Il racconto intimo di una campionessa raccontato con grande intelligenza e maturità artistica.
di Martina Ponziani
Irma Testa a soli diciotto anni diventa la prima pugile italiana a prendere parte all'Olimpiade. Per arrivare a salire sul ring di Rio 2016 la ragazza ha dovuto rinunciare alla spensieratezza adolescenziale, alla quotidianità a casa dalla sua famiglia, alle amicizie a Torre Annunziata, paese in cui è nata. Questi sacrifici le cominciano a sembrare tutti vani quando viene eliminata ai quarti di finale del torneo e si ritrova a ripensare alle scelte che l'hanno portata a far coincidere la boxe con il senso della sua esistenza. La pressione che le è stata messa addosso sembra opprimerla ma la riconquista della tranquillità le farà vedere le cose più chiaramente.
Quello di Butterfly è uno di quei casi che fa riflettere su come il cinema del reale sia diventato uno dei generi più interessanti dell'ultimo panorama cinematografico.