La regista Asmae El Moudir, insieme a suo padre Mohamed, allestisce un laboratorio nel quale realizza piccole miniature legate alla storia della sua famiglia, del suo quartiere e più in generale del suo Paese, il Marocco. Il suo obiettivo è quello di costruire, e di costruirsi, una memoria di cui è stata privata, sepolta dal tempo e da sua nonna Zahra. Quest'ultima, considerandole peccato, proibisce ogni tipo di immagine o fotografia, impedendo così l'accesso a ogni ricordo, sia questo piacevole o terribilmente doloroso. Riunendo tutta la propria famiglia, compresa la riluttante nonna Zahra, la regista ripercorre, con l'utilizzo delle miniature e le poche ma significative testimonianze dei vicini, una storia personale che passa anche dalla storia del suo Paese, toccando gli anni di piombo e quel tragico giorno del 1981. Continua »