se a volte ci si sente così soli.
Un luogo dell'anima dell'autore e di tutti noi. se salviamo e conosciamo Venezia salviamo noi stessi