Regia: Cristopher Nolan Cast: Fionn Whitehead, Aunerin Barnard, Mark Rylance, Tom Hardy Genere: Guerra Durata: 106 min.
Quando si va a scrivere un proprio parere riguardo ad un lungometraggio di Cristopher Nolan, bisogna essere, a mio avviso, molto cauti e cercare di non dare affermazioni troppo affrettate, per non incombere ad errori dovuti alle molteplici indicazioni pseudo nascoste, lasciate dal regista nel corso della pellicola, che a molti spettatori, può risultare pesante. La visione, rappresenta il suo punto di vista su ciò che successe durante la battaglia svoltasi nella manica di Dunkirk, avvenuta tra il maggio ed il luglio del 1940 tra le truppe britanniche e francesi contrastanti a quelle tedesche. La lezione di storia, però fortunatamente, lasciamola da parte e concentriamoci su questa rappresentazione cinematografica. Il film, si suddivide in tre parti ben delineate, ovvero le battaglie svoltasi sulla spiaggia, sul mare e sul cielo. Durante la prima, in cui i soldati britannici organizzano un modo per evadere dalla manica, attraverso delle imbarcazioni, si avverte la vera sensazione di pericolo, rispetto alle altre due fasi, perché è in atto appunto, una ritirata che potrebbe senza alcun dubbio non andare a buon fine, visto l'avanzare instancabile dei tedeschi. Per quanto riguarda il mare, abbiamo un imbarcazione capitanata da un ottimo Mark Rylance, che viene inviata dalla Gran Bretagna, in modo da sostenere e sopratutto aiutare, qualunque forma di vita dispersa in mare della propria fazione. Ed è proprio ciò che avviene durante tutta la durata del film, senza purtroppo azzardare a qualsiasi tipo di interazione con lo spettatore, a mio avviso, non tanto la caratterizzazione dei personaggi, quanto la messa in scena, non è impeccabile e non si crea il legame necessario, con chi assiste alla pellicola. Ed ora, si passa, per quanto mi riguarda, alla nota dolente del lungometraggio, ovvero la parte svoltasi in cielo. Seppur impeccabile a livello tecnico, le parti del combattimento aereo, sono mera azione che durante la visione possono senza alcun dubbio, non trasmettere il minimo interesse allo spettatore. Con un Tom Hardy, nella parte del banalissimo eroe stermina tedeschi, in confronto i suoi compagni paiono piloti senza la minima esperienza, abbiamo una sezione di pura azione che intratterrà molto gli amanti di pellicole senza pretese in cui, le sparatorie sono al centro della trama. Il livello tecnico, come detto è molto alto, specialmente nella parte della spiaggia, con qualche chicca registica e nella sezione aerea diretta in modo sublime. La fotografia è impeccabile, perchè adatta ad ogni contesto, infatti la più cupa la troviamo nella spiaggia. Buon montaggio, suono meraviglioso, che verrà sicuramente premiato. La prova attoriale, senza escludere la prestazione citata in precedenza, brilla solamente per Cillian Murphy e Kenneth Branagah, anche se gli altri componenti, mettono in scena una prova comunque di buon livello. Hans Zimmer, come al solito, non delude, dando una colonna sonora versatile. Nel complesso, il maestro, riesce a fare calare lo spettatore nel film, emozionandolo e facendogli provare sensazioni discordie, che però non riescono del tutto a fare urlare al capolavoro, ma che entusiasmano e non poco confermando l'alto livello dell'opera.
Voto: 3,5/5
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