Sorrentino dice che La giovinezza è una cosa piccola, molto più semplice di La grande bellezza, ed io, nel mio piccolo e mio malgrado, confermo.
Un particolare su tutti che racchiude l’abissale differenza tra le due pellicole, medesimo argomento: la sensazione di inadeguatezza. Credibile e incredibilmente atroce se ad affermarla è la direttrice nana nel secco dialogo con Gep che provava questo turbamento “nessuno è adatto a un ca@@o Gep, te lo dice la regina dei disadattati”. Inverosimilmente amorfa e scialba nella recitazione mielosa della bambina che esprime lo stesso concetto rivolgendosi a un impacciato Paul Dano.
Spiace ma è così, il regista è ricaduto “nell’ aura mediocritas”, ciò non significa che sia un brutto film e nulla toglie alla bravura di Sorrentino come regista, ma forse avrebbe potuto riavvalersi del contributo di Contarello per migliorare proprio i dialoghi che non mi sono parsi all’altezza. Perché scomodare Jane Fonda per incoraggiare al suicidio Keitel quando, sentita la chiacchierata, sarebbe stata sufficiente una telefonata? Splendido l’omaggio del direttore d’orchestra alla moglie defunta, cornificata per tutta la vita, ma amata comunque e rimasta insostituibile interprete della sua melodia più famosa. Toccante l’esternazione dei sacrifici fatti per i figli che non riescono a comprendere e nemmeno ricorderanno, e come la sua, rinfacceranno al genitore rimasto troppo a lungo lontano, l’incolmabile sensazione di abbandono vissuta in gioventù. Tirato per i capelli il simpatico concerto bovino, inattendibile lo schiaffo della moglie reticente al marito silenzioso, ingiustificata la levitazione del guru, eccezionale (uno sprazzo) la parodia del pibe de oro nel suo periodo peggiore, sforzata quella illogica del fuhrer. The Youth, a modo suo, finisce bene con il messaggio d’autore: «A ottant’anni non si deve per forza rinunciare a un’idea di domani. Col passato non si è liberi perché è andato, col presente lo si è poco, ma il futuro, anche se breve, è la più grande prospettiva di libertà che abbiamo» Speriamo vada proprio così anche se dubito molto, non rilevando la discutibile sincronia tra la funzionalità del cervello e la produzione giornaliera di pipì, molto scarsa per i protagonisti del film, un vero dramma per una moltitudine di coetanei incontinenti
[+] lascia un commento a dellagambar »
[ - ] lascia un commento a dellagambar »
|
francescacesca
|
giovedì 28 maggio 2015
|
emm..
|
|
|
|
Solo una piccola, insignificante precisazione: moglie defunta?? Emm....forse i pop corn sono stati comprati durante il film?e un pezzettino è andato perso...
|
|
[+] lascia un commento a francescacesca »
[ - ] lascia un commento a francescacesca »
|
|
d'accordo? |
|
dellagambar
|
venerdì 12 giugno 2015
|
touchè
|
|
|
|
Per Francesca, non mi sono perso nemmeno una scena però abbozzando non mi veniva "sepolta viva" che intendevo scrivere. Grazie, d'ora in poi rileggerò sempre con la dovuta accortezza. A proposito, non sopportando le pellicine arancioni che s'incastrano in entrambe le arcate evito il mais, soltanto un pocket coffe, più o meno ametà.
|
|
[+] lascia un commento a dellagambar »
[ - ] lascia un commento a dellagambar »
|
|
d'accordo? |
|
|