Anno | 2018 |
Genere | Documentario |
Produzione | Palestina |
Durata | 52 minuti |
Regia di | Mohammed Alatar |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 24 luglio 2019
CONSIGLIATO N.D.
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Guardando il presente possiamo dire che ha vinto Hobbes e perso Locke: la subordinazione (il pactum subiectionis) sta prevalendo sulla Lettera della tolleranza. Una dimostrazione è la barriera di separazione israeliana, sette volte più grande del Muro di Berlino, che se Israele considera argine contro il terrorismo, sul versante palestinese getta l'ombra dell'apartheid. Il regista raccoglie le testimonianze di chi la subisce e di chi l'ha realizzata: gli isrealiani che l'hanno progettata e i muratori palestinesi che, costretti dall'alto tasso di disoccupazione, hanno contribuito a erigerla. Ma soprattutto le tante voci dei giuristi che ne mettono in discussione l'esistenza appellandosi allo Stato di diritto, l'esito più alto della storia universale, l'unico ambito dov'è possibile arginare la sfrenata volontà di potere dei paesi sovrani.
Da Film TV, N. 29 del 16 luglio 2019
Guardando il presente possiamo dire che ha vinto Hobbes e perso Locke: la subordinazione (il pactum subiectionis) sta prevalendo sulla Lettera della tolleranza. Una dimostrazione è la barriera di separazione israeliana, sette volte più grande del Muro di Berlino, che se Israele considera argine contro il terrorismo, sul versante palestinese getta l'ombra dell'apartheid.