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Attrice e cantante cinese, plurivincitrice dell'Hong Kong Film Awards come miglior attrice non protagonista, ha realizzato, sotto l'etichetta Universal Music Group, diversi album.
Made in Cina
Nata a Dapengcheng, nella provincia cinese del Guangdong, Deanie Ip comincia la sua carriera artistica lavorando come attrice.
Il debutto al cinema e nella musica
Il suo film di debutto è Jing wang shuang xiong (1978) di Chen Chuan e Chi Yi-Hsiung con Chow Yun-Fat. Successivamente, prenderà la strada della musica realizzando negli Anni Ottanta ben cinque album. Purtroppo, dopo il fallimento della sua etichetta Black and White, la Ip decide di ritirarsi dal mondo della musica per riconcentrarsi sulla sua carriera cinematografica. Tornerà a cantare solo nel 2002, partecipando a un grande concerto organizzato dalla Universal Music Group a Hong Kong.
I film negli Anni Ottanta
Nel 1984, partecipa al film Wrong Wedding Trail, che la impone nazionalmente come una delle attrici di secondo piano più importanti nel panorama attoriale asiatico. L'anno successivo, è la volta di My Name Ain't Suzy e di Twinkle Twinkle Lucky Star - Bambole e botte (1985), mentre nel 1987, conquista tutti con Spiritual Love.
I film negli Anni Novanta
Negli Anni Novanta, è spesso sul set con Andy Hui, con il quale aveva già collaborato ad alcuni duetti musicali. È in quel decennio che mette a segno le sue migliori performances sul grande schermo. La prima è in un ruolo di secondo piano nel film Dances with Dragon (1991), la seconda con Murder (1993), la terza con La leggenda del Drago Rosso (1994) e l'ultima con Crying Heart.
La Coppa Volpi per A Simple Life
È internazionalmente conosciuta come la vincitrice della Coppa Volpi al 68° Festival di Venezia per la pellicola A Simple Life (2012) di Ann Hui, dove ha il ruolo della domestica di un attore cinematografico, con il quale stringe molto di più di un rapporto professionale.
Vita privata
È la nonna di Andy Lau e di Andy Chi-On Hui.
Diciamolo apertamente: la 68^ edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è stata una di quelle che si fanno ricordare per la qualità e varietà di proposte e non a caso Darren Aronofsky, presidente della Giuria lo ha sottolineato con grande chiarezza nel momento in cui ha detto che non è stato facile giungere al verdetto finale perché i premi sembravano pochi rispetto ai film e alle professionalità da assegnare.
Non si è trattato di un’affermazione d’occasione ma di una constatazione che poteva essere ampiamente condivisa. Così come, caso piuttosto raro, condivisibile è il verdetto. Forse perché nasce da una giuria eterogenea (come debbono essere le giurie ai festival) ma coesa da un sentimento che troppo spesso si sottovaluta perdendosi in analisi tanto pretenziosamente cinefile quanto di fatto sterili. Il sentimento si chiama emozione ed è stato richiamato più volte come motivazione dei premi. A partire dal Leone d’oro andato a un Alexsandr Sokurov che ci ha regalato con Faust un’opera sontuosa, difficile ma carica di senso e frutto di una incontenibile passione per il cinema. Una passione (insieme anche civile) che ha sostenuto Shangjun Cai nel realizzare People Mountain People Sea dura denuncia di un endemico degrado sociale. Sentimento che in qualche misura (seppur con stile diverso) lo accomuna al Crialese di Terraferma. Ma l’emozione che si fa arte è stata ulteriormente ricompensata con i riconoscimenti agli attori. Michael Fassbender era già nei pronostici di tutti per il partecipe ritratto che ha offerto del complesso protagonista di Shame così come a Deannie Yip protagonista di A Simple Life. Più inattesi forse i due giovani interpreti di Himizu che hanno ricevuto il Premio Mastroianni quali attori emergenti andato per la prima volta a una coppia. Se l’Osella per la sceneggiatura a Giorgios Lanthimos per Alps ha rispettato il criterio di sostenere e premiare chi ha più positivamente rischiato sul piano della sperimentazione come non citare nuovamente l’emozione nel momento in cui il premio per la miglior fotografia va a Wuthering Heights con la motivazione che il film avrebbe potuto anche essere privo di dialoghi tanta era la forza delle immagini? Per una volta le emozioni (quelle vere) hanno vinto. Onore al merito.
I premi
Faust (Leone d'oro)
People Mountain People Sea (Leone d'argento per la regia)
Michael Fassbender (Coppa Volpi migliore interpretazione maschile per Shame)
Deanie Ip (Coppa Volpi migliore interpretazione femminile per A Simple Life)
Emanuele Crialese (Premio speciale della giuria per Terraferma)
Guido Lombardi (Premio De Laurentis per Là-Bas)
Alps (Miglior sceneggiatura)
Robbie Ryan (Miglior fotografia per Wuthering Heights)
Shôta Sometani e Fumi Nikaidô (Premio Marcello Mastroianni per Himizu)
Francesco Bruni (Miglior film Controcampo Italiano per Scialla!)
Michael Fassbender (Menzione speciale per Shame)
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A Simple Life
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Genere Drammatico, - Hong Kong 2011. Uscita 08/03/2012. |
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La leggenda del Drago Rosso
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Genere Azione, - Hong Kong 1994. |
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Twinkle Twinkle Lucky Stars. Bambole e Botte
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Genere Azione, - Hong Kong 1985. |
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Our Time Will Come
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Genere Drammatico, - Cina, Hong Kong 2017. |
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My Name Ain'T Suzie
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Genere Drammatico, - Hong Kong 1985. |
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