Pluripremiato regista e sceneggiatore della Corea del Sud che ha stupito tutti con un percorso artistico variegato, ma soprattutto con un film controverso in patria.

Studi e lavori
Nato a Seoul, dopo aver studiato sociologia all'Università Yonsei di Seoul, frequenta l'Accademia coreana dell'Arte Cinematografica, uscendone laureato nel 1989. Comincia a lavorare quello stesso anno, come assistente alla regia di Park Chong-won in Kuro Arirang (1989), passando poi a Kim Young-in e al suo Kimui jeonjaeng (1994). Nel 1995 scrive la sceneggiatura di Yeongwonhan jegug.

Il debutto con Girl's Night Out
Finalmente, nel 1998, decide di lanciarsi nella carriera di regista dirigendo Girls' Night Out, un dramma su tre donne coreane che, al momento della sua distribuzione, creò non pochi problemi di censura per dei dialoghi troppo espliciti e per le scene di sesso.

Tears
Nel 2000 arriva un'altra pellicola drammatica: Tears, sulla difficile vita di quattro ragazzi in fuga a Seoul. Per scrivere la sceneggiatura Sang-soo vive per cinque mesi nel quartiere Garibong-dong della capitale, fra adolescenti senza fissa dimora o in fuga, che poi diventeranno i veri protagonisti della pellicola.

I film dello scandalo
Nel 2003 arriva il suo successo più noto: La moglie dell'avvocato, con Moon So-ri, Hwang Jeongmin, Yun Yeo-jung e Kim In-mun. La pellicola arriva al primo posto nel box office sud coreano, grazie alla bellezza del suggestivo poster che vede la protagonista Moon So-ri in un nudo vedo-non vedo, e alla campagna pubblicitaria. La trama è una intrigante parabola erotica di una giovane borghese frustrata. Ma nonostante questo, il suo film più controverso rimane The President's Last Bang (2005), che descrive la notte in cui il presidente Park Chung-hee fu assassinato dal direttore dei suoi servizi segreti. La pellicola scatena polemiche ancora prima che venga proiettata e un tribunale coreano arriva a ordinare la rimozione di 3 minuti e 50 secondi di riprese documentarie del film (anche se non si trattava di materiale veramente reale). La famiglia del premier, per l'immagine negativa del presidente, lo cita in giudizio, soprattutto per la scena dei funerali dell'uomo politico. Fortunatamente, nel mese di agosto del 2006, la sentenza del film è stata ribaltata, confermando ampiamente il diritto di libera espressione relativa alla rappresentazione di figure storiche pubbliche, ma è stato comunque ordinato alla casa di produzione del film, la MK Pictures, di pagare alla famiglia del presidente Park 100 milioni di won.

Altri film
Nel frattempo, nel 2005, traspone il romanzo "The Old Garden" di Hwang Seok-young in un film omonimo, mentre nel 2010 porta sul grande schermo una sceneggiatura melodrammatica del 1960 di Kim Ki-young dal titolo The Housemaid, dove si conferma uno dei registi di punta della Nouvelle Vague coreana assieme a Kim Ki-duk e Park Chan-wook.