rossi833
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giovedì 5 marzo 2015
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lacan lo boccerebbe sicuramente
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Ho visto il film ieri per curiosità( e perchè pagavamo il ridotto). Comunque la prima parte del film decisamente noiosa, scontata, stracolma di cllichè ( vedi il regalo del mac, lei povera lui ricco, qual è la tua auto? ...tutte ... ) . Non che mi aspettassi chissachè, volevo solo dare una possibilità a coloro che si atteggiano grandi divoratori di questi pseudo libri, ho fatto male si è rivelato infatti un film per gente di bassa caratura intellettuale . Il film disturba perchè manca totalmente di quella cortina, di quello scenario fantasmastico che copre che filtra il rapporto sessuale come invece accade nel film [+]
Ho visto il film ieri per curiosità( e perchè pagavamo il ridotto). Comunque la prima parte del film decisamente noiosa, scontata, stracolma di cllichè ( vedi il regalo del mac, lei povera lui ricco, qual è la tua auto? ...tutte ... ) . Non che mi aspettassi chissachè, volevo solo dare una possibilità a coloro che si atteggiano grandi divoratori di questi pseudo libri, ho fatto male si è rivelato infatti un film per gente di bassa caratura intellettuale . Il film disturba perchè manca totalmente di quella cortina, di quello scenario fantasmastico che copre che filtra il rapporto sessuale come invece accade nel film La figlia di Ryan, film britannico del 1970, regia di David Lean . Ci siamo letteralmente alzati e siamo andati via alla scena dello schiaffo nel sedere, orribile....Lacan lo boccerebbe sicuramente, Il Marchese De Sade si starà facendo invece delle grosse risate vedendo che viene fatta una parodia del suo ideale di "piacere", per il resto trovo il film scevro di personalità , di dialoghi ,di sostanza, lei per carità sara pure figlia di Melanie Griffith , ma sicramente non sa recitare, insopportabile con il suo pseudo sexy mordicchiamento di labbra.Dire che lo sconsiglio è fin troppo scontato, non è ai livelli di Nimfomaniac di Lars Von Trier , non si capisce cosa vuol essere non è un film pornografico ma neanche un film erotico, vi dico solo che è imbarazzante e per chi ha un minimo di spessore culturale e cinematografico è veramente difficile non alzarsi dalla poltrona e andarsene .
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giulietta69
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lunedì 16 febbraio 2015
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cinquanta sfumature di.....noia
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Ammetto che ho a lungo snobbato la lettura della trilogia delle Cinquanta Sfumature, poi, un po’ per curiosità un po’ perché durante le uscite con le amiche si finiva invariabilmente per parlare delle vicende di Anastasia e Mr. Grey mi sono convinta ad affrontare i tre libri e, pur non ritendendoli pietre miliari della produzione letteraria, li ho praticamente divorati completandone la lettura in una settimana (ero in ferie con tanto tempo libero….). Anche le mie aspettative nei riguardi del film non erano certo quelle di una produzione da nomination ai Golden Globe, ero preparata a vedere un prodotto commerciale, ben confezionato, patinato e glamour, in effetti così è stato, ma non ero preparata alla noia e alla mancanza di emozioni che mi hanno reso faticoso non uscire dalla sala già alla fine del primo tempo.
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Ammetto che ho a lungo snobbato la lettura della trilogia delle Cinquanta Sfumature, poi, un po’ per curiosità un po’ perché durante le uscite con le amiche si finiva invariabilmente per parlare delle vicende di Anastasia e Mr. Grey mi sono convinta ad affrontare i tre libri e, pur non ritendendoli pietre miliari della produzione letteraria, li ho praticamente divorati completandone la lettura in una settimana (ero in ferie con tanto tempo libero….). Anche le mie aspettative nei riguardi del film non erano certo quelle di una produzione da nomination ai Golden Globe, ero preparata a vedere un prodotto commerciale, ben confezionato, patinato e glamour, in effetti così è stato, ma non ero preparata alla noia e alla mancanza di emozioni che mi hanno reso faticoso non uscire dalla sala già alla fine del primo tempo.
Credo che in generale, il passaggio dalla riduzione (parola non casuale) da romanzo a scenografia non sia semplice, soprattutto quando il testo è esplicitamente erotico e decidere di rappresentare o tagliare alcune scene potrebbe costare un divieto ai minori di 18 anni alla pellicola ma in questo caso la produzione avrebbe dovuto osare di più perché scegliendo la linea soft ha fondamentalmente scontentato il pubblico, che, come me, ha deciso di andare a vedere il film dopo aver letto i libri e si aspettava scene erotiche più vicine a quelle descritte da E.L. James….da spettatrice sono rimasta delusa del prodotto finale peraltro annunciato da una campagna marketing (questa sì) veramente da Oscar che non ha fatto altro che ingenerare ulteriori aspettative verso la pellicola, aspettative che direi, secondo il mio punto di vista, non state soddisfatte ma in nome degli incassi tutto è permesso anche trasformare un intrigante racconto pseudo sadomaso (la vera letteratura erotica sull’argomento è ben altra cosa) in una edulcorata storiella.
Invece quello che non è perdonabile in un film dove tutto si dovrebbe basare su una chimica travolgente attrazione tra due persone fondamentalmente agli antipodi tra loro (ricco, bello e dannato lui – giovane, ingenua e inconsapevolmente affascinante lei) aver scelto due attori che non riescono nemmeno per fotogramma a ricreare tra loro l’illusione della reciproca seduzione, se Dakota Johnson sembra perlomeno impegnarsi per dare credibilità al suo personaggio Jamie Dorman è praticamente mono espressivo, persino nei momenti più intensi non riesce a trovare il modo di comunicare allo spettatore la benché minima emozione ed è proprio in questa incapacità di creare un minimo di pathos che considero il vero peccato originale di questa pellicola.
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martedì 28 aprile 2015
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non ci resta che ridere
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Ancora non so se mi sia preso un sedativo per aver accompagnato la mia ragazza a vedere questo film. Ma soprattutto chi mi ha fatto spendere soldi per lanciarmi in questa impresa.
Ma non so nemmeno se riesca a definirlo un film, o perlomeno solo definirlo.
Non ci sono commenti. Questa roba non è un film, è pubblicità. Non ha una trama, non ha spessore, non ha un filo, non ha un cazzo di niente. Solo una schifosa e miserabile vetrina pubblicitaria ritagliata per la figlia di Melanie Griffith e per un bamboccio dalla bella faccia che starebbe bene a fargli fare solo qualche comparsata. Perché Cinquanta sfumature di Grigio - tra l'altro traduzione infelice di Fifty shades of Grey, in riferimento al nome del protagonista - è solo un contenitore arraffazonato di patetiche pillole pseudoerotiche figlie di un cinema post-Twilightiano che aspira a tanto.
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Ancora non so se mi sia preso un sedativo per aver accompagnato la mia ragazza a vedere questo film. Ma soprattutto chi mi ha fatto spendere soldi per lanciarmi in questa impresa.
Ma non so nemmeno se riesca a definirlo un film, o perlomeno solo definirlo.
Non ci sono commenti. Questa roba non è un film, è pubblicità. Non ha una trama, non ha spessore, non ha un filo, non ha un cazzo di niente. Solo una schifosa e miserabile vetrina pubblicitaria ritagliata per la figlia di Melanie Griffith e per un bamboccio dalla bella faccia che starebbe bene a fargli fare solo qualche comparsata. Perché Cinquanta sfumature di Grigio - tra l'altro traduzione infelice di Fifty shades of Grey, in riferimento al nome del protagonista - è solo un contenitore arraffazonato di patetiche pillole pseudoerotiche figlie di un cinema post-Twilightiano che aspira a tanto. Non lo definisco nemmeno film erotico per non offendere Tinto Brass e Walerian Borowczyk: questa roba è una mezza specie di teen drama incensurato di una aspirante miserabile e sfigata Cerentola, in una disgustosa, vomitevole e raccapricciante fiaba dove il sogno americano si mescola al sadomaso spicciolo: il brutto anatraccolo verginello nelle mani del rampollo che si atteggia a maschio alfa tra champagne, caviale, grosse firme e grossi marchi (una montagna di pubblicità occulta) grattandosi le palle.
Campione di incassi, sbancato al box office: è proprio vero allora che il capitalismo è il sangue del mondo. Una stella è pure troppo, e mezza sarebbe già un'esagerazione. Se dicessi che fa schifo, sarebbe un insulto allo schifo.
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leonard s.
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lunedì 9 marzo 2015
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le cinquanta più inattendibili sfumature di grigio
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Ho visto il film e sono rimasto esterrefatto da così tanta banalità. Un film, tratto dal best-seller di E.L. James, che ha la pretesa di diventare il nuovo fenomeno erotico del secondo millennio, ma che risulta nei fatti, incomprensibilmente noioso e trito di luoghi comuni, che niente hanno a che fare con l'erotismo parigino di Bertolucci o il giapponese sensoriale di Oshima. Sembra tratto da un classico Harmony, dove I due bellissimi,ma inespressivi, attori, portano avanti una storia , talmente inverosimile, da diventare una classica storia d'amore alla "Pretty Woman",dove la povera sventurata ("mignotta" nel caso della Roberts , studente squattrinata nel caso della Johnson) è sedotta dal "fighissimo"miliardario di turno (Gere vs Dornan).
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Ho visto il film e sono rimasto esterrefatto da così tanta banalità. Un film, tratto dal best-seller di E.L. James, che ha la pretesa di diventare il nuovo fenomeno erotico del secondo millennio, ma che risulta nei fatti, incomprensibilmente noioso e trito di luoghi comuni, che niente hanno a che fare con l'erotismo parigino di Bertolucci o il giapponese sensoriale di Oshima. Sembra tratto da un classico Harmony, dove I due bellissimi,ma inespressivi, attori, portano avanti una storia , talmente inverosimile, da diventare una classica storia d'amore alla "Pretty Woman",dove la povera sventurata ("mignotta" nel caso della Roberts , studente squattrinata nel caso della Johnson) è sedotta dal "fighissimo"miliardario di turno (Gere vs Dornan).
La trama. Lei(Dakota Johnson), va a sostituire un amica giornalista,per intervistare il bellissimo,muscoloso,famoso,intelligente,e perverso mega Miliardario Mr.Grey (Jamie Dornan) ed inspiegabilmente cade appena entrata dalla porta d'ingresso del suo ufficio, nemmeno fosse stata spinta con violenza da qualcuno Già da subito, noto la prima contraddizione. Quale donna si presenta ad un appuntamento così importante vestita con due "straccetti" ,verosimilmente comprati ad un mercato di seconda mano, quando, chiunque conosca una qualsiasi donna, sa quanto tenga a questo genere di cose in tema di abbigliamento?Le domande che la protagonista, sembra,non aver nemmeno letto prima di partire,sono talmente stupide che un qualsiasi personaggio pubblico avrebbe (nella vita reale) immediatamente interrotto la conversazione. Ma lui, al contrario, sembra esserne persino eccitato.Lei si mordicchia il labbro e lui va in visibilio.Da li nasce l'amore a prima vista e lì iniziano le prime fastidiose, evidenti contraddizioni. Lui le dice chiaramente di non volerla né toccare né baciare, prima che lei non abbia firmato un accordo di riservatezza (logico),se non che, entrati in ascensore lui la bacia appassionatamente.In seguito la va a trovare al negozio (una ferramenta),e subito si dimostra geloso del di lei collega. Lei allora,si ubriaca in un locale e lui infuriato la va a prendere (neanche fossero fidanzati) , facendo un'altra scenata di gelosia ad un altro spasimante, poi la porta a casa,dormendoci insieme.Questo incredibile "gentleman" appunto, le dichiara che lui non cerca l'amore ma che lui in realtà è un tipo che "scopa…forte" (citando l'intenso dialogo del film) e che non dorme mai con nessuno, salvo poi baciarla teneramente,farci l'amore passionalmente e naturalmente dormendoci di nuovo insieme. Da li lui le propone il contratto ( che qualsiasi uomo vorrebbe fare con la propria donna) e lei gli rivela di essere vergine,BINGO! Lui suona il pianoforte, guida l'elicottero e la riempie di costosissimi regali.Dal fantomatico contratto,lei esclude solo fisting vaginali ed anali (non male per una vergine) accettando il resto, regali compresi(come darle torto?) e lui?La bacia appassionatamente!Per il resto scene patinate e vagamente sadomaso di eros da B-movie americano anni '80,più immaginate che mostrate. A giustificare il tutto, il torbido passato di lui(la semplice curiosità di noi comuni mortali sarebbe stata troppo banale).Insomma,davvero un film mediocre ha così "scandalizzato" milioni di donne, il cui unico desiderio è solo il bisogno di sognare e di sostituirsi alla protagonista nelle solitarie e paranoiche notti? Ma allora, anche il famoso "Principe Azzurro" di Biancaneve era un sadomasochista? Pessimo!
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borghij
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domenica 15 febbraio 2015
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perversione e banalità in 50 sfumature di vergogna
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Eccitante, bello, romantico... non sono gli aggettivi che descrivono questo film così atteso.
Christian Grey, uomo di successo, filantropo, sexy, fa conoscenza di una ragazza laureanda molto timida ma provocante (Anastasia), quando lei fa un incontro di lavoro con lui, tra di loro si accende subito una scintilla e l'intesa tra di loro sembra inevitabile, infatti il signor Grey banalmente inizia subito a corteggiarla in modo ossessivo, tanto che dopo 10 minuti che si saranno conosciuti pronunceranno già il loro nome in modo complice, o si potrebbe dire in modo agghicciante. Subito dopo il signor Grey comparirà nel negozio dove lavora Anastasia per comprare corde e altri attrezzi molto sospetti, di nuovo i due mostrano una banalissima complicità, tra sguardi sexy e morsi di labbro.
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Eccitante, bello, romantico... non sono gli aggettivi che descrivono questo film così atteso.
Christian Grey, uomo di successo, filantropo, sexy, fa conoscenza di una ragazza laureanda molto timida ma provocante (Anastasia), quando lei fa un incontro di lavoro con lui, tra di loro si accende subito una scintilla e l'intesa tra di loro sembra inevitabile, infatti il signor Grey banalmente inizia subito a corteggiarla in modo ossessivo, tanto che dopo 10 minuti che si saranno conosciuti pronunceranno già il loro nome in modo complice, o si potrebbe dire in modo agghicciante. Subito dopo il signor Grey comparirà nel negozio dove lavora Anastasia per comprare corde e altri attrezzi molto sospetti, di nuovo i due mostrano una banalissima complicità, tra sguardi sexy e morsi di labbro.
Da li in poi il film diventa di una monotonia terrificante, Mr Grey stipula un contratto tra lui e la signorina Anastasia, dove lei accetta
che si lascerà "dominare" dal dominatore, ossia il signor Grey. Lui infatti ha una mente perversa e ama i giochi erotici sadomaso, questo probabilmente è portato dal fatto che lui ha avuto a 15 anni una relazione di questo tipo con l'amica della madre.
I due continueranno a vedersi e ad avere continui rapporti sessuali, tra fruste, fermini, corde ecc... oltre a essere estremamente banale e brutto è recitato terribilmente e non è per niente eccitante.
Oltretutto sotto c'è anche una storia romantica, perché Grey sostiene che Anastasia lo sta cambiando, e gli sta facendo apprezzare l'amore vero e non solo giochini sadomaso. Questa storiella è messa in modo che è evidente che il regista non sapesse cosa fare, a parte rendere questo film inguardabile.
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toty bottalla
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venerdì 19 giugno 2015
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brodaglia melensa!
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Un film presuntuoso che non riesce mai a determinare il movente di una trama che rimanda la sua ambiguità al sequel spianato prima e dichiarato poi in un finale da soap opera scadente, due ore di noia ripetuta senza emozioni e turbamenti, solo qualche sussulto alla fine per qualcuno svegliato dalle luci e dal rumore dei commenti icastici e coloriti di varie sfumature. Saluti.
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eleonora panzeri
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martedì 3 marzo 2015
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un fenomeno inspiegabile
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La saga letteraria a cui il film si ispira ha inspiegabilmente riscosso un grande successo, che ha trascinato anche il film sulla vetta delle classifiche cinematografiche. Oggi giorno labile e indefinita è la differenza tra pornografia ed erotismo. L’erotismo per me deve essere capace di sussurrare qualcosa di peccaminoso e proibito senza però svelarlo del tutto, lascando spazio all’immaginazione personale. In questo film più che erotismo ci vedo vero e proprio sadismo, nulla di eccitante o desiderabile, niente che meriti tanta attenzione o clamore.
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La saga letteraria a cui il film si ispira ha inspiegabilmente riscosso un grande successo, che ha trascinato anche il film sulla vetta delle classifiche cinematografiche. Oggi giorno labile e indefinita è la differenza tra pornografia ed erotismo. L’erotismo per me deve essere capace di sussurrare qualcosa di peccaminoso e proibito senza però svelarlo del tutto, lascando spazio all’immaginazione personale. In questo film più che erotismo ci vedo vero e proprio sadismo, nulla di eccitante o desiderabile, niente che meriti tanta attenzione o clamore.
Il film non riesce a mitigare l’inquietante perversione di Grey, presentando le scene nude e crude. Il rapporto d’amore tra i protagonisti a mio avviso è però la chiave vincente, che fa sperare in un lieto fine per la povera timida ed impacciata Anastasia che grazie alla sua genuina innocenza fa innamorare perdutamente di lei uno degli uomini più potenti e desiderati.
A chi non piacerebbe essere in fin dei conti così speciale, tanto da spingere un uomo bello, ricco ed affascinante a lottare contro i suoi stessi demoni pur di averti?
Trovo che il personaggio di Anastasia calzi a pennello a Dakota Johnson e la sua interpretazione così fresca doni al film una ventata di ingenua semplicità. Il partner maschile Jamie Dornan non è da meno nel ruolo di Christian, enigmatico e a tratti inquietante. Grandioso il lavoro fatto sulla colonna sonora del film, orecchiabile ed accattivante, come il trailer del film stesso montato ad arte, capace di promettere qualcosa di più appassionante di quello che si vedrà poi nel film.
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gianleo67
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martedì 24 marzo 2015
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clausole 'vessatorie' da...contratto amoroso
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Giovane e carina laureanda in giornalismo, la timida e illibata Anastasia conosce e si innamora dell'aitante e fascinoso Christian Grey, rampante uomo d'affari che nonostante la giovane età ha già accumulato una fortuna nel campo delle telecomunicazioni. Attratta dall'uomo e ispirata da un ingenuo spirito romantico Anastasia gli si concede. Quello che non tarda a scoprire è che Christian è tormentato dai fantasmi di un'infanzia difficile e violenta e che i suoi gusti sessuali nascondono le sinistre perversioni di un oscuro rituale sadomaso in cui vorrebbe trascinare il loro rapporto.
Figlio dell'omonimo best seller del 2011 scritto da E.
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Giovane e carina laureanda in giornalismo, la timida e illibata Anastasia conosce e si innamora dell'aitante e fascinoso Christian Grey, rampante uomo d'affari che nonostante la giovane età ha già accumulato una fortuna nel campo delle telecomunicazioni. Attratta dall'uomo e ispirata da un ingenuo spirito romantico Anastasia gli si concede. Quello che non tarda a scoprire è che Christian è tormentato dai fantasmi di un'infanzia difficile e violenta e che i suoi gusti sessuali nascondono le sinistre perversioni di un oscuro rituale sadomaso in cui vorrebbe trascinare il loro rapporto.
Figlio dell'omonimo best seller del 2011 scritto da E. L. James, il primo di una trilogia che sembra fatta apposta per l'adattamento mainstream da richiamo porno-soft patinato e furbetto, questo dramma sentimentale di pruriti adolescenziali e tormenti senili sembra un prodotto ad uso e consumo delle legioni di casalinghe annoiate che affollano i multiplex negli uggiosi weekend invernali ma potenzialmente in grado di richiamare l'attenzione (e gli incassi stratosferici sembrano confermarlo) di un pubblico assai più vasto e trasversale. Se l'appeal di una spregiudicata operazione di marketing come questa mostra i limiti sempre più attuali di una progressiva deriva dei gusti cinematografici che si conformano agli standard imposti dalle Major che si sono accapigliati per accaparrasene i diritti (alla fine l'hanno spuntata la Universal in joint venture con Focus Features), è anche vero che il fenomeno non dovrebbe essere sottovalutato almeno sotto il profilo sociologico, laddove la commistione di elementi (finto)trasgressivi come le pratiche BDSM ed il classicismo romantico dei teen-movie a stelle e strisce costituisce l'ultimo baluardo di un consumismo pornografico che ha letteralmente saturato il mercato nelle sue multiformi proposte commerciali, grazie alla sovra-esposizione mediatica di un corpo femminile quale oggetto di un desiderio in grado di vendere tanto l'ultimo modello di utilitaria quanto la più specifica biancheria per signore. Che gli elementi narrativi concorrano alla costruzione di una storia che, non ostante la convenzionalità del soggetto, appare più che pretestuosa nel solleticare l'attenzione morbosa di un pubblico ruminante appare come la cartina di tornasole di un'operazione che ottiene il risultato sperato (ingrossare il conto in banca di tutti gli attori in campo) e nello stesso tempo ne riduce ai minimi termini le pretese artistiche, trascinadosi lungo i binari di un menage erotico-sentimentale dove l'approfondimento psicologico appare puramente ornamentale e funzionale ad un lontano richiamo di significati appena abbozzati. Seguendo una ideale declinazione dell'erotismo cinematografico (tralasciando la commedia scollacciata Made in Italy o la Sex-ploitation americana che pure avevano una loro autonomia artistica e dignità produttiva) sembra proprio che il disperato nichilismo di 'Ultimo Tango a Parigi' degli anni '70 , già diluito nell'edonismo patinato di '9 Settimane e 1/2' degli '80, si riduce al risibile stillicidio di imbarazzanti pratiche sadomaso di una inevitabile deriva semipornografica da rotocalco televisivo del Terzo millennio (gli anni '90 venivano preannunciati dal più promettente exploit sulla Croisette '89 di 'Sesso,bugie e videotape'). A niente serve poi un impianto drammaturgico che si fonda sulla mistica della salvazione già cara ad Hitchcock ('Io ti salvero' - 1945) seguendo un ideale neo romantico che sembra travisare i pretesi tormenti d'amore seconto Hardy ('Tess dei D'Urbervilles') ma che si risolve nel coitus interruptus di un commiato amoroso da carrello elevatore che preannuncia sequel prossimi venturi. Dispiace per la bella colonna sonora curata dal veterano Danny Elfman e stupisce l'irragionevole divieto ad i minori in molti paesi del mondo (in Italia viene vietato ai minori di 14 anni) per un film dove le trasgressioni finto erotiche non prevedono shooting al di sotto della cintura. Aridatece i sordi der biglietto!
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scrigno magico
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domenica 1 gennaio 2017
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jamie dornan, ma davvero fai?
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La domanda mi sorge spontanea, ma perché hanno messo un pupazzo di cera al posto di un attore, come protagonista maschile?
Dai, seriamente, cosa fa questo tizio nella vita? Escludiamo l'attore, valgono tutte le altre ipotesi. Immagino abbiano fatto un casting in cui cercavano la faccia più inespressiva del millennio, e in questo sono stati davvero "bravi" a trovarla: non era per niente facile trovare un incapace con paresi facciale così fuori parte come Jamie Dornan.
Per il resto che dire? La Dakota nel ruolo dell'ochetta giuliva è perfetta e irritante al tempo stesso sin dall'inizio, e da quella faccina inebetita non si schioda più.
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La domanda mi sorge spontanea, ma perché hanno messo un pupazzo di cera al posto di un attore, come protagonista maschile?
Dai, seriamente, cosa fa questo tizio nella vita? Escludiamo l'attore, valgono tutte le altre ipotesi. Immagino abbiano fatto un casting in cui cercavano la faccia più inespressiva del millennio, e in questo sono stati davvero "bravi" a trovarla: non era per niente facile trovare un incapace con paresi facciale così fuori parte come Jamie Dornan.
Per il resto che dire? La Dakota nel ruolo dell'ochetta giuliva è perfetta e irritante al tempo stesso sin dall'inizio, e da quella faccina inebetita non si schioda più. Un Pokemon si evolve molto di più, prima e meglio. Per le simulazioni orgasmiche avrebbe fatto meglio a rivolgersi a qualche casalinga 60enne annoiata di provincia, e avrebbe sicuramente imparato parecchio.Le suggerisco "Alice nel paese delle meraviglie" come prossima "fatica".
La "stanza dei giochi" sarebbe stata realizzata meglio da un bagnino analfabeta di Cesenatico a caccia di turiste Tedesche...
Fare un film erotico senza riuscire a solleticare alcun tipo di sussulto è un'impresa di cui la regista Sam Taylor-Johnson non penso possa andar fiera...
E della comicità involontaria che i due impacciati protagonisti ci offrono, ne vogliamo parlare? Rispondo io: no. Di questa ciofeca ho già parlato anche troppo, peccato che non si possa mettere mezza stella...
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nino pell.
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lunedì 2 marzo 2015
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prodotto commercialmente patinato ma scialbo
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Film commercialmente ben confezionato e patinato sotto l'aspetto scenografico e per quanto concerne una regia che si concentra sui primi piani dei due protagonisti della trama, ma che nel complesso ho trovato alquanto scialbo e con una evidente sensazione di delusione generale al termine delle riprese. Il successo (immeritato) avuto ai botteghini da parte di questo film è stato determinato da un'eccessiva (infida) pubblicità su un argomento spinto, qual'è appunto il sadismo sessuale e dalla conseguente curiosità del pubblico medio che non è riuscito a resistere alla curiosità ed alla tentazione di riempire le sale cinematografiche di tutto il mondo. I primi 30 minuti di pellicola sembrano una dolce favola romantica in cui i due protagonisti della storia si incontrano ed iniziano a conoscersi: lei, ragazza timida e per bene; lui dall'aspetto giovanile e magnifico e con un irresistibile fascino da uomo misterioso ed enigmatico.
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Film commercialmente ben confezionato e patinato sotto l'aspetto scenografico e per quanto concerne una regia che si concentra sui primi piani dei due protagonisti della trama, ma che nel complesso ho trovato alquanto scialbo e con una evidente sensazione di delusione generale al termine delle riprese. Il successo (immeritato) avuto ai botteghini da parte di questo film è stato determinato da un'eccessiva (infida) pubblicità su un argomento spinto, qual'è appunto il sadismo sessuale e dalla conseguente curiosità del pubblico medio che non è riuscito a resistere alla curiosità ed alla tentazione di riempire le sale cinematografiche di tutto il mondo. I primi 30 minuti di pellicola sembrano una dolce favola romantica in cui i due protagonisti della storia si incontrano ed iniziano a conoscersi: lei, ragazza timida e per bene; lui dall'aspetto giovanile e magnifico e con un irresistibile fascino da uomo misterioso ed enigmatico. Nel corso di questa fase iniziale, quasi improvvisamente tra i due scoppia la passione (e, solo da parte della ragazza, un amore da idealizzare, concetto naturalmente favorito dallo strepitoso livello di ricchezza sociale di lui). Poi, le cose si complicano a causa della complessità psicologica dell'uomo, le cui perversioni sadiche sono scaturite da traumi infantili originati da violenze sessuali subite e mai rimosse dal proprio inconscio. Il film fino ad un certo punto, se vogliamo, non è neanche male come tematica, ma il problema è che esso non decolla nella sua drammaticità e francamente mi sarei aspettato un finale più crudo e cruento, situazione questa che non solo non si concretizza, ma che sembra evaporare in un'evidente evanescenza narrativa che ho trovato decisamente imbarazzante. Addirittura bastano sei belle frustate ai posteriori, per convincere definitivamente la giovane ed ingenua donna divenuta disinibita che il rapporto d'amore da lei idealizzato, non sarà mai tale in quanto la psicologia anomala e perversa di lui è da ritenersi assolutamente irrecuperabile. Chiaramente devo evidenziare che nel corso della scena appena descritta, diverse persone in sala che hanno visto questo film, sono scoppiate a ridere, così come molti spettatori hanno riso nel corso di quasi tutte le scene estreme di perversione. Un film pertanto amorfo e decisamente carente di quel certo spessore narrativo e drammatico di cui ci si aspettava secondo previsioni, purtroppo smentite dai fatti.
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