La saga di Twilight, tratta dalla trilogia di Stephenie Meyer, si conlude con questo ultimo capitolo: Breaking Dawn - Parte 2. Una saga che ha visto come protagonisti Bella, una ragazza timida, forse un po' ingenua, ma forte, coraggiosa, pronta a tytto pur di salvare le persone a lei care; Edward, il vampiro di cui è innamorata, il quale si presenta come un ragazzo misterioso, taciturno, ma sempre presente agli occhi di Bella, il quale lo osserva con curiosità, timore; infine, abbiamo Jacob, uno dei migliori amici di Bella, il quale tiene nascosto la natura di licantropo.
La storia di Twilight è incentrata sulle vicende di questi tre personaggi, i quali si contendono il primo posto nel cuore della persona di cui sono innamorati: Edward ama Bella e lei a sua volta ama lui, ma Jacob è innamorato della ragazza e non si dà per vinto, per lo più sembra non gradire affatto la vicinanza di lei al vampiro, cosa alquanto "normale" tenendo conto le nature dei due ragazzi completamente distine e perennemente in contrasto tra loro.
Bella è dunque alla punta della piramide, e nei primi tre film della saga possiamo osservarla mentre sale, scende, sale e scende da un lato all'altro, nei quali da una parte si trova Jacob, dall'altra Edward.
Si può dire che, per quanto la trama voglia essere ispirata ad un romanzo Urban Fantasy, non riesce a darne l'idea. Forse per la continua accentuazione del dilemma interiore di Bella, forse per la scarsa voglia di aggiungere qualche momento "cruciale" nel quale il vampiro mostra di essere effettivamente una bestia sovrumana, e stessa cosa per il lupo mannaro.
Ma Twilight, New Moon ed Eclipse non sono affatto dei film di poca importanza, questo lo rivela il successo ottenuto. La prima parte della saga è comunque piena di intrighi che lasciano allo spettatore la curiosità e la voglia di andare avanti con la storia, aspettandosi sempre di meglio. Questo lo vediamo con la scoperta del lupo mannaro che è in Jacob, con l'entrata dei Volturi ed i primi tre vampiri cattivi che appaioni per la prima volta nel primo film.
Per quanto mi riguarda, io sono riuscita ad apprezzare di questa saga solo le due parti che compongono Breaking Dawn, la prima in particolar modo, in cui sono riuscita a vedere la crudeltà della natura vampira, il voler amare di Bella, la forza e la tenacia che ha mostrato e che, alla fine, l'ha premiata abbondantemente.
Nell'ultimo capitolo, appunto Breaking Dawn - Parte 2, ho finalmente scoperto una parte di Bella che ho lodato, per la sua voglia di vivere, di affrontare gli ostacoli, la sua sicurezza e la sua maternità che l'ha resa più forte che mai. Da qui si può subito intendere come il film voglia risaltare un aspetto importante della vita: la famiglia. Una forza che riesce ad unire chiunque, un amore profondo che tiene legati allo stesso destino.
L'unica cosa che pecca, o che, per me, non ha reso il film un vero capolavoro, è stata la battaglia, il fatto di aver scelto di non renderla vera, ma solo una visione di Alice, mi ha delusa molto. Ma dal punto di vista collettivo, devo ammetere che per molti è dstato un vero e proprio shock e che ha lasciato la maggior parte dei fan (e non) a bocca aperta. Sarà per la mia voglia di un po' di horror che non ho apprezzato questo "lato" del lieto fine, in fondo, è stata una battaglia immaginaria davvero epica.
Il finale poteva dare veramente di più, ma questo non lo faccio pesare alla regia, piuttosto al cast, precisamente alla protagonista Kristen Stewart, la quale rimpiango da sempre abbiano scelto per questo ruolo, data la sua scarsa capacità di esprimere emozioni. Riesco a intravedere fuoco nei suoi occhi solo quando è con Renesmee, sua figlia, la quale guarda con occhui vigili e attenti, pronta ad azzannare chiunque le si voglia avvicinare (compreso il povero Jacob). Come ho già detto, l'amore per la figlia che l'attrice è riuscita a dare a Bella è stato lodevole, ciò che l'ha resa agli occhi di tutti un a persona completamente diversa da quella che ci saremmo aspettati solitamente.
La frase detta inizialmente da Edward e poi, con stupore, da Bella, doveva davvero essere qualcosa capace di far cadere un masso sul cuore allo spettatore, fargli sentire quel vuoto nello stomaco capace di mettersi nei panni dei protagonisti. Quella frase, quell' "eternità", doveva essere qualsosa di grande, bello e terribile allo stesso momento. Credo che il solo pensiero faccia sognare, ma l'interpretazione data dalla Sewart mi ha lasciata completamente indifferente.
Io comunque voglio credere che questa saga valga di più di quel che può sembrare a prima impressione e che, evidentemente, per capirla davvero, bisogna rivederla più volte, rileggerla più volte, riuscire a capire l'intreccio del tutto. Non voglio credere di essere l'unica ad essere rimasta alquanto delusa, pur non essendo una fan affiatata, ma soltanto una spettatrice curiosa, che comunque ha voluto credere nella saga sin dall'inizio, e che lo farà ancora.
Comunque sia, Twilight è qualcosa che ricorderemo, positivamente o no, è stata una saga che ha affascinato.
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