Un racconto che non affonda mai le mani nella mitologia spaziale.
di Marzia Gandolfi
Tempi duri per la Galassia, forze oscure minacciano la Repubblica. Ma Ian, ancora troppo giovane per occuparsi delle cause dei grandi, desidera solo pilotare una nave spaziale e sfuggire l'oppressione con Qi'ra, la ragazza che ama. Pratica rischiosa quella degli spin-off, che devono rassicurare l'esercito di fan della saga di Lucas. E dopo Abrams, Edwards e Johnson, è la volta di Ron Howard.
Privo di qualsiasi spinta epica, Solo è un blockbuster convenzionale che non affonda mai le mani (e nemmeno il cuore) nella mitologia spaziale in cui hanno pescato con estro i predecessori.
Howard si limita a perpetuare un cinema d'avventura che trastulla lo spettatore invece di imbarcarlo nel mito. Privo di invenzioni formali, questo western intergalattico manca la magia dell'origine e delle origini di Ian.